IL NUOVO DEBUTTO DEL CAMPUS SPAL. CRONACA DEL PRIMO GIORNO DI SCUOLA

Un cielo grigio color del piombo ha accompagnato stamattina l’ingresso di quaranta ragazzi alle porte di via Copparo, in quella che è la casa della Spal. Con la consegna del tradizionale kit tecnico ha preso ufficialmente il via il quarto Campus Spal, che durerà per quattro settimane. Vale la pena di dirlo: l’aspetto meteorologico ha rappresentato l’unico aspetto negativo. Nonostante il richiamo dell’Ars et Labor sia (purtroppo) in picchiata a causa dei noti rovesci sportivi, il numero dei partecipanti rimane sostanzialmente invariato a quello delle precedenti edizioni. Segnale quantomeno rincuorante per gli organizzatori del settore giovanile biancazzurro, speranzosi non solo di garantire ore di sano divertimento a tanti giovani ma anche di scoprire qualche buon talento sfuggito agli osservatori. Prospettiva non improbabile, l’anno scorso il campus servì per scoprire ben otto ragazzi, poi entrati a far parte delle giovanili biancazzurre con discreto profitto. Di certo è encomiabile lo sforzo dello staff di aggiungere a ogni edizione qualche attrattiva in più per rendere ancora più completa l’offerta del campus.
Due le novità proposte quest’anno: la prima è l’allenamento specifico per i piccoli portieri condotto nientemeno che da Luca Capecchi (inizierà domani), che già l’anno scorso aveva sperimentato la genuina aria di entusiasmo generata dai ragazzini vestiti in completino blu marchiato Spal. La seconda è l’inclusione dello stadio Paolo Mazza come scenario per gli allenamenti del venerdì.

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