Si sa, nel calcio con i se e con i ma non si fa strada e non si va lontano. E non vogliamo di certo nemmeno entrare in queste righe in discorsi di moduli e giocatori perché da semplici appassionati e tifosi della Spal non ne siamo all’altezza. Ma una cosa è certa: se una di quelle palle gol del primo tempo fosse entrata in porta, ora saremmo qui a fare tutto un altro genere di discorsi. Ma, come premesso, il discorso parte da un “se”. Non è andata in questo modo. Gli episodi da una parte e dall’altra hanno indirizzato la partita in una certa direzione avversa alla Spal. Occorre riprendersi subito da questa sconfitta, archiviare la giornataccia e prepararsi al meglio alle tre partite in sette giorni che caratterizzeranno la prossima settimana a partire da domenica.
Per ammissione unanime non è stata una Spal brillante quella di ieri contro il Lumezzane e non è stata di certo la migliore delle cinque partite di campionato fino a questo punto disputate. Ma quando proprio in una giornata di non buona vena, metti comunque quattro/cinque volte un uomo solo davanti alla porta qualche segnale di speranza per il futuro non lo puoi non vedere. Arma ha vissuto indubbiamente un pomeriggio difficile. Ma il centravanti è un giocatore importantissimo per questa squadra: ha dimostrato alla sua prima esperienza in biancazzurro di sapere inquadrare la porta e anche in questo inizio di stagione ha già timbrato il cartellino due volte. Continuando a lavorare in tranquillità, questa domenica rimarrà solo un ricordo e Rachid tornerà molto presto a gonfiare la rete. Per la gioia della Spal e di tutti gli spallini.