IL DEBUTTO DI TARASCHI: HO PAGATO LA DIFFERENZA CON IL CAMPIONATO PRIMAVERA MA STO CRESCENDO E MI SENTO PRONTO

Il volto nuovo, in casa Spal dell’ultima sfida di campionato, è quello di Pierpaolo Taraschi. Positiva l’ultima mezz’ora disputata dall’ex granata, impreziosita da un acuto sul finale che ha regalato al compagno Laurenti la palla che avrebbe potuto decidere la partita.

Iniziamo con il rivelare che cosa hai detto al tuo compagno quando si è fatto ribattere quella conclusione?
“Nulla di particolare – risponde ridendo – gli ho semplicemente chiesto perché non avesse calciato di prima…”.

E lui come si è discolpato?
“Si è scusato, aggiungendo che una gran cosa come la mia serpentina meritava di essere sfruttata meglio, e che non ha calciato di prima perché era giunto sul pallone sbilanciato e non ha voluto rischiare”.

Quanta voglia avevi di essere finalmente protagonista sul terreno di gioco?
“Tantissima. Sapevo che sarebbe arrivato anche il mio momento, e che non avrei potuto sprecare l’occasione”.

Apprendistato necessario per chi arriva dal campionato Primavera senza altre esperienze…
“E’ vero, anche il mister me lo spiega spesso. La differenza tra i campionati giovanili e la Lega Pro è enorme, vedo che tanti altri compagni che come me arrivano da vivai importanti devono obbligatoriamente scontare questo periodo di noviziato”.

E’ così marcata la differenza?
“E’ abissale, non c’è paragone”.

A cosa ti riferisci in particolare?
“Al modo di stare in campo. In terza serie ogni pallone è una lotta come se fosse sempre quello decisivo. Il campionato Primavera serve per formare calciatori, per imparare, non esistono malizie e altre cose al limite del regolamento, i gomiti non vengono quasi mai usati. Rimane una vetrina importante, ma è un altro calcio”.

Anche la Spal è formata da molti giovani…
“Sì, ma ci sono anche giocatori esperti che ci aiutano a comporre un ottimo gruppo. Il riferimento è appunto per i compagni più esperti, ci aiutano tantissimo in ogni frangente, sono importantissimi per noi giovani, non ci fanno mai mancare il consiglio giusto soprattutto nei momenti difficili”.

A proposito di momenti difficili, ne avete appena vissuto uno, che il pareggio di domenica scorsa ha, speriamo, concluso.
“Tre sconfitte consecutive ci hanno relegato nella zona pericolosa della classifica. Per fortuna contro la Ternana abbiamo avuto la forza di reagire, il punto contro gli umbri a mio parere ha un’enorme importanza”.

Punto prezioso per interrompere la serie negativa, ma che non vi consente di rilanciarvi in classifica…
“Rimane un punto d’oro, conquistato contro la capolista che contro di noi ha dimostrato di valere la vetta”.

Capolista affrontata con lo spirito giusto, come ha sottolineato il vostro allenatore. Condividi?
“Quando affronti la prima in classifica gli stimoli giusti non possono mancare, abbiamo giocato alla pari contro la prima delle classe”.

A livello personale ti candidi per un girone di ritorno da protagonista?
“Se l’allenatore decide di schierarmi io darò sempre tutto per il bene della Spal, ho voglia di essere protagonista”.

Magari anche da domenica prossima nel derby contro la Reggiana. A proposito ti hanno informato che a Ferrara non è una partita come le altre?
“Sì, so tutto, i più esperti mi hanno già raccontato. Un risultato positivo al Giglio sarebbe un bel regalo per i nostri tifosi, oltre che un passo importante in classifica. Personalmente spero di esserci, dipende dal mister, io però sono pronto”.

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