SPAL, L’ULTIMO GIORNO AL CENTRO TRA RIMPIANTI E PREOCCUPAZIONE

Poco dopo le sedici di un caldissimo venerdì, la Spal e i suoi giocatori consegnano ufficialmente il loro destino sui tavoli della società: starà a Cesare Butelli e a Remo Turra adesso scendere in campo e giocare la partita più importante davanti alla città di Ferrara e ai suoi tifosi e dire l’ultima parola sul futuro. Dicono: bisogna stare tranquilli. Fosse facile. No, non si può, almeno oggi. Domani chissà. Magari si vincerà il prossimo campionato con trenta punti di vantaggio nonostante la penalizzazione che arriverà. Magari tra dodici mesi saremo qui a ridere di queste campane a morto che iniziano a suonare sempre più forte. Ma oggi siamo costretti ad attenerci ai fatti e i fatti dicono che ci troviamo di fronte a una Spal in difficoltà. La speranza di ogni spallino vero è che tutto si sistemi quanto prima come assicurano i vertici del club. Certo, la penalità di cui sopra (uno o due punti?) che i biancazzurri saranno costretti a subire all’inizio del prossimo campionato è un colpo duro da digerire per la piazza e poco confortano le situazioni di tante altre società ora in difficoltà. Certo, i ritardi sul progetto fotovoltaico sono palesi e il susseguirsi dei medesimi hanno portato a un concatenarsi di avvenimenti negativi che di buono hanno portato nulla. Anche per la squadra che verrà. Le notizie di una Spal in ritardo con i pagamenti non aiuterà il calciomercato. E’ evidente. Da oggi, intanto, tutti in vacanza ma con l’orecchio teso al cellulare. E siamo sicuri che tutti i giocatori avranno le loro buone ragioni per tenere la loro suoneria al massimo nei prossimi giorni.

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