NOTARISTEFANO: “COMO, BASSANO E RAVENNA: DOBBIAMO FARE IL MASSIMO”

CHE SPAL DOMENICA… Il tecnico rispedisce al mittente le critiche post Alessandria: “Voi giornalisti guardate soltanto il risultato, siete poco obiettivi. Io e i ragazzi non abbiamo la verità in tasca ma la pensiamo diversamente e non comprendiamo tutta questa negatività. In casa dobbiamo migliorare, è indubbio, e lavoreremo ancora di più per riuscirci”. Sui prossimi impegni: “Ora ci toccano tre partite fondamentali. Cercheremo di vincerle tutte come sempre per poi staccare la spina durante la sosta. Non c’è una squadra ammazza campionato ma se la Spal gioca al massimo è inferiore a pochissimi”. Sul Como: “Troveremo una squadra al top e un campo orrendo. Sarà una battaglia ma abbiamo già dimostrato di essere all’altezza in ogni situazione”. Formazione: probabile il ritorno tra i titolari di Bortel e Smit.

Visto che va tanto di moda – Fazio e Saviano docet – e lo capisco: mi adeguo pure. Elenco delle cose, o argomenti, settimanali che si possono buttare sul tavolo nella nostra consueta intervista al disponibile, va detto e scritto, tecnico spallino Egidio Notaristefano.
Il fastidio, chiamiamolo così, della squadra e dell’allenatore alla ripresa degli allenamenti. Le difficoltà che la squadra incontra in casa. I motivi delle difficoltà di cui sopra. Le eventuali modifiche allo schieramento o all’atteggiamento per risolvere le complicazioni casalinghe. Le poche occasioni da gol in rapporto alla mole e all’intensità di lavoro messo in campo. La disparità di giudizio tra l’allenatore e la squadra e la stampa e il pubblico. L’utilità del nuovo acquisto Locatelli soprattutto tra le mura amiche. La posizione dello stesso trequartista nel modulo spallino. Le eventuali modifiche del modulo spallino. La condizione fisica della squadra. Le condizioni dei tre titolari infortunati. Le reali potenzialità dell’Ars et Labor. La formazione per Como. Gli eventuali cambiamenti sempre per Como. I giocatori che verranno aggregati questa settimana alla Berretti. Un’idea generale e nel dettaglio del prossimo avversario. La domenica spallina che verrà. Le aspettative del mister per il suo ritorno in patria. Eccetera, eccetera, eccetera. Cominciamo, ovviamente, da domenica scorsa.

Prima di farti incazzare con certe domande… alla ripresa degli allenamenti hai dichiarato di aver dovuto risollevare la squadra demoralizzata per le troppe critiche. Racconta meglio…
“Mah, li ho visti abbacchiati. Io dico che è giusto anche essere incazzati perché può far bene ma non avere la testa bassa, non abbiamo motivo di averla bassa, la testa perché abbiamo sempre fatto il massimo per vincere ma non tutte le domeniche ci riesce. Io sono il primo che si infuria se vede sufficienza o poco impegno ma non è affatto il nostro caso”.

Ricominciamo da (quasi) sette giorni fa. A fine partita tu e il Direttore Pozzi fate i complimenti ai giocatori e dite in sala stampa che la squadra vi è piaciuta. Gli stessi giocatori ammettono che bisogna vincere di più in casa ma si dichiarano soddisfatti della prestazione messa in campo. Il Presidente Butelli non critica la Spal ma dice che queste partite bisogna vincerle. I tifosi vi applaudono comunque ma restano un po’ delusi. La stampa tutta, senza eccezioni, invece, scrive che così facendo sarà difficile vincere il campionato. Aldilà delle cose che bisogna dire, ognuno per il ruolo che ha, fai un riassunto delle varie posizioni e spiega perché la tua e quella della squadra sarebbe quella giusta…
“Ognuno esprime le proprie idee e convinzioni, e fortunatamente lo si può fare perché c’è libertà di pensiero. Ma anch’io sono libero di pensarla diversamrente e visto che sono sempre io quello che guida la squadra i ragazzi devono ascoltare me. Sappiamo anche noi che in casa bisogna vincere, ma l’Alessandria non è il Fossombrone e ha i nostri stessi punti. Non siamo riusciti a fare tre punti ma non bisogna inculcare la sindrome del pareggio altrimenti diventa dura uscirne. Quello che abbiamo messo in campo non è bastato, certo, allora daremo di più lavorando come sempre bene ma non bisogna dimenticare che ci sono anche le altre squadre e spesso giocano su di noi, cioè chiuse e affidandosi alle ripartenze. Non si possono creare otto palle gol a partita per dire che abbiamo giocato bene. Se voi giornalisti valutate soltanto il risultato siete poco obiettivi”.

