NONOSTANTE L’EMERGENZA INFINITA, REMONDINA RESTA FIDUCIOSO: VOGLIAMO UNA VITTORIA PER LA SVOLTA

CHE SPAL DOMENICA… Il tecnico perde anche Migliorini che deve rinviare di una settimana il suo ritorno. Fuori anche Cipriani, Fofana, Colomba e Melara: l’emergenza resta a livelli incredibili e “Remo” non si nasconde: “Non mi è mai capitata una situazione così. E’ difficile perché ci manca il salto di qualità e non possiamo fare qualche cambiamento. Però la squadra è viva, compatta e fisicamente a posto. Certo, con tutte queste assenze non è facile creare occasioni da gol visto che ci manca il regista e quasi tutto l’attacco”. Sulla Reggiana: “Squadra in grande forma e piena di giocatori tecnici ma per noi deve essere la partita della vita. Vincendo sistemiamo la salvezza e continuiamo a sperare. Sono fiducioso perché nonostante tutto la voglia e la convinzione ci sono”. Per il derby formazione scontata con smit a centrocampo e Paolo Rossi a sinistra nel tridente.

Quattro domeniche senza sconfitte. Letta così ci sarebbe da stare allegri. Il problema è che la vittoria manca sempre… da un anno. Cioè dalla fine del 2010. Inspiegabile per una squadra che aveva fatto un girone di andata super e poi si è sciolta prima di riprendersi, almeno parzialmente, appunto nelle ultime giornate. Ma anche questo è un discorso vecchio e pure inutile. Nel frattempo, davanti la classifica è rimasta più o meno simile anche se la soglia playoff si è allontanata mentre quella playout è ora distante appena tre punti. Zona pericolo, la chiamano infatti. E il pericolo è quello che oggi è costretta a respirare la Spal anche se qualche segnale di ripresa è tangibile.
Ma adesso anche il pareggino non basta più. E domenica prossima il calendario regala ai biancazzurri l’ennesima possibilità da non fallire. Arriva la Reggiana che punta ai playoff e che precede Zamboni e compagni soltanto di quattro punti. Distanza che si potrebbe quasi azzerare. Meglio: che si deve azzerare. Non tanto, o non solo, per continuare a coltivare quello che ora è un vero e proprio sogno, cioè un piazzamento tra le prime cinque, quanto piuttosto per assecondare il grido “si salvi chi può” che adesso rappresenta un obbligo e una delusione allo stesso tempo.
A questa partita davvero importante, la Spal arriva con la solita emergenza che quasi non fa più notizia. Fuori Fofana, Colomba e Cipriani come facilmente prevedibile, le ultime cattive notizie riguardano Migliorini, che deve rinviare di altri sette giorni il suo ritorno, e Melara costretto a fermarsi per due settimane. Assenza pesante, la sua. Molto. Il rovescio della medaglia riguarda, invece, Smit ormai recuperato completamente. Recuperato anche Battaglia, seppure non al meglio, che si accomoderà in panchina. Formazione quindi ancora una volta più o meno scontata, sensazione confermata dalla buona partitella giocata ieri, ma siamo sempre nel campo dei dettagli perché davvero domenica, a prescindere dall’appello dei presenti, c’è da vincere e basta. Lo sa bene il tecnico, Remondina, con il quale cominciamo facendo un passo indietro alla gara di domenica scorsa.

La Spezia: un punto positivo, una buona partita, l’ennesimo rigore non dato, però…
“Però si puo fare meglio. Sono soddisfatto di quello che facciamo ma preoccupato per lo stillicidio di infortuni che complica tutto e ci impedisce di lavorare al meglio. E’ una cosa esagerata. Succede ma con così tanti assenti è un problema. Il perché e il per come sono da valutare, di sicuro chi va in campo deve lottare anche per chi è fuori. Non nascondo che sia difficile non aver la possibilità di scegliere”.

Aspetti positivi. Solidità, voglia, corsa, difesa… Ce ne sono altri?

“Sì, la tenuta, il fatto che siamo sempre in partita, che restiamo concentrati, che non abbiamo amnesie, che stiamo attenti, corti, che vogliamo il risultato. Sotto l’aspetto offensivo si può fare di più ma torniamo al discorso infortuni anche se Mendy sta facendo molto bene e pure Volpi strabene. Lo stesso posso dire di Melara, di Paolino Rossi, di tutti”.

Aspetti negativi. Difficoltà a fare gioco e a trovare il gol. Qui a che punto siete?
“Ripeto la stessa cosa. Con le caratteristiche dei giocatori che abbiamo ora non è semplice. Bedin non può fare il Migliorini e viceversa. Certo, ci vogliono meno palle lunghe da dietro. La squadra  deve giocare, deve giocare, deve giocare!”.

Restando sempre all’ultima partita. Bortel si è meritato la maglia. Volpe, in quel ruolo, è tanta roba. Mendy, nonostante non giocasse da una vita, è stato in campo novanta minuti e ha fatto il suo. Aspettando il recupero di tutti gli infortunati qualche buon segnale c’è…
“Sono d’accordo. La squadra si è ritrovata come solidità. Dobbiamo essere incazzati e arrabbiati perché molti ragazzi sono fuori e non possono aiutarci. Il gruppo è buono ma con sei, sette assenze è tosta, soprattutto davanti quindi ecco che dobbiamo inventarci Corsi e Locatelli attaccanti e non solo”.

