NONOSTANTE TUTTO QUI NESSUNO MOLLA. CI SERVE LA VITTORIA DELLA SVOLTA: LE RASSICURAZIONE DI MISTER VECCHI

L’ultima delusione è ancora viva. L’ennesima beffa, stavolta, è made in Vercelli. La Spal che gioca e a tratti domina, gli altri che vincono. Un film già visto, un incubo che continua. Senza andare troppo fuori tema basterebbe copiare e incollare alcune precedenti interviste al tecnico spallino, Vecchi, e riproporle perché è da tempo che gli argomenti all’ordine del giorno sono sempre gli stessi. In questo caso, però, è ancora peggio. Perché la Spal ammirata di notte lunedì scorso ha davvero sbagliato poco o nulla. Persino nell’unica vera occasione dei padroni di casa riguardandola si vede bene che più che di errore biancazzurro è il caso di parlare di merito degli avversari. Un’azione che sembrava calcio a cinque dopo una gara bella, intensa e, rispetto al solito, ancora più ricca di occasioni da gol. Ma di buttarla dentro neanche a parlarne. E questo è un altro tema sempre attuale. Il contorno, poi, è ancora peggio. La situazione societaria è ormai nota ma quasi quotidianamente saltano ovviamente fuori altre magagne tutte figlie dei problemi economici di cui sopra. A cominciare dalla sentenza sul fotovoltaico. All’uomo al comando della squadra, mister Vecchi appunto, è dura imputare qualcosa a giudicare dalle prestazioni dei suoi. Resta il fatto che la classifica è allarmante e presto peggiorerà per via dell’annunciata ed ennesima penalizzazione. E così rieccoci qui ad aspettare il prossimo impegno con l’obbligo di fare alcune domande vecchie ma allo stesso tempo attuali.

Prima cosa. La sentenza sul fotovoltaico è stata l’ennesima mazzata. Sappiamo che tu e i giocatori non volete o non potete parlare di questioni societarie ma da uomo di calcio che cosa pensi di questa sentenza?
“Credo sia giusto valutare un cambiamento di regole viste le difficoltà economiche. Quella è una legge magari giusta, allora, ma vecchia oggi. L’idea della Spal, invece, è intelligente”.

Torniamo a Vercelli. Secondo me una delle Spal migliori della stagione. Gioco, possesso palla, aggressività, anche occasioni da gol. Eppure è arrivata un’altra sconfitta. Non mi è mai capitato di vedere una partita così meritata e poi persa. A te?
“Purtroppo sì, quest’anno. Spesso abbiamo raccolto meno di quanto meritiamo. Ql rammarico è tanto ma non riesco a concepire strade diverse che portino al risultato senza passare per la prestazione. Quindi dobbiamo continuare cosi”.

Rigori non dati, gol annullati… Ce ne sarebbe tanto da dire e scrivere. Non temi che questi episodi e queste sconfitte immeritate possano indurre la squadra a considerarsi, anche giustamente, vittima annunciata e quindi a complicare ulteriormente la situazione?
“Non dobbiamo assolutamente pensarlo. Abbiamo la forza per andare anche contro a certe situazioni. Faccio tre esempi. Con il Pisa gol subìto di mano poi abbiamo pareggiato, con il Foggia eravamo in nove con tutto il casino che c’è stato e abbiamo reagito e potevamo addirittura vincere e poi a Vercelli dove meritavamo molto di più. Certo, se si sbagliasse di meno anche a livello di arbitraggi sarebbe meglio. Creiamo spesso più degli avversari e siamo sempre protagonisti di situazioni in cui al minimo errore ci puniscono”.

Hai rivisto la partita di lunedì scorso? Se per vincere o almeno pareggiare non bastano sei occasioni da gol che cosa bisogna fare?
“Non lo so, onestamente. Dobbiamo soltanto giocare e sperare di sbloccarci ed essere più freddi davanti. Stiamo provando varie situazioni ma non è questione di modulo. E’ forse una mancanza di concretezza, a volte, davanti e dietro, ma è anche questione di fortuna. Succede. Girerà…”.

Te l’ho già chiesto una settimana fa ma sono costretto a riproporti ancora la domanda. I problemi societari, il fatto di giocare e di non raccogliere… Come si fa a tenere la squadra unita?
“La premessa, la cosa principale è avere un gruppo di ragazzi perbene e qui è così. Davvero. L’ho detto già diverse volte ma credo sia un dato, una situazione sotto gli occhi di tutti. Sappiamo che se usciamo da questa situazione avremo fatto benissimo e saremmo ulteriormente apprezzati. Mi auguro che le cose si sistemino in fretta per non perdere alcuni ragazzi a gennaio”.

