IL “NUOVO”, UMILE, RINATO MELONI

A Bolzano il primo gol in campionato e, di seguito, le due partite da titolare in attacco a fianco di Giacomo Cipriani, a causa dei problemi fisici che hanno tenuto fermo ai box Mohamed Fofana.

Come si sente di aver sfruttato fino ad ora queste chance Giuseppe Meloni?
“Adesso sono abbastanza soddisfatto, soprattutto nelle ultime due gare, pur non avendo segnato. A Bolzano invece la prestazione non era stata affatto buona, anche se poi alla fine era arrivato quel gol… In casa con lo Spezia e a Reggio Emilia ho avuto la possibilità di iniziare dal primo minuto, di avere l’aiuto dei compagni sin da subito e credo di aver giocato due partite abbastanza buone, soprattutto per l’aiuto che ho dato alla squadra”.

Meglio contro lo Spezia o a Reggio Emilia?
“Mi sembra di aver fatto un lavoro praticamente uguale. Alla fine ho cercato di marcare più che altro il loro mediano, di oscurarlo un po’. Ed in tutte e due le gare ho avuto occasioni sia di tirare sia di mettere buone palle per i compagni. Certo, per come è finita, la gara di Reggio Emilia è quella che mi è piaciuta di più in generale, abbiamo disputato una gara davvero fantastica, su un campo difficile”.

A Reggio Emilia forse qualche occasione più limpida?
“Forse sì. In effetti lo Spezia in difesa era molto più organizzato. Sta già risalendo la classifica, e le ultime gare lo dimostrano. A Reggio Emilia c’erano molti più spazi, io stavo anche meglio di gamba e forse mi uscivano cose che in effetti contro lo Spezia non erano venute”.

Egidio Notaristefano ha detto che forse paghi un po’ il modo diverso di giocare rispetto all’anno scorso. Concordi col mister?
“Un po’ sì. L’anno scorso giocavamo molto di ripartenza, si giocava molto sulla profondità, forse in modo più idoneo alle mie caratteristiche. Quest’anno invece impostiamo più il gioco da dietro, teniamo palla e difficilmente vengono lanciate palle lunghe, si cercano soprattutto le fasce per i cross ai nostri due attaccanti di stazza, Fofana e Cippo. E’ un modo di giocare che non esalta le mie qualità ma giocando è tutto più semplice. Perché un conto è allenarsi, un conto è la partita. Solo così trovi al meglio la sintonia con i compagni. Ma comunque sta andando sempre meglio, grazie ai consigli del mister e all’aiuto dei compagni si trova poi il proprio ambiente e il proprio spazio”.

In che cosa ti senti di dover crescere ancora molto?
“Sicuramente devo migliorare nell’attenzione, nel capire subito quello che chiede il mister. E poi applicarlo sul campo la domenica. Vorrei tornare ad essere quello che con mezza occasione riesce a buttarla dentro…”.

A ripensare al tuo arrivo alla Spal, un anno e mezzo fa avresti immaginato di trovarti a questo punto o avresti sperato di essere riuscito a fare qualche gol in più?
“Quando uno arriva nei professionisti ed è orgoglioso come lo sono io non punta mai solo al compitino. Il primo anno sono stato sfortunato con i guai fisici però devo dire di essere riuscito a fare un buon finale di campionato, di essermi preso delle soddisfazioni, sia a livello personale sia di squadra. E anche i tifosi mi hanno sostenuto davvero molto nelle difficoltà. Quest’anno sto giocando di meno però le soddisfazioni arrivano lo stesso perché stiamo vincendo, siamo un gran gruppo. Dico la verità, all’inizio mi sentivo un po’ messo da parte ma non perché non mi sentissi valorizzato, ma perché non mi sentivo partecipe. Poi però ti rendi conto davvero che è la squadra quello che conta e che partecipi appieno anche solo entrando negli ultimi dieci minuti. Quindi sono contentissimo così, anche perché, diciamoci la verità, davanti non ho due giocatori qualunque, ma due giocatori che mi possono insegnare davvero moltissimo. E se mi capiterà una volta di giocare al loro posto sarò ancora più orgoglioso di farlo”.

Giusto, i tuoi due compagni di attacco. Cosa ti colpisce di più di ciascuno di loro?
“Di Cippo la determinazione che mette in campo. L’anno scorso forse era stato un po’ frenato da problemi fisici, quest’anno non sbaglia proprio niente, fa anche i gol di testa più impensabili… Senza contare che il gol di domenica a Reggio per me era difficilissimo da fare. Sta proprio dimostrando che lui la serie A la può fare benissimo. Ha tutto, non gli manca niente. Fofana forse sta patendo un po’ la forma fisica non perfetta, ma comunque il lavoro che ha fatto fino ad ora è stato davvero fondamentale per la squadra ed anche per i gol di Cippo. Ogni suo passaggio è buono per andare a fare gol… Senza dimenticare che anche lui ne ha segnati quattro, eh. Da lui dovrei cercare di imitare i movimenti, di andare incontro, tenere palla e non scappare come sono abituato a fare. Da Cippo invece vorrei rubare la sua capacità di tenere la palla nelle zone nevralgiche del campo. Lui riesce a farlo benissimo”.

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