Il dettaglio più evidente del ritorno della Spal a Ferrara sta nell’accorgersi che il parcheggio del Centro di via Copparo è più affollato del solito. I biancazzurri sono di nuovo a casa, sui campi che li vedranno protagonisti fino al prossimo giugno.
A dare il benvenuto ai giocatori ci ha pensato un clima ben diverso da quello trovato a Ronzone: la città estense ha riservato un appiccicoso abbraccio d’umidità ai suoi alfieri calcistici. Un particolare che il preparatore Salvatori non deve aver trovato così importante visto che ha messo sotto fin da subito Zamboni e compagni. Un po’ di esercizi col gruppo al completo (o quasi…) e poi tutti agli ordini di mister Stefano Vecchi per lavorare sulla tecnica: passaggi, movimenti, possesso palla e infine partitella. Una seduta di per sé non pesantissima, ma contraddistinta da impegno e concentrazione. Chiacchiere ridotte al minimo, l’unica voce a risuonare è proprio quella dell’allenatore che predica ordine e attenzione ai suoi giocatori. Tra il poco pubblico presente c’è chi ironizza malignamente: “Con questo caldo dopo un’ora non ce la faranno più”. Servono quaranta minuti prima che Vecchi conceda la prima pausa per dissetarsi, poi sotto di nuovo con gli esercizi. Unico calciatore dispensato da questi è stato Paolino Rossi, ancora alle prese con la frattura al polso: il gesso firmato dagli amici è ancora lì sotto forma di promemoria dell’infortunio. Nel parlare dell’allenamento odierno non si può fare a meno di notare di nuovo l’assenza di Giacomo Cipriani: l’attaccante ha lavorato brevemente in palestra senza mai entrare in campo, d’altronde – come potete leggere in un articolo a parte – si è trattato del suo ultimo giorno di permanenza con i colori della Spal.
Obbligatorie un paio di domande per il mister una volta che il tramonto investe il campo e ai giocatori è concesso di riposare con in mano una fetta di dissetante cocomero.
Vecchi, oggi il primo allenamento sotto il sole cocente di Ferrara: come è andata?
“Normale che i giocatori abbiano sofferto un po’ le condizioni climatiche. Ma anche in ritiro abbiamo avuto una prima settimana con grandi sbalzi di temperatura che hanno causato piccoli problemi. Là si sudava meno, sicuramente, ma qui siamo a casa nostra quindi va bene e ci adatteremo presto”.
Giovedì la prima amichevole in territorio ferrarese: qual è il livello di preparazione della squadra giunti a questo momento?
“Difficile quantificare con esattezza, consideriamo che le prossime due settimane sono comunque di ritiro, seppure a casa. L’unica cosa sarà dare minutaggio maggiore a tutti nelle prossime partite: fino adesso quasi tutti hanno fatto quarantacinque minuti a testa, dalle prossime amichevoli faremo un’ora e poco più per arrivare pronti per la Coppa Italia”.
Le amichevoli disputate durante il ritiro di Ronzone hanno dato buone indicazioni.
“Sono soddisfatto, stiamo facendo passi avanti. L’ideale sarebbe far bene e vincere, ma con squadre più grosse ci può stare di non farcela. Dobbiamo però essere bravi a sfruttare le occasioni che capitano: per il momento non ci riusciamo ma è sicuramente per mancanza di brillantezza. E poi bisognerà limitare al massimo gli errori. Abbiamo concesso poco a squadre di massima categoria, ora dobbiamo lavorare per concedere ancora meno ai nostri futuri avversari”.
Cipriani è partito: pensa di chiedere un rimpiazzo alla società?
“Dovesse effettivamente andar via valuteremo tranquillamente dove e se c’è necessità di inserimenti. Non è detto che sia per forza in attacco”.
Ma tre attaccanti in rosa non rischiano di essere pochi?
“Abbiamo tre punte ma anche diversi esterni offensivi, penso a Laurenti, Melara, Piras, Taraschi, Rossi. Questo ci permette di adottare moduli diversi, per esempio l’impiego di tre centrocampisti e una punta. Quindi le soluzioni le abbiamo, per questo non è detto che venga una punta. Faremo valutazioni opportune assieme al direttore nelle prossime settimane”.