NON BASTA UN’ALTRA PROVA POSITIVA DEGLI UOMINI DI VECCHI: LA SPAL GIOCA E PUO’ RECRIMINARE ANCORA MA CADE ANCHE A VERCELLI

PRO VERCELLI-SPAL 1-0 (0-0)
PRO VERCELLI (4312):
Valentini; Bencivenga, Modolo, Masi, Armenise; Espinal, Rosso, Disabato (dal 11’ s.t. Tripoli); Fabiano (dal 39’ Calvi); Iemmello (dal 29’ s.t. Santoni), Malatesta. A disp.: Miranda, Germano, Tonani, Murante.All.: Turone (Braghin squalificato).
SPAL (4141):
Capecchi; Ghiringhelli, Beduschi (dal 42’ s.t. Fortunato), Zamboni, Canzian; Migliorini; Melara, Agnelli, Bedin, Laurenti (dal 25’ s.t. P. Rossi); Marconi (dal 38’ s.t. Mendy). A disp.: Teodorani, A. Vecchi, G. Rossi, Cosner.
All.: S. Vecchi.
ARBITRO: Gallo di Battipaglia (Assistenti: Sgheiz e Maspero).
MARCATORI:
41’ s.t. Malatesta (PV).
AMMONITI: Disabato (PV), Espinal (PV) e Migliorini (S).
NOTE: serata umida con una leggera foschia, temperatura frizzante. Terreno sintetico e in ottime condizioni. Spettatori 3.000 circa con sparuta rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 7 a 3 per la Spal . Recupero: pt 3′, st 3’.
Premiato prima della partita il centravanti del Siena Mattia Destro, quale miglior calciatore Under 21 della passata stagione.

Prima dell’inizio dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione di Saponara (Messina) dello scorso 22 novembre.

Non basta una Spal gagliarda, coraggiosa e tosta il giusto che mette sotto per lunghi tratti di partita una Pro Vercelli trascinata dall’entusiasmo dei propriotifosi e da un terzo posto in classifica virtuale per uscire indenni dal “Piola”. Pur presentandosi senza timor reverenziale alcuno, con un centrocampo attento e concentrato i ferraresi cadono per la quinta volta nelle ultime sei partite. Presto, troppo forse, la squadra di Braghin (a proposito, in panchina esordiva l’ex biancazzurro Turone) è stata costretta a rifugiarsi  nella propria metà campo riuscendo a dire il vero mai a impensierire Capecchi nei primi quarantacinque minuti. Ma a calcio vince chi fa gol e alla fine sono i padroni di casa ad avere la meglio pur incappando in una delle serate meno brillanti della stagione.
Due le novità di serata: la prima conferma le indiscrezioni della vigilia con Beduschi in mezzo alla difesa al posto di Alessandro Vecchi a far coppia con Zamboni che viene a sua volta dirottato sul centro sinistra lasciando al giovanissimo diciannovenne bergamasco il compito di giostrare nel suo ruolo naturale andando a comporre con Ghiringhelli e Melara un binario che nel complesso non ha per nulla sfigurato. La seconda riguarda i padroni di casa: Calvi non ce la fa, Disabato va largo a destra e Fabiano stringe i denti pur di giocare questa importantissima sfida. Nel primo tempo non vedrà palla grazie all’ottima morsa in cui lo stringono Migliorini e Bedin.
La partita la fa la Spal a parte un’uscita splendida di Capecchi su Malatesta dopo sette minuti: Laurenti per due volte mette in difficoltà un Valentini tutt’altro che irreprensibile, poi ecco il solito fattaccio: calcio d’angolo di Migliorini dalla sinistra, Zamboni prolunga di piede ed Espinal allarga e alza il braccio in maniera sì istintiva ma comunque volontaria: qui è rigore sempre e per tutti, arbitro a parte. Manovriera e sbarazzina, la Spal non si scompone e continua a macinare gioco, Marconi rimane però troppo solo a sgomitare con gli avversari e a centrocampo non ci sono incursori: il risultato è logico e inevitabile, tocca affidarsi ai calci d’angolo e alle punizioni per sperare in qualcosa di buono. Ci prova Migliorini dai venti metri a cinque minuti dal duplice fischio, stavolta Valentini risponde bene. Si va al riposo sul nulla di fatto. Molto meglio la Spal, Pro non pervenuta.
Secondi quarantacinque minuti che vedono i padroni di casa subire ancora una volta un’incursione pericolosissima di Melara, gran destro il suo ma Valentini di pugno dice di no. Dall’undicesimo però sale in cattedra la squadra di casa che decide di mettere il piede sull’acceleratore: Fabiano, nullo per tutto il primo tempo, si sposta a sinistra con Iemmello e Malatesta attaccanti centrali e il neoentrato Tripoli a dar manforte dalla parte opposta; è indubbiamente un’altra squadra adesso quella di Braghin. Il campo sintetico intanto dovrebbe favorire i giocatori dotati tecnicamente, i cross sbagliati però non si contano e anche lo spettacolo ne risente. Per venti minuti c’è più Pro che Spal che abbassa il baricentro e subisce la vitalità dei quattro uomini d’attacco schierati in una sorta di 424. I ferraresi collezionano angoli ma non portano fieno in cascina, anzi. Trentesimo: Melara dalla destra per Marconi che di testa, anche se sbilanciato, la piazza ai due all’ora da ottima posizione: Valentini ringrazia. Trentacinquesimo: ancora Marconi di tacco per Paolo Rossi (entrato per Laurenti), qui Bencinvenga è mostruoso a sradicare letteralmente dai piedi del nostro fantasista il pallone. E’ il preludio all’ennesima beffa di questa stagione. Il tempo di rivedere in campo Calvi dopo un mese e, al quarantunesimo, ecco un torello improvvisato dei locali, Rosso, Espinal e Malatesta tagliano fuori la difesa biancazzurra visibilmente ferma nell’occasione, per l’ex attaccante di Carpi, Mantova, Venezia e Carpenedolo è un gioco da ragazzi buttarla alle spalle dell’incolpevole Capecchi: quarto gol stagionale per lui e grande festa al “Piola”. La Spal non ci sta e prova a reagire con un tiro di Migliorini deviato: pallone che finisce sui piedi di Mendy che non ci crede abbastanza dando il tempo a Modolo di spazzare lontano. E’ l’ultima emozione della serata.
Impietosa anche questa sera la legge del calcio per i nostri colori: vince solo chi fa gol, dei complimenti, del bel gioco, delle prestazioni sontuose, dei meriti effettivi e reali non c’è traccia negli almanacchi. Purtroppo. E la classifica fa sempre più paura.

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