LA FIDUCIA DI VECCHI: NON SIAMO APPAGATI, ANDIAMO A CARPI PER FARE LA NOSTRA PARTITA. LA FORMAZIONE? FAREMO UN PAIO DI MODIFICHE

Sei punti in quattro giorni, sei gol fatti e zero subiti, una classifica ribaltata e due prestazioni super. C’è poco da aggiungere al magic moment spallino. Se non che quello che scrivevamo prima quando c’era mugugni e fischi deve esserci anche adesso che sono applausi ed esultanze. La parola è sempre quella. Equilibrio. Nel bene e nel male. Vietato illudersi. Soprattutto a due giorni da una partita tostissima contro una squadra che arriva sì da due sconfitte, peraltro almeno l’ultima decisamente immeritata, ma è pur sempre piuttosto in alto in classifica e ha una società e una squadra attrezzate per tentare il sorprendente salto di categoria. Nemmeno il tempo di godersi due giornate super, per i biancazzurri, che è già ora di tornare in campo. Inevitabile, però, ricominciare da questo scorcio di settimana esaltante. Sì, esaltante.

Che cazzo ti chiedo stavolta. Facciamo una cosa alla Marzullo, tanto per cominciare. Fatti una domanda e datti una risposta…
“Una domanda? Eh eh… come quando a scuola ti chiedevano l’argomento a piacere. Dove può arrivare questa Spal? Me lo chiedono spesso. E rispondo che dipende da quanto saremo bravi a migliorare fino al termine del campionato”.

Scherzi a parte, era tanto tempo che i tifosi spallini non vedevano una partita così. Che dire? Complimenti!
“Grazie. Ti dico una cosa: sono appena uscito dal campo e un ragazzo mi ha fermato per dirmi che era da anni che non vedeva una partita del genere. Beh, fa piacere (ride) che la gente venga allo stadio e si diverta, è importante riuscire a regalare emozioni. Anche col Lumezzane non sono mancate le emozioni… Diciamo che non siamo una squadra amorfa, asettica, piatta”.

Tu l’avevi detto più volte. Con i giovani la discontinuità è da mettere nel conto però ci siamo. Sono parole tue. Beh, a prescindere da come andrà a finire avevi ragione…
“Sì ma la discontinuità deriva da chi ci troviamo di fronte. Io credo che questa squadra, come ti dicevo anche dopo la sconfitta con il Lumezzane, avrà sempre un gran rendimento perché ha voglia, spirito e serietà. Poi, certo, ci saranno momenti difficili e squadre più forti…”.

E’ giusto godersi questo risultato ma un altro tuo concetto che sottoscrivo in pieno è: equilibrio. Ecco, adesso attenzione a non credere di essere fenomeni…
“No, assolutamente. Non penso che succederà. La sensazione è che la squadra conosca i propri limiti, sappiamo e abbiamo visto che si può passare dalle stelle alle stalle in una settimana ma vale anche il contrario… Ripeto: verranno altre critiche e anche altre partite come quella con il Pavia”.

Ci racconti che cosa è successo negli spogliatoi dopo Spal-Pavia?
”Aspettavamo che entrasse Arma negli spogliatoi per fare una gran festa ma voi giornalisti ci avete rovinato la festa trattenendolo per le interviste. Per il resto: urla, esultanze, cori… Ma ci avete rubato Rachid!”.

Due parole proprio su Arma. Dai fischi all’esaltazione meritatissima. Quattro gol sono tanta roba.
“Sì, e in un quattro a zero con tutti i gol suoi. Non un sei a uno o un cinque a due, per dire. Mi fa piacere, si tratta di un record che rimane nella storia della Spal e spero che visto che è in testa senza rigori nella classifica marcatori che ci resti fino al termine perché sarebbe un gran premio per tutta la squadra. Comunque i rigori li tira lui… se ce li danno”.

Sei gol fatti e zero subiti e sei punti inaspettati in quattro giorni attraverso gioco, velocità, possesso e occasioni sfruttate. Meglio di così un allenatore cosa può volere?
“Sinceramente non lo so. In effetti niente di più. Quello che pretendo, invece, è la continuità anche con il Carpi poi comunque vada dobbiamo continuare pure con il Sorrento e via così. Non abbiamo avuto tempo di festeggiare perché è già ora di continuare a giocare”.

Hai confermato quasi interamente la squadra senza temere cali fisici. Vuol dire che avete una condizione molto buona…
“Sì, ero sicuro che visto anche il fresco serale non ci sarebbero stati problemi. Domenica credo che pure il Carpi cambierà poco quindi anche noi faremo giusto un paio di modifiche anche perché abbiamo avuto la fortuna di gestire gli ultimi minuti senza fare fatica visto il risultato messo al sicuro sia a Como sia con il Pavia”.