A proposito di infortunati oggi qual è la situazione, tempi di recupero dei singoli compresi?
“Spero che la settimana prossima ci riporti in gruppo Fofana, Melara, Colomba, Migliorini e forse Cipriani anche se lui dovrà fare molto lavoro atletico”.

La vittoria, questa sconosciuta. Quanto pesa a lei e soprattutto alla squadra, psicologicamente e non solo, la mancanza dei tre punti?
“Eh… pesa molto perché sono convinto che sia un’iniezione di fiducia clamorosa e unaa buona base di ripartenza visto che poi si ritroverebbero giocatori importanti. Sarebbe importantissimo per continuare a sperare. L’estrema emergenza c’è, è palese, ma sono convinto che il carattere acquisito dalla squadra nonostante le assenze davanti sia notevole”.

Dal punto di vista degli allenamenti, come è andata questa settimana?
“Bene. L’ho già detto più volte: i ragazzi mi seguono, lavorano… Quello che ci manca sono i tre punti, è un tormentone. Ma anche qui sono fiducioso vedendo la mentalità del gruppo”.

Però l’emergenza resta. Stavolta gli assenti sono Cipriani, Colomba, Fofana, Melara e anche Migliorini. Quasi tutto l’attacco e mezzo centrocampo…
“Mi consolo con il recupero di Battaglia, anche se la caviglia gli dà ancora fastidio e andrà in panchina, e di Smit ormai recuperato anche se non può fare tutta la partita”.

Ritornando alla partitella e viste le assenze la formazione pare abbastanza scontata. La stessa di domenica scorsa con Smit terzo centrocampista e Paolo Rossi esterno alto. Giusto?
“Sì o viceversa. Devo vedere se voglio più brillantezza in mezzo o davanti”.

Contro la Reggiana, gara da vincere a tutti i costi, sarà dunque ancora un 433?
“Sì, assolutamente. Vediamo di giocare in un certo modo perché loro vengono da tre vittorie, hanno giocatori che conosco bene. Alessi è geniale, Saverino un ottimo palleggiatore, Viapana fa la differenza, i tre difensori sono tosti e in generale hanno molta qualità. Sarà una bella partita anche da giocare nella quale i miei dovranno dimostrare di non essere inferiori”.

Chi verrà prestato alla Berretti, stavolta?
“Forse Vecchi ma vediamo perché anche lui non sta benissimo”.

Ripeto, aggiustandola, una domanda che le avevo fatto sette giorni fa. Quella di domenica prossima sarà la sua settima panchina spallina. Se le avessero detto che avrebbe fatto quattro punti in sei partite ci avrebbe creduto?
“Eh eh, non si può mai sapere nulla prima. Certo, non pensavo di avere così tanti problemi ma non di organizzazione o di squadra. Parlo delle assenze, insisto. La squadra corre, pressa e aggredisce ma non ho mai avuto così poche occasioni da gol in carriera e non è certo colpa dell’organico se al completo”.

La situazione del girone resta incerta ma i playoff si sono allontanati mentre gli spareggi per evitare la retrocessione si sono avvicinati. Oggi Remondina è più impegnato a rincorrere un miracolo sportivo o a salvare la baracca?
“Io sono impegnato a fare il massimo e a tirare fuori il top dai giocatori. Ti ripeto: fino a due giornate dalla fine l’incertezza resterà uguale ma se non vinci non vai avanti. Ora dobbiamo pensare a metterci al sicuro ma poi può venire fuori un altro obiettivo”.

In questi i giorni ha detto ai suoi giocatori che l’impegno imminente può dare una svolta alla stagione?
“I giocatori hanno fatto progressi notevoli nonostante l’emergenza. Io dico che si comportano bene e capiscono di essere vicini a qualcosa di importante. Sono fiducioso, ripeto”.

E’ ancora presto ma se dovesse restare alla Spal anche l’anno prossimo in linea di massima quanti giocatori crede ci siano da cambiare e quali ruoli, secondo lei, necessita di più cambiamenti?
“Come faccio a rispondere? Non so nemmeno che cosa succederà domenica… eh eh”.

Senza pensarci troppo risponda d’istinto: crede che sia la volta buona quella con la Reggiana?
“Io penso di sì”.

L’altra volta mi aveva dato il titolo. Ci riprovo. Metterei Remondina, due punti, vincere il derby per la svolta. Procedo?
“Eh… credo di sì. Faremo due cose insieme vincendo. Sistemeremo il discorso playout e apriremo nuovi orizzonti davanti”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL 433
Ravaglia; Belleri, Zamboni, Bortel, Ghetti; Coppola, Bedin, Smit; Volpe, Mendy, P. Rossi.
All.: Remondina.
A disp.: Capecchi, G. Rossi, Battaglia, Pallara, Locatelli, Corsi, Geovani.

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