Infatti, come dici, anche a Vercelli avete dimostrato che sul piano dell’unità di intenti e non solo siete davvero un gruppo con pochi precedenti nella storia non soltanto recente della Spal. La classifica, però, è sempre più preoccupante. Continui a crederci come prima?
“Io sono fiducioso perché il momento è difficile ma la classifica non è così devastante. Se fossimo carenti di prestazioni mi preoccuperei ma se meritiamo di vincere a casa della terza in classifica… Certo, bisogna fare punti in fretta”.

Nell’ultima partita hai dimostrato coraggio scegliendo di far debuttare il giovanissimo Beduschi e mettendo Migliorini davanti alla difesa. Soddisfatto? E Marconi ti è piaciuto?
“Sì, sono soddisfatto di tutti e tre. Beduschi ha dimostrato di avere delle qualità ma lo sapevamo. Deve solo capire che deve essere solido e non cercare la finezza. Così facendo farà benissimo. Migliorini credo sia perfetto per quel ruolo e a Vercelli ha fatto molto bene. Anche Marconi ha fatto un’ottima gara ed è una signora punta centrale, ha qualità importanti, se avesse fatto quel gol avrebbe avuto un’importante iniezione di fiducia”.

Considerando gli ultimi risultati fa quasi notizia il fatto che tu non sia stato messo in discussione. Credo sia ovvio viste le prestazioni ma non è ovunque così scontato. Senti sempre la fiducia della società?
“Io sì, per tutto quello che ci stiamo dicendo anche in questa intervista. Poi è chiaro che contino i risultati, conosco il calcio. Al momento la società non mi ha fatto intuire niente, anzi mi sembra contenta del lavoro che stiamo facendo. Onestamente sono sereno perché stiamo facendo il massimo”.

Forse l’unica critica diretta a te più frequente è quella di aver rinunciato troppo presto alle due punte. Che cosa rispondi?
“Rispondo che siccome mi aspetto queste domande sono andato a rivedere le prime gare e con due punte abbiamo fatto due gol. Non è una questione di modulo, i gol fatti a Como e col Pavia li abbiamo fatti con un solo attaccante. E con qualsiasi modulo abbiamo fatto buone prestazioni. Dati alla mano non mi sembra sia scontato che con due punte si faccia più gol. Poi vedremo perché ci servono delle vittorie e sicuramente con un attaccante in più si fa maggiore pressione ai difensori avversari. Lunedì, comunque, la Pro Vercelli ha vinto togliendo una punta e mettendo un mediano. Ad ogni modo le due punte restano un’idea valida”.

Ma Arma e Marconi siamo sicuri che abbiano le caratteristiche adatte per giocare assieme? Marconi l’hai voluto tu sapendo che avevate Arma. Pensavi potessero coesistere?
“Secondo me possono giocare assieme se riusciamo a fare un certo gioco sugli esterni. Però è chiaro che si trovino meglio con una punta di movimento. Meloni, per dire, sta ritrovando la condizione, logicamente è ancora indietro anche se da questa settimana ha fatto passi avanti, tra due partite potrebbe essere pronto almeno per uno spezzone di gara”.

Questa settimana su che cosa hai dovuto lavorare maggiormente, immagino la testa dei tuoi, cioè convincerli a tenere duro. O no?
“Sì, sì ma nemmeno più di tanto. La cosa principale è farli allenare cercando anche di farli divertire senza pensare a tutte le difficoltà che ci sono”.

I tifosi continuano a sostenervi mentre molti criticano la società. Dentro lo spogliatoio come si vive questa situazione?
“Meno male… perché se avessimo contro i tifosi sarebbe un dramma. E allora dobbiamo continuare così cercando di ritrovare la vittoria”.

Siete più delusi, rassegnati o arrabbiati?
“Rassegnati no di sicuro. Delusi per certi versi, arrabbiati per altri”.

Guardiamo a domenica prossima. Finora il 4141 vi ha permesso di subire poco e di creare abbastanza anche se dal punto di vista offensivo continuate a essere sterili. Contro il Benevento cambierai modulo?
“L’alternativa è giocare con due attaccanti. ma ci tocca una delle squadre più forti del campionato come organico. Saranno arrabbiati, hanno cambiato allenatore, sarà una partita complicata. Non è una questione di modulo, ripeto. Dipende da come affronteremo l’impegno. Dobbiamo sbloccarci e rimanere sul pezzo novantacinque minuti senza sbagliare nulla perché un errore, uno solo, ci spesso fatale”.

