BUTELLI, ARMA, AGNELLI E VECCHI IN CORO: E’ STATA UNA PRESTAZIONE IMPORTANTE, ABBIAMO VINTO CON MERITO. AVANTI COSI’

CESARE BUTELLI
“Sono soddisfatto perché non abbiamo rubato nulla, a parte qualche problema all’inizio dei due tempi, quando magari abbiamo sofferto di più. Abbiamo dominato contro una sorpresa del campionato, potevamo segnare anche più di due gol ma siamo contentissimi così. E’ un anno strano, i tifosi devono abituarsi a stare sull’altalena, abbiamo sbagliato l’inenarrabile sette giorni fa, oggi invece ci è andato tutto bene. Dico che ingenerosa è stata la contestazione di domenica e dico altrettanto che oggi è bene stare con i piedi per terra e non esaltarsi, non abbiamo fatto niente se non una bella prestazione. Il Como ha individualità importanti, siamo riusciti a vincere e l’avversario ci ha reso l’onore delle armi con grande sportività. Da domani pensiamo alla partita con il Pavia di mercoledì. Il pubblico? Siamo in un momento storico in cui è complicato e complesso portare tanta gente in uno stadio, speriamo di riuscire a convincere quanta più gente possibile di tornare al “Mazza” con questa che è una squadra che farà per tutto l’anno esultare e arrabbiare, come è nelle corde di ogni squadra costruita con tanti giovani”.

RACHID ARMA
“L’importante era vincere, siamo arrivati consapevoli che tre punti erano fondamentali oggi e siamo più tranquilli. Da stasera la mente va già al Pavia, del nostro pubblico abbiamo bisogno e spero proprio venga ad aiutarci a vincere un’altra battaglia. Oggi ho fatto due assist, sono contento, ma la cosa importante è la squadra. I miei gol? Arriveranno, sono sicuro. La traversa? Sono stato sfortunato, bravo il loro portiere a deviarla con le dita all’ultimo momento. In questi due anni ho perso un po’ di fiducia, in pochi hanno creduto in me, a Ferrara invece sto lavorando tranquillo e sento che credono in me sia l’allenatore, sia i miei compagni. Siamo giovani, ci stiamo dando man forte, cerchiamo di costruire un gruppo importante intanto perché sappiamo che molte vittorie dipenderanno anche dalla nostra unità”.

CRISTIAN AGNELLI
“Sono contento, per me e per tutta la squadra e quando dico squadra intendo tutti, dal magazziniere all’allenatore, ai miei compagni. Siamo un gruppo che sta crescendo, che ci crede, lavoriamo duro e ci meritiamo questi tre punti. Il Lumezzane? Dimentichiamola adesso, è inutile rivangare una partita storta, capita, dispiace solo perché abbiamo giocato in casa e siamo consapevoli di aver deluso la nostra gente, ma oggi è giusto esultare per questa prestazione. Se giochiamo così possiamo fare bene contro chiunque. Mi aspetto un grosso segnale dai nostri tifosi mercoledi prossimo”.

STEFANO VECCHI
“Non siamo stati pessimi domenica scorsa, non siamo stati eccellenti oggi. Siam stati bravi a soffrire all’inizio dei due tempi, abbiamo concesso qualcosa di troppo nei primi minuti, poi abbiamo fatto quello che dovevamo fare con grande attenzione e determinazione. Il calcio è strano, fa arrabbiare, cinque occasioni domenica scorsa non sfruttate, oggi invece ne abbiamo create di meno eppure abbiamo vinto. Dobbiamo abituarci a vivere sul filo del rasoio per tutto il campionato, capiteranno altre domeniche difficili e altre vincenti. Arma? Per noi è un giocatore importante, deve stare tranquillo, aspettiamo un suo gol mercoledì sera per festeggiarlo tutti insieme, oggi ha fatto molto bene, magari è stato fermato un po’ troppe volte in fuorigioco. Se continuiamo così possiamo toglierci cammin facendo certe soddisfazioni, di certo non mancherà mai di impegno e di voglia di fare questa squadra, darà sempre tutto. Contano solo i risultati, ci rammarichiamo di qualche punto perso, abbiamo otto punti senza considerare la penalizzazione, è una media che ci porterà a raggiungere il nostro obiettivo. Problema “Mazza”? Mah, io correvo il doppio quando vedevo la curva. Certo che se si esce tra i fischi come domenica scorsa magari si fa un po’ piu’ d fatica, ma giocare davanti ai nostri tifosi deve essere stimolante soprattutto se siamo consapevoli di quello che possiamo dare”.

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