Sotto una pioggia battente la Spal ha ripreso oggi gli allenamenti al Centro di via Copparo, in vista della gara di domenica prossima a Monza. Buone notizie per Stefano Vecchi, che ha potuto lavorare con il gruppo al gran completo. Seduta prevalentemente atletica, in campo e palestra, alternata da esercizi con la palla. Riflettori puntati su Alessandro Vecchi, chiamato in causa col Sorrento dopo l’espulsione di Zamboni, senza farlo rimpiangere, e che a Monza dovrebbe scendere in campo, per la prima volta, da titolare con la maglia della Spal.
«È successo tutto in un attimo, non ho neanche avuto il tempo di fare riscaldamento – commenta il difensore biancazzurro ricordando l’episodio di domenica scorsa –. Sono entrato molto concentrato, e penso di aver svolto il mio compito con ordine e diligenza».
Zamboni è rimasto a bordo campo a dispensare consigli. Cosa le ha detto in particolare?
«Ero in trans agonistica e sinceramente non ho sentito nulla, o quasi. Mi ripete però spesso di andare a saltare nell’area avversaria in occasione dei calci d’angolo, per sfruttare le mie qualità di colpitore di testa».
A Monza dovrebbe fare il suo debutto da titolare, in una difesa di ventenni. Avverte una pressione particolare?
«Dovrebbe toccare a me: spero che il mister mi dia questa possibilità e farò di tutto per farmi trovare preparato e all’altezza della situazione. Per il momento sono tranquillo e sereno, magari la tensione inizierà a farsi sentire nel corso della settimana. Sarebbe stato più facile sostituire Pambianchi e affiancare un uomo d’esperienza come Zamboni, ma la retroguardia è affidabile e di qualità nonostante la giovane età e non abbiamo timori reverenziali».
Mister Vecchi ha chiesto una reazione dopo le due sconfitte consecutive?
«Il mister è soddisfatto per le prestazioni della squadra, anche se in questo periodo raccogliamo meno di quanto meriteremmo. Ha solo raccomandato di fare attenzione ai particolari, come le marcature in area, perché sono gli episodi spesso a fare la differenza e a determinare le sorti delle partite».