Smit due giorni fa su LoSpallino.com, Zamboni ieri su La Nuova Ferrara, Battaglia oggi su Il Resto del Carlino… tutti i tuoi giocatori rispediscono al mittente le critiche. Allora?
“Allora la pensano come me. Non si tratta di aver ragione, è che noi la vediamo così, non siamo d’accordo con le analisi fatte anche se non abbiamo certo la verità in tasca”.

Un gol sbagliato, un rigore che ci stava… tutto vero però in casa fate più fatica a creare  occasioni da gol…
“Sì, è indubbio. Creiamo meno rispetto a fuori, ma molto dipende dall’atteggiamento delle altre squadre”.

Pensavo usassi una linea difensiva più aggressiva. Ti regalo due assist. Considerando pure le difficoltà casalinghe, i tre pareggi consecutivi e tutto quello che pare ai detrattori… avete il secondo miglior attacco del girone e la miglior difesa! Un altro dato me l’ha fatto notare direttamente il tuo presidente, Butelli. La Spal è la squadra con la serie positiva aperta più lunga: sei gare. Commento tuo?
“Che si tratta di materia per chi ama i numeri e questi sono numeri reali, positivi che fanno piacere. Noi siamo una squadra offensiva che mantiene un certo equilibrio dietro e quindi subisce poco. In sostanza non siamo carenti per quanto riguarda il numero di palle gol. Anche creando poco in certe occasioni abbiamo avuto sempre la possibilità di vincere ma è ovvio che qualche volta si sbaglia. Noi non abbiamo mai fatto partite di contenimento per pareggiare. Mai!”.

In certe critiche che vengono fatte alla Spal, onestamente io leggo un attacco al manico, cioè a te. Come a dire: ha in mano una corazzata e dovrebbe essere primo per distacco. Che cosa rispondi?
“Io non penso che ci siano corazzate e credo che la Spal sia al un livello alto come altre squadre. Anche Spezia, Verona, Cremonese, Sorrento sulla carta sono forti. Non dipende solo da giocatori di categoria superiore la potenzialità di un gruppo”.

E’ il solito discorso del bicchiere mezzo pieno o vuoto. Tu lo vedi mezzo pieno. Perché?
“Io non riesco a capire perché dovrei vederlo mezzo vuoto, non capisco questa negatività. Che parlino pure, a me sembra di impazzire, sbatto la testa contro il muro certe volte. Se qualcuno pensa di vincere con distacco si sbaglia e di grosso”.

Che cosa manca al Mazza, un po’ di imprevedibilità?
“In casa dobbiamo cercare più mobilità quando abbiamo il possesso di palla davanti a chi si chiude. E dobbiamo crescere anche nell velocità di scorrimemto del pallone”.

Non trovi che in certi casi, per esempio, domenica scorsa, dopo qualche buon risultato la Spal tende a piacersi troppo. Gioca con più superficialità, tiene più palla come se ci fosse la certezza di vincere in un modo o nell’altro. Chiamiamola eccessiva sicurezza più che presunzione: tu come la vedi?
“Io la vedo che dobbiamo migliorare, essere più concreti. E’ quello che ho detto ai ragazzi martedì. Non devono pensare, adesso che c’è Locatelli, a fare i fenomeni. Tomas è il nostro valore aggiunto, quello che ci permetterà di rompere certi equilibri ma i ragazzi non devono fare i brasiliani. Pochi fronzoli e avere sempre il coltello tra i denti”.

Tornando alla domanda precedente, con l’Alessandria mi è parso che Coppola volesse sostituirsi a Migliorini e che in difesa si uscisse troppo palla al piede…
“Sì, sì, tutto vero, bisogna migliorare”.

A te che cosa ha soddisfatto domenica?
“Mi è piaciuto il solito atteggiamento fin dal primo minuto. Nei primi trentacinque minuti loro non hanno fatto tre passaggi consecutivi e noi abbiamo sempre recuperato palla mettendo in campo la solita voglia”.

L’ingresso di Locatelli è sembrato poter dare quell’imprevedibilità che a volte manca. Aldilà dell’infortunio come pensi di impiegarlo quando rientrerà? Domenica l’hai usato da trequartista pure dietro a due punte e con il rombo in mezzo. Così facendo si rischia di perdere Melara però…
“Sì, domenica abbiamo fatto il rombo perché dovevamo guadagnare inerzia e centimetri sul campo. In vista di un utilizzo costante faremo qualcosa di particolare perché, hai detto bene, non vogliamo spostare Fabrizio dalla fascia”.

Guardiamo avanti. Dal punto di vista della condizione fisica siete decisamente in palla. E per quanto riguarda gli infortuni qual è la situazione?
“La solita. Oltre a Cosner, sono fuori Locatelli, Belleri e Fofana”.

Ecco: Fofana, Belleri e Locatelli a questo punto ritorneranno dopo la sosta per non rischiarli o conti di averne almeno uno nel recupero di Ravenna?
“Penso che Fofana sia fermo da troppo tempo per ritrovarlo a Ravenna. Anche Tomas rientrerà dopo la sosta. Spero che Manuel ce la possa fare per l’ultima dell’anno”.

