Uno spallino immenso. Che non abita nemmeno a Ferrara. Ho già citato più volte, in passato, Marco Raffaghelli, grande appassionato biancazzurro che abita in provincia di Pavia. Lo rifaccio, e volentieri, per gratitudine. Perché in questo lunedì stranamente poco allegro, nonostante una sonora vittoria, la sua consueta settimanale telefonata rialza alle stelle il morale, folle per carità, e segnala che la passione non ha confini. Anzi. La desolazione del Paolo Mazza visto ieri, desolazione che bene ha descritto e analizzato Renato Schena nella sua rubrica che potete leggere qui sotto, fa a cazzotti con l’affetto, meglio: con la malattia, che molti tifosi spallini lontani, da chi scrive a tanti altri ragazzi a spasso per l’Italia e non solo, hanno nei confronti dell’Ars et Labor. Noi che al Mazza ci andremmo sempre, se solo potessimo, e invece ci deprimiamo a distanza. Fino alla telefonata di Marco. Che snocciola, una di seguito all’altra, decine di combinazioni diverse circa l’esito delle prossime due partite. Cazzo, Marco, e io che mi ero ripromesso di non fare più tabelle. Impossibile e pure poco interessante, oltre che difficile da spiegare, la tesi schiava della passione dell’amico “pavesino”. Però una base di partenza c’è. Marco punta tutto sull’allucinante e intricata questione playout simile a quella per i playoff. Sostiene, in sostanza, che se il Bassano domenica dovesse perdere a Cremona, plausibile, poi dovrà vincere contro l’Alessandria. Ecco, la corsa la Spal deve farla sui piemontesi soprattutto se riuscirà a vincere in terra nemica domenica prossima perché altrimenti il discorso si chiude in anticipo. Aldilà delle considerazioni di “Spallino a Pavia” che condivido a prescindere, questo articolo ha un solo scopo. Raccontare che c’è chi non molla. Chi, a distanza di centinaia di chilometri, soffre per non avere il privilegio di avere il Mazza a portata di bicicletta. Chi passa queste giornate complicate e piene di rammarico a compilare improbabili tabelle. Non succederà ma se succederà chiedo formalmente al Presidente Butelli di invitare Marco Raffaghelli in qualità di ospite d’onore – altro che autorità fasulle – alla festa biancazzurra. Marco, che alla fine della telefonata, supplica testuale: “Tu dì a Remo e ai ragazzi, puttana galera, che bisogna crederci e provarci”. Ultima cosa. Incredibile ma vera. Mentre i conti di Marco, i miei sorrisi, e i vari risultati riportati su un pezzo di carta si consumano, mi arriva un sms del Presidente. Scrive: lo so che sarai lì a far tabelle… Già. Forza Spal.