E poi dice che uno si butta… sulla Spal. Ennesimo esempio, l’ultimo in ordine temporale. Compri l’imprescindibile Album di figurine Panini e vai a cercare lo spazio dedicato alla tua Ars et Labor. Pagina 110. Purtroppo sei in Prima Divisione e devi accontentarti della solita, classifica foto di squadra. Questo, almeno, se tifi per tutte le formazioni di Terza Serie. Se sei spallino, invece no. Perché la Spal è la Spal ed è logico e giusto e sacrosanto che meriti qualcosa di particolare. La “chicca”, stavolta, fa bella mostra in cima alla pagina di Lega Pro ed è stampata sull’album. Foto datata, rigorosamente in bianco e nero, il Commendator Paolo Mazza ha lo sguardo fiero seduto su una panchina nel bel mezzo dello stadio a lui intitolato. Ha gli immancabili, e allora modaioli, occhiali da sole, giacca scura, camicia bianca, cravatta… una vita dopo la pagina dell’ex serie C riparte da qui. Da noi, cioè.
Alla voce curiosità il Panini a mo’di didascalia racconta a tutti i bambini e ai Cesari Butelli di Italia innamorati delle “figu” che “Paolo Mazza è lo storico Presidente della Spal dal 1946 al 1976 e fu anche Commissario Tecnico della Nazionale negli anni Sessanta. In coppia con Giovanni Ferrari guidò gli azzurri per cinque gare ottenendo tre vittorie, un pareggio e una sola sconfitta per mano dei padroni di casa del Cile nella partita poi definita la battaglia di Santiago decisiva nell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali del 1962”. Ma la forza e l’impatto della Spal non finiscono qui. Perché il Panini, a pagina 124, ristampa anche le figurine più importanti della storia del calcio tricolore dedicando apposite pagine alle “facce adesive” più famose del tradizionale album. E così ecco che per quanto riguarda il 1965-66 la figurina dell’epoca è roba nostra così come il soggetto in questione. Nome: Fabio. Cognome: Capello. Segni particolari: una maglietta a strisce sottili verticali bianche e azzurre. Per dirla con Francesco De Gregori è proprio (e sempre) vero. La storia siamo noi, nessuno si senta offeso.