La situazione degli infortunati qual è?
“Pambianchi è ancora fuori, avevamo provato a recuperarlo anche per Vercelli e pure questa settimana ma non ce la fa. E’ un giocatore esplosivo, veloce e reattivo: va recuperato al cento per cento”.

Riavrai Arma che ovviamente tornerà titolare. Proverai Marconi subito a fianco al bomber o aspetti di vedere come andrà la gara?
“Vedremo in questi ultimi giorni, abbiamo preparato entrambe le situazioni e abbiamo le idee chiare ma aspettiamo ancora un po’ prima di decidere se partire con due punte dall’inizio”.

Affrontate una squadra che come organico doveva ammazzare il campionato e invece è vicina a voi. Hanno appena cambiato tecnico quindi arriveranno a Ferrara piuttosto caricati come dicevi prima. E’ un problema in più per la Spal?
“Sì”.

Che partita credi che giocherà il Benevento?
“Ma, credo siano molto stimolati, è una sorta di rivincita per qualche giocatore nei confronti dell’allenatore precedente perché credo giocherà qualche ragazzo meno utilizzato da Simonelli”.

E’ difficile immaginare che tipo di schieramento utilizzerà il tuo giovane collega Imbriani. Forse abbastanza offensivo. Per quello che hai visto tu che squadra ti aspetti?
“Loro sono partiti con un 442 poi hanno fatto il 433 ma hanno giocato pure con il trequartista, hanno varie soluzioni. Credo che a Ferrara giochino con un 442 o con un 4411 con un trequartista dietro ad Altinier”.

Formazione. In porta Capecchi continua a meritare il posto…
“Sì, sta facendo bene. Anche Teodorani ha fatto bene ma cerchiamo di dare continuità”.

Difesa. Ghiringhelli e Zamboni crediamo giochino. Per gli altri due posti chi sceglierai e quali sono i ballottaggi?
“L’idea è di riproporre gli stessi di Vercelli ma valutiamo fino all’ultimo anche Ale Vecchi e Giovanni Rossi che stanno bene”.

Centrocampo: resterà lo stesso visto a Vercelli?
“Forse sì, vediamo”.

Scontate anche le conferme di Melara e Laurenti esterni con Arma centravanti?
“Sì, anche lunedì scorso i due esterni sono andati spesso alla conclusione”.

Se sarà confermata la formazione precedente in blocco sarà la prima volta quest’anno.
“Onestamente non saprei dirtelo ma credo di sì”.

Credi che una vittoria, in attesa che la situazione societaria si definisca, possa portare la svolta sognata e anche meritata?
“Non lo so. Certo, una vittoria darebbe una gran mano, l’ho detto anche ai ragazzi. Chissà che un risultato sia in grado di aiutarci in modo decisivo”.

Spal-Benevento. Fosse che fosse la volta buona?
“Spero di sì. Si può davvero vincere e perdere con tutti in questo torneo. Giochiamo contro una delle squadre più forti ma se siamo concreti e solidi possiamo farcela”.

Credo di doverti, per la tua sincerità e per il gioco e il gruppo che hai creato in questa Spal, una promessa. Questa. Finché giocherete così, a prescindere dai risultati, questo sito considererà sempre folle qualunque eventuale discorso su un possibile cambio di allenatore. Per la verità è stato così anche l’anno scorso ma poi la società decise, anche comprensibilmente, di esonerare comunque Notaristefano. Alla fine, però, i risultati furono comunque deludenti…
“Ti ringrazio e sono contento per diversi attestati di stima che mi vengono rivolti. Io spero di restare a Ferrara il più a lungo possibile e spero anche che si risolvano tutti i problemi. Farò di tutto per portare a termine l’obiettivo e per cambiare questo andazzo sul campo”.

Forza Spal, come prima e sempre più di prima…
“Forza Spal!”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (4141)

Capecchi; Ghiringhelli, Zamboni, Beduschi Canzian; Migliorini; Melara, Agnelli, Bedin, Laurenti; Arma.
All.: S. Vecchi.
A disp.: Teodorani, A. Vecchi, G. Rossi, Fortunato, P. Rossi (Taraschi), Marconi, Mendy.

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