MARCONCINI, UN BALUARDO A RAVENNA E NON SOLO

1 Novembre 1970
RAVENNA 0  SPAL 0

Roberto Marconcini arrivò a Ferrara, proveniente dal Pisa, nell’estate del 1970. Aveva 23 anni. Aveva iniziato a giocare, come tanti suoi coetanei, nelle piazzetta della sua Montecatini Val di Cecina, unici calciatori del paesino pisano. A 12 anni si trasferì, insieme alla famiglia, a Pisa dove strinse rapporti di amicizia con altri calciatori in erba, e furono proprio quest’ultimi a spronarlo per partecipare a una leva indetta dal Pisa. Fu così che, nel maggio del 1959, entrò a far parte delle giovanili neroazzurre pisane, settore che percorse per intero fino ad arrivare alla prima squadra. In quei tempi si diventava portieri per suggerimento oppure per passione, cosa che avvenne per Marconcini. Era un portiere abbastanza regolare grazie, soprattutto, al suo talento, anche se di primo acchito poteva sembrare poco accorto nelle uscite. Fra i pali non era facile superarlo, aiutato dall’impostazione tattica dei tempi che prevedevano marcatura ad uomo e l’utilizzo del libero, un ulteriore baluardo difensivo a protezione del portiere. Era un portiere standard che rispecchiava, in pieno, il suo tempo. Una considerazione finale per meglio capire il numero uno Marconcini: se a quei tempi ci fosse stato il preparatore dei portieri, per sfruttare al massimo le sue  doti naturali avrebbe avuto, sicuramente, un “cursus honorum” molto diverso. Quel primo novembre del 1970 il pareggio a reti inviolate sul terreno del Benelli ravennate fu anche merito suo che riuscì a neutralizzare le insidie portate dagli avanti del Ravenna.

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