Non dovrei chiederti che cosa ti è piaciuto e cosa no con il Pavia ma considerando che sei un perfezionista te lo chiedo lo stesso.
“Beh, di sicuro mi è piaciuto l’atteggiamento aggressivo della squadra per tutti i novanta minuti. Invece non mi è piaciuta, negli ultimi venti minuti, la gestione delle energie. Si è voluto strafare, vedi la troppa spinta dei nostri esterni e l’ammonizione di Agnelli”.

Che cosa vi siete detti alla ripresa degli allenamenti e come è stato è il lavoro di questi giorni viste le tante partite?
“E’ stato un lavoro solo per preparare la partita, poca atletica per forza di cose. Tra noi, invece, abbiamo analizzato la situazione e ci siamo detti che sono bastati dieci giorni per far cambiare idea a tanta gente. Ma attenzione: che se andiamo male la ricambiano!”.

Fisicamente abbiamo visto una gran Spal. C’è il rischio di un calo per domenica e quanto conta il lavoro di Salvatori?
“Non so se ci sarà un calo ma la squadra sa bene quindi mi aspetto una buona prestazione, dipenderà anche dalla temperatura e ovviamente dall’avversario. Il lavoro di Salvatori è molto importante e anche il fatto di non avere infortuni è fondamentale. Visto che mi chiedi dello staff voglio anche dire che l’altra sera i due gol su palle inattive li dobbiamo a Beppe Brescia che prepara queste situazioni: il merito è suo. Fammi aggiungere che Teodorani sta crescendo molto. Sì, insomma, direi che stiamo facendo un buon lavoro”.

Adesso vi aspetta un Carpi in discesa ma si tratta indubbiamente della squadra considerata un po’ da tutti come la possibile vera sorpresa del torneo. Una squadra costruita per vincere che contro la Spal dovrà e vorrà riprendersi dopo la doppia battuta d’arresto oltretutto con l’ex spallino Notaristefano, notizia dell’ultim’ora, che si siederà in panchina…
“Sì, una squadra che ha ottime potenzialità davvero e anche se ha attraversato un periodo negativo è da prendere con le molle. Creano molte occasioni, hanno tanti giocatori pericolosi, segnano molto e subiscono poco”.

Che idea ti sei fatto degli emiliani e quali sono i loro punti di forza anche tatticamente? “Hanno un gioco molto offensivo, hanno Cesca ed Eusepi che sono molto forti davanti, Concas è un esterno ottimo, i due di centrocampo sono bravi… E’ un gruppo che può far male sempre. Solitamente fanno il 442 ma domenica potrebbero cambiare qualcosa”.

Io ho visto la loro ultima partita, quella persa ad Avellino. Ti dico che hanno invece dominato e nonostante due gare perse consecutive hanno comunque il miglior attacco del girone e la seconda miglior difesa. Insomma, non sono affatto in crisi. Temi un possibile rilassamento nei tuoi?
“Noooo! Spero proprio di no. La tua analisi è giusta quindi se ci rilassiamo sono dolori. Ho visto anche la loro partita di Pavia e anche lì dovevano vincere”.

Si dice da quando esiste il calcio che “squadra si vince non si cambia”. Però crediamo che qualcosa cambierai se non altro per far riposare qualcuno.
“Qualcosa cambieremo, i ballottaggi sono sempre gli stessi. Dobbiamo valutare Ghiringhelli, c’è il dubbio per una maglia in mezzo tra Migliorini, Castiglia e Bedin e vediamo l’esterno sinistro basso”.

Dopo le due vittorie consecutive affrontate il Carpi senza aver niente da perdere. Un vantaggio?
“Boh, sinceramente non condivido. Abbiamo da perdere comunque. Dobbiamo far bene e basta, ogni gara è importante. Arriviamo da un buon periodo ed è proprio in questi momenti che bisogna insistere. La sufficienza e la superficialità vanno evitate assolutamente”.

Per una volta accontentati: un punto domenica andrebbe benone o no?
“Se viene dopo che abbiamo fatto di tutto per vincere sì ma andiamo per fare la nostra partita”.

Confermerai il 4231?
“Penso di sì”.

Mercoledì sera, scherzando ma non troppo, hai detto che terrai il Direttore Generale Pozzi lontano dalla panchina visto che in due sue assenze avete vinto due volte. Onestamente, come te, cerco di non farmi condizionare dalla scaramanzia sciocca del mondo del calcio, però….
“Non sono scaramantico nemmeno io ma non vorrei essere nei panni del Direttore. Se viene in panchina e poi va male… (ride)”.

Grazie e, come sempre, Forza Spal!
“Grazie a te. Forza Spal!”

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4231)
Teodorani; Ghiringhelli (Cosner), Zamboni, Pambianchi, G. Rossi (Canzian); Agnelli, Migliorini (Castiglia); Melara, Laurenti, P. Rossi; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Capecchi, A. Vecchi, Cosner (Ghiringhelli), Canzian (G. Rossi), Castiglia (Migliorini), Bedin (Taraschi), Marconi (Mendy).

 

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