di Renzo Cattaneo

COMO-SPAL 0-2 (0-1)
COMO (4231): Giambruno; Diniz, Zullo, Urbano, Som; Vicente (dal 9’ s.t. Lewandowski), Salvi; Bardelloni (dal 38’ p.t. Ciotola), Toledo, Filippini (dal 11’ s.t. Ripa); Tavares. A disp.: Conti, Ambrosini, Ardito, Doumbia.
All.: Ramella.
SPAL (4231): Teodorani; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, G. Rossi; Agnelli, Migliorini (dal 28’ s.t. Castiglia); Melara (dal 24’ s.t. Cosner), Laurenti, P. Rossi (dal 14’ s.t. Bedin) Arma. A disp.: Capecchi, A. Vecchi, Canzian, Marconi.
All.: S. Vecchi.
ARBITRO: De Benedictis di Bari (Assistenti: Calò e Boz).
MARCATORI: 28’ p.t. Melara (S), 17’ s.t. Agnelli (S).
AMMONITI: Salvi (C), Migliorini (S), G. Rossi (S), Agnelli (S), Ripa (C) e Teodorani (S).
ESPULSI: al 18’ s.t. Toledo (C) per fallo di reazione.
NOTE: giornata di sole ma ventosa, temperatura frizzante, terreno in ottime condizioni. Spettatori 2.5000 circa con sparuta rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 5 a 3 per la Spal. Recupero: pt 3′, st 4’.

Ci avevano annunciato una Spal in grande difficoltà se non proprio in crisi i colleghi ferraresi. Alla faccia della crisi. Qui a Como, invece, si è vista una signora squadra, la migliore affrontata dalla squadra di Ramella in questo inizio di campionato. Una squadra quadrata, compatta, cinica con individualità davvero importanti. Il risultato, è giusto dirlo, è più che meritato. Il Como, infatti, è durato venti minuti, i primi delle due frazioni. Poi la Spal ha preso la partita in mano gestendo molto bene il pallone e soffrendo poco sfruttando il contropiede in alcuni casi davvero letale. In un paio di occasioni i biancazzurri estensi sono anche stati fermati su un paio di dubbi fuorigioco.
Dicevamo dell’inizio a favore del Como. Un inizio veemente sul quale gli ospiti hanno tremato poco. Da segnalare, nella squadra di Vecchi, la buonissima partita della coppia centrale. Da una parte l’esperto Zamboni che conosciamo tutti, dall’altra la sorpresa Pambianchi, praticamente insuperabile. Così i ferraresi hanno preso coraggio e piano piano hanno preso in mano il pallino del gioco tentando qualche sortita in avanti grazie al bravo e giovane Laurenti e all’incredibile lavoro del centravanti Arma. Quest’ultimo, fermato due volte in dubbio fuorigioco, si è fatto vedere poco in fase conclusiva ma ha confezionato due assist perfetti giocando tutta la partita per la squadra. Una signora partita quella del numero nove degli spallini.
Nel primo tempo la partita prende la piega decisiva verso la mezzora. Un altro bello spunto d Laurenti e un pallone con i fiocchi ancora di Arma per Melara che con un diagonale supera Giambruno. Uno a zero che ci può stare. Anche perché li estensi fanno buona guardia e subito dopo il vantaggio devono ringraziare Pambianchi e Giovanni Rossi per due chiusure importanti che mandano le squadre al riposo con il vantaggio degli ospiti nonostante il tecnico del Como Ramella avesse poco prima inserito Ciotola sperando in uno degli spunti dell’esterno lariano.
Si ricomincia senza cambi e con il Como a mettere in campo una signora reazione che per un quarto d’ora sembra portare al pari. Al 4’ l’occcasione più grossa ma teodorani è bravissimo a dire no ai padroni di casa. E la Spal dietro appare in giornata di grazia e i vari Pambianchi, Zamboni, Giovanni Rossi con l’aiuto dei centrali di centrocampo Agnelli e Migliorini rimedia a ogni pericolo e riparte. Proprio quello che succede al 17’ quando ancora il veloce Laurenti innesca Arma che di testa regala un pallone d’oro per Agnelli che insacca e porta i suoi sul due a zero. Un’azione di contropiede da manuale quella della squadra di Stefano Vecchi. Qui, in pratica, finisce la gara anche perché il Como ha esaurito i cambi e Toledo si fa pure espellere al 18’. Il Como infatti si demoralizza e la Spal gestisce bene la gara riuscendo anche a sfiorare il tris in almeno quattro occasioni con Laurenti, Arma, il nuovo entrato Castiglia e in chiusura di match con una traversa colpita dal bravissimo ma sfortunato Arma.
Tre punti meritati per i biancazzurri di Ferrara, oggi in casacca nera, che se davvero erano in crisi qui a Como hanno dimostrato invece, nonostante la giovane età media, di poter essere una mina vagante in questo girone A di Prima Divisione.