TEODORANI E PAMBIANCHI SU TUTTI, BENE ANCHE GIOVANNI ROSSI, LAURENTI, CASTIGLIA E ARMA

TEODORANI 7 – Primo tempo tutto sommato tranquillo, la batteria da fuoco del Sorrento rimane lontano dall’area di rigore preferendo caricare a pallettoni dalla distanza, roba da ridere per il nostro gigante romagnolo. Nella ripresa, minuto tredici, va d’istinto sulla conclusione ravvicinata di Camillucci prima e poi si immola sul proprio palo di competenza come un koala farebbe con un albero di eucalipto e, con la complicità di Agnelli, salva anche su Bondi. Attento, sicuro, concentrato, migliorato e parecchio sulle uscite, la saracinesca la tira giù ogni volta che può e con grande stile. Sul gol nulla può, il tiro di Croce è tanto potente quanto preciso: pienamente assolto, perché il fatto non sussiste.

GHIRINGHELLI 5 – Settimana difficile e travagliata, qualche acciacco di troppo e non è il miglior “Ghiri” delle ultime settimane. Si trova ben presto stretto nella morsa di Croce, Ginestra e Scappini che appena possono lo puntano avendo vita facile. Non in condizione e si vede, due belle diagonali e un intervento di testa a liberare decisivo macchiati dall’errore di posizione al momento del vantaggio costiero: Croce, manco a dirlo, è proprio lì, dietro di lui ma “Ghiri”, stavolta, non c’è. Una giornata da dimenticare, un incidente di percorso ma si rifarà sicuramente, per emergere alla distanza non gli manca nulla.

(COSNER 6.5) – Umiltà, dedizione al lavoro e sacrificio, in attesa di giocarsi le proprie chances al momento giusto e anche oggi l’ex capitano della Primavera del Milan legittima tutto quello che di buono si dice di lui portando a casa una partita davvero positiva lungo l’out di destra: fisicamente sta bene e si vede, si lancia spesso in avanti alla ricerca del fondo, in fase difensiva non si fa certo intimorire dal più esperto Carlini che alla fine è costretto a girargli al largo. Più di una semplice alternativa in questa Spal.

ZAMBONI 6 – Fino al momento del rosso (legittimo) non fa una brutta partita, anzi, è il solito capitano cuor di leone che sbaglia praticamente mai e agli avversari lascia poco più delle briciole. Peccato però quando incappa in questo errore di valutazione: il fallo è netto, la chiara occasione da rete anche perché Scappini, dopo averlo superato, si sarebbe trovato a tu per tu con Teodorani, un’ingenuità che la Spal ha pagato oggi e pagherà anche (e speriamo soltanto) domenica prossima a Monza. Nell’intervallo, pur di continuare a guidare i suoi, si sottopone anche a un’infiltrazione.

PAMBIANCHI 7 – Un’altra partita davvero positiva: di testa o di piede, in anticipo, sono praticamente tutte sue e Scappini deve far fronte a tutto il bagaglio di esperienza che ha  in dote (comprese le spintarelle come nell’occasione del gol costiero) per aver ragione del nostro numero sei. Pulito, ordinato, preciso, pochi i palloni buttati alla rinfusa nel mazzo, autoritario il giusto, mai falloso. Decisivo due volte su Bondi, in un’altra a botta sicura si immola su Ginestra. Partitona.

G. ROSSI 6.5 – Alla vigilia il trenino composto da Vanin e Bondi è tanta, tantissima roba per il nostro giovanissimo esterno che invece sfodera un’altra bella partita, sia in fase difensiva, sia in fase offensiva: con Bondi spesso decentrato, si prende la libertà di superare anche la metà campo e in almeno tre occasioni, due delle quali nel primo tempo, mette in mezzo cross con il contagiri che ora la difesa ospite, ora la poca scaltrezza di Arma, ora solo e semplicemente la “sfiga” non gli regalano un maggior tributo. Nell’occasione del gol, l’unico e decisivo momento di empasse: è Vanin a mettere in mezzo il pomo della discordia ma dal due costiero al gol passa una compartecipazione di responsabilità che alla fine lo relegano tra i meno imputabili.

MELARA 5.5 – Non sta affatto bene e si vede, una settimana passata a fare a pugni con il primo malanno di stagione, la solita generosità come sempre, poi, per recuperare il più in fretta possibile per essere pronto a scendere in campo dall’inizio e dare come sempre il suo contributo. Peccato, però, perché con tutte le attenuanti del caso gioca poco più di venticinque minuti poi, complice il sangue che copioso inizia a scendergli dal naso unito a una condizione deficitaria, anche le gambe cominciano a cedere e finisce con lo sparire dal campo: emblematica l’ultima mezzora, dove il nostro numero sette, chiamato inspiegabilmente a terminare l’incontro, lo vedi trotterellare per il “Mazza”, esausto, poco lucido e completamente estraneo a quanto succede in campo. Ha bisogno di riposo.