L’inizio in panchina sembra aver fatto bene a Smit visto che ha giocato la sua miglior partita stagionale. Si è riguadagnato la maglia da titolare? Se sì al posto di quale dei due Rossi?
“Adesso vedremo. Smit ha fatto molto bene e non solo per il gol. Tatticamente è stato eccezionale, e si è allenato anche bene in qquesti giorni”.

Per quanto riguarda Paolino Rossi, l’idea di provarlo interno di centrocampo è una possibilità reale e imminente o una situazione di emergenza?
“Paolo è uno che fa benissimo tutto perché ha voglia e intensità. Di sicuro può fare alla grande l’interno così come può fare il centrale ma anche la seconda punta. Paolino è un buonissimo giocatore”.

Il rientro di Smit potrebbe essere l’unica variante rispetto a domenica scorsa o stai pensando a qualcos’altro? Per esempio a Bortel terzino destro…
“Eh eh… vedremo…”.

Con gli ultimi acquisti l’idea generale è che si debba stare sempre tra i primissimi posti. Non è che questa responsabilità rischia di diventare pericolosa?
“Noi, dall’inizio, abbiamo la responsabilità di fare un grande campionato e non abbiamo paura di alcun tipo di pressione”.

Chi presterai a Beppe Brescia questa settimana?
“Laurenti, Zamuner e Vecchi”.

Passiamo al prossimo avversario. Manco a farlo apposta trovate il Como reduce da due vittorie come non era mai successo prima. Su questo hai davvero ragione: vi capitano squadre sempre al top. Ma…
“Ma noi cercheremo di vincere anche questa partita come abbiamo sempre fatto”.

Che squadra è quella lariana?
“Adesso ha trovato un modulo fisso, sono ordinati e compatti. Alternano buonissime cose soprattutto davanti a errori. Dovremo essere bravi e attenti ai loro attaccanti e veloci a sfruttare le loro lacune”.

Quali giocatori temi in particolare?
“Cozzolino, Maah, anche i due esterni di centrocampo che sono giovani e veloci e poi c’è Morandi, un buon giocatore che ho avuto a Legnano”.

Che tipo di partita ti aspetti? Secondo me, sinceramente, una di quelle che vi riescono peggio perché saranno tutti belli piazzati dietro la linea del pallone…
“Vedremo. Il campo è molto brutto, è difficile giocare, c’è poca erba e il terreno è molle. O visto la loro vittoria contro la Salernitana e scivolavano tutti i giocatori in campo. Sarà dura far calcio e sarà però una bella battaglia alla quale dobbiamo farci trovare pronti”.

Guardando le altre squadre. Il Gubbio vola, il Sorrento è lì, Alessandria e Spezia sono sempre lì mentre Cremonese e Verona fanno ancora fatica. Onestamente, dopo averle affrontate tutte, quali pensi siano alla vostra altezza?
“Noi non pensiamo di essere superiori a nessuno ma pensiamo di essere all’altezza di tutti. Credo che Spezia e Reggiana faranno un ottimo girone di ritorno. La Cremonese anche e farà pure degli acquisti. Così il Verona anche se è attardato. Il Gubbio si chiude molto e riparte beene e potrebbe anche restare lì ma finora hanno avuito anche un po’ di episodi a favore. Idem per il Sorrento ma vedrete che al ritorno sarà un altro campionato, decisamente più conbattuto. Se poi noi giochiamo al massimo siamo superiori a molti…”.

Siamo a un passo dalla fine del girone di andata. Vi mancano soltanto due trasferte e una in casa. Che cosa chiedi ai tuoi per archiviare come ottima questa prima parte del torneo?
“Noi dobbiamo restare concentrati al centoventi percento per poi staccare un attimo la spina ma sono molto importanti questi ultimi dieci giorni, anzi sono fondamentali. Entreremo sempre in campo per vincere, per la fare partita e molti punti”.

Che effetto ti farà tornare nella “tua” Como?
“Como è casa mia, sono cresciuto lì, ho ricordi e amici importanti, mi sono formato come uomo e calciatore a Como. Fa sempre piacere tornare a casa”.

Che Spal rivedremo? Caricata per riprendersi i punti lasciati per strada al Mazza o temi un contraccolpo psicologico?
“Io penso che i ragazzi abbiano acquisito una certa mentalità. La demoralizzazione è durata un giorno. Nonostante tutto… e tutti siamo un gruppo equlibrato”.

A Como per vincere, allora…
“Quello sempre!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL 442
Ravaglia, Bortel, Rossi G., Coppola, Zamboni, Battaglia, Melara, Migliorini, Meloni, Smit, Cipriani.
All.: Notaristefano.
A disp.: Capecchi, Ghetti, Bedin, Pallara, Colomba, Corsi, Rossi. P.

 

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