QUANDO L’IMPARZIALITA’ ECCESSIVA DIVENTA UN ERRORE E LA SPALLINITA’ VA A FARSI BENEDIRE

Ieri, nella mia rubrica “Uno spallino a Roma” avevo sottolineato l’eccessiva imparzialità di noi giornalisti, ma anche dei tifosi, ferraresi. Un po’ scherzando e un po’ no, scrivevo che un rigore contro la Spal dovrebbe sempre essere definito inventato e uno a favore, invece, sacrosanto e via così per altre faziosità presenti ovunque tranne che da noi. Ecco, vedendo in dvd la partita Tritium-Spal rafforzo l’opinione e allargo la critica anche, e ovviamente, a noi de “LoSpallino.com”. Mi spiego. Domenica ho sentito, come sempre, la radiocronaca via streaming su Rete Alfa e poi ho letto tutti i giornali compreso ovviamente il nostro sito. A proposito del rigore non dato agli avversari la critica è stata praticamente unanime. Ci hanno fatto un regalo, era rigore netto, ci è andata bene ed espressioni di questo tenore hanno catalogato l’episodio contestato. Avevo pensato ad, appunto, una anche stimabile correttezza professionale. Invece no. Perché il fallo da (presunto) rigore è stato commesso tre metri fuori dall’aerea. Insomma, non era affatto rigore solo che chi non ha visto la partita magari è rimasto con l’idea che abbiano fatto un favore alla Spal. Assolutamente no. Non era rigore. Punto. Piuttosto c’è un altro episodio non rilevato dalla stessa critica, nostra compresa. Dopo venticinque minuti di gara Arma viene fermato per “fuorigioco nettissimo” come raccontano le cronache. Bene (si fa per dire). Il fuorigioco nettissimo è in realtà totalmente inesistente e senza quel fischio errato il centravanti spallino sarebbe finito da solo davanti al portiere. Tanto per essere chiari. Il pareggio di domenica scorsa è giustissimo. Ma la narrazione degli episodi è stata invece sbagliata. E fuorviante, ripeto, per chi non ha visto la partita. Magari un giorno daranno un premio a noi giornalisti ferraresi motivato dalla “non appartenenza” e dall’essere potenzialmente “super partes” e sarà anche bello riceverlo. Ma così facendo, scrivendo e raccontando non ci daranno di sicuro il premio “obiettività” e nemmeno – e questo è quello che personalmente ritengo più incomprensibile – nemmeno quello per la spallinità. Così, giusto per la precisione.

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