AGNELLI 5.5 – Se non gira il nostro capitan Futuro, per la Spal sono dolori: delizioso un assist al bacio per Arma nel finale di partita, spot di giornata rimane però quello splendido pallone confezionatogli da Paolo Rossi che lui non controlla proprio davanti al portiere ospite e chissà come sarebbe andata a finire se ci fosse riuscito. In mezzo è una giornata non delle più edificanti: troppi passaggi sbagliati, approssimativo, spesso confusionario, meno lucido del solito, una presenza costante in mezzo ma con poco filtro. In calo.

CASTIGLIA 6.5 – Attenzione a questo ragazzo cresciuto con le zebre juventine: zitto, zitto, tranquillo ma deciso, giorno dopo giorno e domenica dopo domenica, sta attirando su di sé sempre maggiore considerazione da parte di mister Vecchi a ragione. Personalità da giocatore vero, con Camillucci è guerra fredda per tutta la partita, lui non demorde e alla distanza cresce riuscendo a chiudere in parità il duello con il più esperto collega di reparto. Lavoro oscuro, quantità e qualità in buona dose, la palla poi che confeziona per il colpo di testa di Arma e sul quale tutto lo stadio urla al gol ha persino il nastrino tanto è bella e precisa, in mediana è difficile che gli avversari passino senza aver sentito il sapore dei suoi tacchetti. Un centrocampista completo di grande affidabilità.

LAURENTI 6.5 – I primi venticinque minuti sono da otto pieno: indemoniato, imprendibile, instancabile, apre a destra e a sinistra con grande disinvoltura senza risparmiarsi e per i difensori ospiti è un problema mica di poco conto. Alla distanza, però, come sempre cala, nella ripresa si vede veramente poco e sbaglia qualche pallone in più, ma è l’unico in questa squadra, oggi, a saper accendere la luce e dai cui piedi possono nascere le azioni più pericolose. Esce tra gli applausi meritati del pubblico.

(MARCONI N.G.) – Quindici minuti, voglia di far bene e rabbia agonistica si percepiscono all’istante dal momento della sua entrata in campo, l’impatto sull’incontro è brillante e positivo. Propositivo, cerca il grande gol dai trentacinque metri prima e con una bicicletta poi che sfiora davvero di poco l’incrocio dei pali. Sta ritornando il Marconi ammirato contro la Giacomense in Coppa Italia. Avanti così.

P. ROSSI 6 – Sufficienza stiracchiata, non in grandissima giornata, il solito inizio pimpante che però ben presto si infrange sulle maglie della difesa avversaria: Vanin e Bondi non gli permettono di prendere tanta confidenza da quella parte. Sul finire del tempo un traversone di Laurenti lo mette di pochissimo in ritardo sul suo omonimo portiere costiero che salva tutto con una smanacciata poderosa. Esce per inevitabili esigenze tattiche dopo il rosso comminato al capitano.

(A. VECCHI 6.5) – Entra a freddo, non un minuto di riscaldamento, l’espulsione di Zamboni è un terremoto che avrebbe scosso chiunque, prenderne il posto e non farlo rimpiangere lo è ancora di più: lui ci riesce, impatto sulla partita praticamente perfetto, molto tranquillo, si muove con grande eleganza nel perimetro di propria competenza, rischi ridotti a zero per tutta la ripresa.

ARMA 6.5 – Una gran bella partita, davvero. Molto movimento, addirittura più del solito per cercare di aprire qualche varco di più nella fitta trama di maglie che i difensori campani tessono alla meglio ma è lasciato troppo spesso da solo dai suoi compagni a combattere contro i mulini a vento. Tre occasioni sono sue: per due volte è Castiglia a regalargli altrettanti palloni d’oro, ora rasoterra, dove però l’attaccante di Agadir perde l’attimo propizio, ora alto per il suo imprendibile scalpo e qui è Rossi a fare un miracolo autentico; nella ripresa su cross di Cosner ci prova anche in girata poi, non dimentichiamoci che segna anche un gol, annullato però: è buono? È fuorigioco? Sembra proprio che fosse regolare. ma bisogna rimanere con il dubbio e ripartire. E continuare così.

S. VECCHI 6 – Gli si può imputare nulla se non la sostituzione di Laurenti e non quella di Melara che è parso abbastanza evidente accusare più di qualche problema sin dalla prima frazione di gioco. Per il resto ha ragione a insistere su Castiglia che si sta integrando sempre meglio nei suoi schemi di gioco. E’ chiamato a preparare la partita contro gli avversari e lo fa con grande cura e meticolosità lasciando come sempre niente al caso, può nulla però contro la pessima giornata in cui è incorsa la terna arbitrale.

SORRENTO
Gen. Rossi 7; Vanin 7, Terra 6, Di Nunzio 6.5, Bonomi 6.5; Camillucci 7, Armellino 6 (dal 42’ s.t. Tognozzi N.G.); Bondi 6.5 (dal 37’ s.t. Basso N.G.), Ginestra 6 (dal 29’ s.t. Carlini N.G.), Croce 7; Scappini 6. All.: Sarri 7.

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