Privo dell’eclettico attaccante Lacarra, squalificato dopo l’ammonizione rimediata nei minuti finali dell’incontro di domenica scorsa disputato al “Sinigaglia” contro il Monza, e con i laterali Fautario e Franco alle prese con noie muscolari che difficilmente permetteranno loro di essere della partita, arriva a Ferrara un Como che nulla più ha chiedere a questo campionato. Una salvezza ottenuta addirittura con una giornata di anticipo per la coppia di allenatori che guida questa squadra, il duo Garavaglia-Brevi capace a un certo punto della stagione, dopo aver disputato un girone di ritorno a una media playoff (!), di arrivare a insidiare i primi cinque posti. Sarebbe stato troppo, occorre dirlo, anche per chi ha fatto della generosità il proprio credo in ogni partita e per chi, come questi giocatori, ha speso e dato tutto e anche di più di quanto non abbiano in dote. I lariani hanno ottenuto senza alcun dubbio una permanenza in categoria che sa di giusto e meritato premio dopo un’annata travagliata e tormentata e non solo da un punto di vista prettamente tecnico e calcistico ma soprattutto societario. Questo speciale mix di ragazzini dal futuro, si dice, quasi assicurato nel calcio che conta, farcito di giocatori esperti e di grande carisma e da altri in cerca di riscatto giunti in riva al lago con l’etichetta di “scommessa” (alla fine vinta) ha contribuito alla fine a creare quella miscela esplosiva che alcuno in riva al lago si aspettava. Nel solo girone di ritorno sono stati ventitré i punti portati a casa e squadre come Spezia e Sorrento hanno addirittura dovuto alzare bandiera bianca contro gli azzurri mentre altre formazioni blasonate come Alessandria, Reggiana, Verona e il neopromosso Gubbio hanno faticato e non poco a strappare un punticino. Un’altra storia il Como da febbraio in poi quando ha concretamente costruito tra le mura amiche una cavalcata meravigliosa fatta di undici risultati utili consecutivi e conclusasi come meglio non avrebbe potuto. La parola adesso, di diritto, aspetta alla società: urge chiarezza al più presto, capire se il Como ha effettivamente risolto tutti i problemi che avevano afflitto la società di patron Di Bari nei primi mesi e potrà ad agosto, ancora una volta, incrociare i tacchetti per la trentesima volta della sua centenaria storia in Prima divisione. Non abbiamo dubbi in merito, per storia e tradizione il Como in questa categoria, e con un passato di oltre mezzo secolo a spasso per i campi di A e B, non è secondo a nessuno. Tornando alle questioni puramente tecniche, è praticamente impossibile indovinare l’undici iniziale dei lombardi per domenica prossima: da un lato c’è senza dubbio la volontà di dare spazio a chi fino a oggi ha giocato meno, visto che la partita avrà valore soprattutto per le statistiche e per la Spal (che deve vincere e sperare che il Lumezzane non faccia altrettanto per vedersi garantito l’ottavo posto sinonimo di partecipazione certa alla prossima Coppa Italia); dall’altro però, la Berretti del Como sarà impegnata a giocarsi in casa contro l’Entella il passaggio ai quarti di finale del campionato e allora l’impiego massiccio delle giovani leve va escluso a priori. Possiamo dunque solo ipotizzare che negli ultimi novanta minuti possano trovare spazio, per fare qualche esempio, l’ex spallino Licata sulla corsia mancina, il difensore centrale Maggioni, l’ala Da Dalt e l’attaccante Villar che potrebbe, almeno inizialmente, giocare al posto di uno tra Maah (alle prese già da qualche settimana con qualche problema fisico) e Germinale (l’acquisto mancato di casa nostra e autentico totem lariano che, con le sue reti, ha trascinato la squadra alla salvezza). Probabile anche l’avvicendamento tra i pali con Dossena in luogo di Castelli ma, come detto, siamo nel campo delle ipotesi e nulla più. La storia dice che in casa la Spal ha battuto il Como solo in quattro delle diciotto occasioni avute, l’ultima delle quali risale alla stagione 1999/2000 (sei i pareggi e ben otto le vittorie lariane, l’ultima nel campionato 2000/2001 quando si impose a Ferrara per 2 a 1).
LA PROBABILE FORMAZIONE
COMO (442)
Dossena; Semenzato, Maggioni, Zullo, Licata; Bardelloni, Filipe, Ardito, Da Dalt; Villar, Germinale.
All.: Garavaglia-Brevi.
LA ROSA
Portieri
Castelli, Ciapessoni, Dossena e Tornaghi
Difensori
Bossa, Conti, Fautario, Franco, Licata, Maggioni, Magli, Rudi, Semenzato e Zullo
Centrocampisti
Ambrogetti, Ardito, Da Dalt, Fortunato, Gomes, Morandi, Piraccini, Riva, Terraneo e Villar
Attaccanti
Bardelloni, Filippini, Germinale, Lacarra, Maah e Scardina
IL CAMMINO
1a 22/08/2010 Como – Ravenna 1-2
2a 29/08/2010 Hellas Verona – Como 0-2
3a 05/09/2010 Como – Pergocrema 1-1
4a 12/09/2010 Alessandria – Como 0-0
5a 19/09/2010 Como – Reggiana 0-2
6a 26/09/2010 Spezia – Como 1-1
7a 03/10/2010 Sorrento – Como 3-0
8a 10/10/2010 Como – Gubbio 0-1
9a 17/10/2010 Lumezzane – Como 2-2
10a 24/10/2010 Como – SudTirol 0-0
11a 31/10/2010 Pavia – Como 1-1
12a 07/11/2010 Como – Cremonese 1-0
13a 14/11/2010 Como – Bassano Virtus 0-1
14a 21/11/2010 Paganese – Como 0-0
15a 28/11/2010 Como – Salernitana 2-1
16a 05/12/2010 Monza – Como 0-1
17a 12/12/2010 Como – SPAL 2-3
18a 19/12/2010 Ravenna – Como 1-1
19a 09/01/2011 Como – Hellas Verona 1-1
20a 16/01/2011 Pergocrema – Como 1-0
21a 23/01/2011 Como – Alessandria 0-0
22a 06/02/2011 Reggiana – Como 1-1
23a 13/02/2011 Como – Spezia 2-1
24a 20/02/2011 Como – Sorrento 3-2
25a 27/02/2011 Gubbio – Como 1-1
26a 13/03/2011 Como – Lumezzane 3-0
27a 20/03/2011 SudTirol – Como 1-3
28a 27/03/2011 Como – Pavia 4-2
29a 10/04/2011 Cremonese – Como 2-2
30a 17/04/2011 Bassano Virtus – Como 2-2
31a 23/04/2011 Como – Paganese 0-0
32a 01/05/2011 Salernitana – Como 2-0
33a 08/05/2011 Como – Monza 2-4