IN SERATA POZZI AGGIUSTA IL TIRO

Sono passate più di tre ore dalla domenica più nera di questo campionato. La sconfitta, tanto per cominciare, poi l’atteggiamento arbitrale che ha fatto andare su tutte le furie la società spallina come mai era successo in questi tre anni. Ecco i motivi di un nervosismo senza precedenti. Nervosismo visibile e udibile e leggibile nelle parole del Presidente Butelli e del Direttore Pozzi (a Radio Alfa). Tre ore dopo la rabbia resta, la delusione pure ma la società decide (giustamente!) di aggiustare il tiro. A parlare è lo stesso Pozzi, da noi raggiunto al telefono.

Allora, ti dico subito che non ho riportato certe tue dichiarazioni qui sul nostro sito perché saremmo stati querelati anche noi…

“Avete fatto bene. Scherzi a parte bisognava essere a Monza e soprattutto in campo per vedere e ascoltare certe cose. Anche noi, nel dopo partita, ci siamo fatti prendere dalla rabbia e abbiamo esagerato nei toni. Resta il fatto che l’espulsione di Migliorini è incredibile. Il regolamento prevede la seconda ammonizione in quei casi? Bene, ma due giocatori del Monza hanno fatto lo stesso e non sono stati ammoniti. E allora… Ma non voglio più parlarne. Lo stesso per il rigore e per un atteggiamento fastidioso a dir poco. Sono qui alla Spal da tre anni e qualcuno mi dica quante volte, dopo la partita, me la sono presa con gli arbitri. Mai. Mai una volta. Oggi era difficile trattenersi, però”.

Bene. Ma allora perché, secondo voi, questo arbitraggio così a senso unico?
“Guarda, l’arbitro è delle tue parti (ride). Gli sarà rimasto troppo abbacchio natalizio sullo stomaco”.

Farete qualcosa di ufficiale?
“Vedremo ma non lo racconteremo a voi giornalisti!”.

E alla squadra niente da rimproverare?
“Ma dài, fammi il piacere. Eravamo in vantaggio, prima dell’espulsione di Miglio che fino a quel momento aveva fatto una partita super. Avevamo sfiorato il raddoppio con una conclusione di Paolino Rossi che se segna lo mandate in onda in Rai quel gol. Eravamo padroni del campo, scrivilo. Padroni! In undici non c’era storia e te lo dico perché ne sono certo. Poi l’espulsione, il rigore non dato a noi all’inizio, quello dato contro… Vabbé, guardiamo avanti”.

Quindi pensi che la squadra si sia un po’ demoralizzata…
“Non te la faccio finire la domanda. Ho già parlato con tutti i ragazzi, con lo staff, con tutti. Ricominciamo martedì con più voglia di prima e senza vittimismi dannosi. La squadra è carica e vedrete che il campionato riserverà ancora molte sorprese”.

Sì ma il distacco si è fatto pesante…
“Sì ma il campionato è lungo e anche oggi la Spal ha fatto la sua partita. Poi in dieci e incazzati come eravamo abbiamo provato a vincerla com’era logico fare ma era inevitabile sbilanciarsi e così abbiamo preso il secondo gol”.

Quindi non siete preoccupati?
“No, siamo incazzati e determinati a riprenderci subito. Anzi, siamo ancora più carichi adesso”.

Una marea dipartite senza un rigore a favore. E’ strano, però.
“Abbastanza”.

Non è che gli arbitri se la prendono anche perché tu in panchina non stai mai zitto?
“Ma va là. Oggi non ho detto niente. L’arbitro è venuto verso la panchina e ci ha detto che al primo urlo avrebbe espulso il primo a caso. Meglio che sia stato io, mettiamola così. Ma alla fine sono stato il primo ad andare in campo a calmare gli animi”.

E adesso?
“Adesso cosa? Adesso ci rivediamo martedì e lavoreremo sodo perché il nostro campionato non finisce qui così come non finiscono nemmeno i nostri sogni. Sia ben chiaro”.

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