DALLA CRISI ECONOMICA ALL’ARRIGO PASSANDO PER IL PAOLO MAZZA

Il pomeriggio di Arrigo Sacchi non è passato naturalmente inosservato. Tutti a chiedersi cosa facesse in tribuna al “Mazza”, in uno stadio che sta lamentando le stesse assenze di pubblico di tanti altri impianti di questa categoria. Fuga generale dal calcio della Lega Pro da parte degli sportivi. Un calo che anche a Ferrara accusa una perdita secca di sei, settecento spettatori rispetto allo scorso anno, o ancora di più, rispetto a due anni fa. Non esiste tessera del tifoso o vari accorgimenti sulla sicurezza da additare. La gente sta attenta a ogni tipo di spesa e prima di spendere dieci euro o forse più per un qualsiasi tipo di spettacolo, decide invece che quella somma è meglio tenerla in tasca per andare ad acquistare il giorno successivo un bene di primaria necessità. Il crollo delle presenze negli stadi si è notato anche nella nostra Ferrara. Se poi quella di quest’anno è da molti ritenuta la miglior Spal degli ultimi dieci anni conta veramente poco. Si dovranno in futuro studiare altre forme di proposta per accattivarsi le “simpatie” economiche della gente comune. La crisi economica è come un male da estirpare… Difficile sarà però farlo se, a quanto sostengono e si vede da quanto sta succedendo in ogni parte d’Italia, è un problema di natura mondiale. La nostra semplice analisi della perdita di pubblico si ferma qui. Allo stesso tempo diciamo che si capisce quanto sta succedendo. Dipenderà solamente da noi far ricredere gli sportivi per ora assenti. Più di tanto il costo dei biglietti non potrà essere ritoccato, ma servirà invece vincere. Come sempre è solamente quella la medicina di ogni male. A quel punto diventerà tutto come un’iniezione ultra violenta di entusiasmo generale.
Per raggiungere questo servirà cancellare immediatamente quelle difficoltà che sono state incontrate per ora durante alcune gare casalinghe. Testimone che passa quindi nelle mani di Egidio nostro, pilota della navicella biancazzurra, che ieri aveva estratto ad un certo punto la mossa Locatelli. Potrebbe essere questa l’arma da proporre in alcune circostanze, quando non si riescono a scardinare le retroguardie avversarie.
Inserire Tomas, come il tecnico ha fatto all’undicesimo della ripresa contro l’Alessandria, alle spalle delle due punte. Magari con maggior dinamismo e cattiveria nella zona nevralgica del campo. Tema tattico che potrebbe portare anche ad alcune considerazioni maggiori che oggi non abbiamo notato sulla carta stampata. Vedremo il futuro se ci accompagnerà con questa soluzione ieri solamente abbozzata per pochi minuti, causa l’infortunio allo stesso giocatore, oppure ci saranno altre novità. I giocatori con caratteristiche diverse ci sono e il tecnico spallino saprà trovare la soluzione. Continuiamo ad essere contaminati da una profonda fiducia di quello che sarà il cammino della Spal in questo campionato. Certo che notare il responsabile delle nazionali giovanili (Sacchi) al “Mazza” ci ha consegnato una certa soddisfazione. Vuol dire che anche la Spal sta facendo qualcosa. Come ha scritto qualcuno si sarà mosso per ammirare Damonte e Picino, a noi invece risulta che sia rimasto notevolmente impressionato dal senso di posizione e dalle sovrapposizioni  di Giovannino Rossi come esterno mancino della retroguardia. E’ un’89… L’abbiamo dimenticato! E Pozzi che è riuscito ad acquistare (!?!) la metà di questo giovanotto dal Cesena la scorsa estate! Bravi lui e pure Paolino per tutta la partita in coppia a sostenere la trave di sinistra della squadra. Il gol? Riguardiamoci le immagini televisive e noteremo altre situazioni… Dispiace per alcuni cinque in pagella… I giovani vanno aiutati. Come la Berretti che viaggia con il vento in poppa, alcuni giovani già adocchiati dai grandi club nazionali, ma in questo stiamo scivolando in qualcosa che per ora deve essere nascosto… potrebbero scapparci alcune operazioni di mercato non favorevoli alla società del Presidente Butelli. Torniamo alla prima squadra. La Spal è sempre in corsa ma deve sforzarsi quando gioca in casa. Vincere al “Mazza” consegna poi a tutti una domenica sera particolarmente felice… Arrivederci a tutti sul lago di Como…

 

 

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