Attenzione e concentrazione. Sono i pilastri su cui Massimo Pedriali vuole costruire e consolidare la sua Berretti. Parole che l’allenatore cita frequentemente durante la consueta chiacchierata prima dell’impegno in campionato della sua squadra.

Mister, sabato scorso contro il Savona sono arrivati i tre punti, ma siamo sicuri che la prestazione non le sia piaciuta del tutto.
“È così, in particolare l’ultimo quarto d’ora di gara è stato abbastanza critico per noi. L’ho detto ai ragazzi, il risultato va bene perché fa morale, ma le cose da migliorare ci sono ancora”.

Troppo senso d’appagamento dopo aver segnato il momentaneo 2-0?
“È possibile, c’è stato proprio un cambio d’atteggiamento in quel frangente. Forse l’aver creato così tanto nel primo tempo ha convinto i giocatori del poter disporre della partita a loro piacimento. Però si è visto, basta un gol per rianimare una squadra apparentemente atterrita come il Savona. Da quel momento e per gran parte del secondo tempo loro sono stati cattivi, tenaci e arrembanti, mentre noi abbiamo subìto la loro iniziativa. È mancata la giusta concentrazione, quella che va tenuta in campo dal primo al novantesimo minuto”.

Il gol del Savona in chiusura di primo tempo non ha aiutato a rientrare in campo tranquilli.
“Per niente, ci ha messo paura. Si è visto dal come impostavamo la manovra, stando molto bassi invece di salire venti metri più avanti. Questo ci ha rallentato e provocato fatica”.

Poi però è arrivato il gol risolutivo, anche se a tempo praticamente scaduto.
“Le occasioni da gol non ci sono certo mancate durante tutta la partita. Come detto, con un po’ di concentrazione in più avremmo potuto mettere al sicuro il risultato molto prima. Basta poco per distrarsi e prendere il pareggio in una partita che si meritava di portare a casa”.

Intanto la classifica, malgrado le sole tre giornate disputate, vi vede nel gruppo di testa.
“Fa piacere, ma al momento significa poco. Il nostro obiettivo principale deve essere quello di curare la qualità del gioco. I ragazzi sanno bene che giocando male si può anche vincere, ma in percentuale minore rispetto a quando si gioca un buon calcio”.

Sabato vi aspetta il Carpi, una società ambiziosa e in crescita che sta provando a farsi strada anche a livello giovanile.
“Ho la fortuna di aver avuto una relazione su di loro e so che si tratta di un’ottima squadra. Hanno giocatori in prestito da Inter e Chievo, il che prova appunto quello che hai detto. Sabato sarà una partita importante per dimostrare se siamo effettivamente da alta classifica oppure se dovremo ancora maturare. Anche in questo caso la concentrazione farà la differenza. Grazie alle informazioni di cui disponiamo abbiamo potuto preparare bene questa gara, lavorando su situazioni che molto probabilmente ci troveremo ad affrontare in partita”.

Contro il Savona ci risulta fossero presenti almeno due osservatori di club di serie B. Un segnale quantomeno confortante, no?
“Non sapevo di questa cosa. Di certo so che c’era parte dello staff della prima squadra e di conseguenze i ragazzi sapevano di dover dimostrare le proprie qualità, di essere potenzialmente pronti al passo successivo. Il parere di Brescia e di Pozzi è decisivo e può fare da stimolo ai giocatori. Per quanto riguarda gli osservatori esterni non può che farmi piacere, vuol dire che qualcuno ha segnalato loro la presenza di elementi interessanti e quindi la presenza di un lavoro ben fatto sui giovani”.