Fabrizio Aggio, ventinovenne di Rovigo, è da lungo tempo a Ferrara per ragioni di studio. Attualmente si divide tra la collaborazione con il Medico Sociale della Spal, il dottor Vitiello, e la specializzazione in Medicina dello Sport al Centro Studi Biomedici di Ferrara.
Dottor Aggio, che ruolo ricopre qui alla Spal?
“Sono collaboratore del dottor Vitiello, responsabile sanitario della società biancazzurra”.
Come è iniziata la sua avventura alla Spal?
“Mi ha contattato lo stesso dottor Vitiello proponendomi questa esperienza lavorativa”.
Come vive questa esperienza in una società professionistica?
“È la mia prima esperienza. Si sta rivelando un’esperienza sicuramente formativa. Poter lavorare con una persona esperta come il dottor Vitiello che opera nel mondo del calcio da oltre vent’anni è un’occasione importante, perché spero riesca a insegnarmi tante cose ed io sono qui per apprendere il più possibile”.
Un commento sull’ambiente Spal?
“Un bell’ambiente, si può lavorar bene in maniera positiva. Con i giocatori ho un buon rapporto, ovviamente devo mantenere un certo distacco per il ruolo che svolgo, ma sul piano umano mi trovo davvero bene”.
Come si svolge la sua giornata al Centro?
“Qui al Centro vengo quasi tutti i giorni prima dell’allenamento ovviamente gestendomi con il lavoro in Medicina dello Sport, non posso rimanere molto per impegni lavorativi, poi dovrei seguire anche le trasferte come è successo a Taranto”.
Il suo sogno è legato ad un lavoro presso una società calcistica nell’ambito del professionismo?
“È il sogno di ogni Medico dello Sport. L’ambizione per chiunque faccia questo mestiere è quella di seguire una squadra, poi io sono un appassionato di calcio e quindi alla chiamata ho risposto subito ‘presente’. Come prima esperienza iniziare con una squadra di professionisti penso sia veramente un buon avvio”.