BERRETTI, IL PREPARATORE DUINA CONTINUA A FARE IL PORTAFORTUNA: VOGLIAMO CHIUDERE ALLA GRANDE IL NOSTRO 2011

La serie positiva della Berretti continua a durare e allora è inevitabile che ci si ritrovi ancora di fronte Damiano Duina, preparatore della squadra allenata da Massimo Pedriali. Il braccio destro dell’allenatore spallino ormai si è fatto la fama di intervistato portafortuna, sponsorizzato addirittura dal direttore generale del settore giovanile Elio Lauricella.

Damiano, stai diventando una celebrità…
“(Ride) Ormai sì! E se sapessi che continuando con le interviste potremo davvero vincere tutte le prossime partite ci metterei la firma! Scherzi a parte, ci terrei che fosse Massimo a prestarsi a queste chiacchierate, anche se fa sempre piacere essere chiamato in causa per un parere, visto anche che il patentino da allenatore ce l’ho anch’io. Nello spogliatoio ci scherziamo su, ma sappiamo tutti che Pedriali è destinato a tornare ai vostri microfoni, prima o poi…”.

Nel frattempo c’è la volontà di centrare la quarta vittoria consecutiva.
“Assolutamente, il momento è buono e non vedo perché dovrebbe interrompersi. Stiamo lavorando bene e con entusiasmo e la prova di sabato scorso col Poggibonsi ci ha dato ulteriore consapevolezza del nostro livello”.

Una prestazione soddisfacente sotto ogni punto di vista?
“Le cose da correggere non mancano, ma se consideriamo l’impegno, la qualità del gioco e ovviamente il risultato direi che non ci possiamo certo lamentare. Nonostante loro fossero più esperti i ragazzi sono stati bravi a metterla subito in discesa grazie alla grande giocata di Casalnuovo che ha portato al calcio di rigore. Il vantaggio ha consentito di giocare più sereni, in alcuni momenti fin troppo a dire il vero, nel senso che ci si specchiava più del dovuto. Fortunatamente il gol di Rizzitelli ha chiuso il discorso prima che il Poggibonsi potesse avere l’occasione di tornare in partita”.

Domani a Vigarano arriva il Prato, squadra che non attraversa un gran momento di forma.
“Sarà una partita importante, è la prima di due appuntamenti in casa con cui chiudere il 2011. È vero che loro non hanno reso alla grande recentemente, ma sono una formazione che segna molto e che ha sempre figurato bene con le migliori squadre del campionato. Credo sarà una bella battaglia, soprattutto perché si tratta di una squadra molto fisica”.

I risultati dell’ultimo mese vi hanno riportato in zone di classifica più interessanti.
“Decisamente, siamo riusciti a tornare in una posizione più consona al nostro valore. Come accennavo prima, dobbiamo rimanere sul pezzo e fare bene anche le prossime due partite per arrivare bene alla pausa invernale”.

Guardando indietro, la squadra ha avuto un buon inizio, poi una flessione preoccupante e infine questo sprint invernale. È possibile che fosse solo una questione di ricerca dell’identità?
“Non credo, perché se no non si spiegherebbe l’inizio a buoni livelli. Si può dire che come rendimento siamo più o meno all’interno della tabella di marcia prevista. Da parte loro i giocatori si sono sempre impegnati alla grande, magari qualche volta il risultato non li ha premiati, ma nel calcio sappiamo bene che questo può succedere a ogni livello, a maggior ragione tra i giovani. Nell’ultimo mese il mister ha lavorato per apportare i giusti correttivi e questo ha funzionato”.

Giovedì i ragazzi hanno disputato la partitella contro la prima squadra: ne sono usciti sconfitti, ma hanno fatto vedere buone cose, inclusa la tendenza alla giocata un po’ troppo raffinata di tanto in tanto…
“Come dicevo prima, quello è uno degli aspetti su cui lavorare: giocare bene deve essere la loro filosofia, ma piacersi troppo può essere pericoloso. Comunque credo si possa essere soddisfatti di come i ragazzi interpretano il calcio, tutto passa da un’idea di gioco corale e palla a terra ed è la via giusta. Tornando al punto principale del discorso, giocare contro la prima squadra fa sicuramente bene ai nostri giovani, per diverse ragioni. Prima di tutto perché si rendono conto di cosa significhi confrontarsi con giocatori già pronti per il professionismo e poi per capire in quali aspetti debbano migliorarsi per arrivare a quel livello. La nostra speranza è che la Spal vada avanti il più possibile in Coppa Italia, non solo per un discorso tecnico, ma anche per avere più occasioni come queste durante la settimana”.

Certo è che vedere alcuni ragazzi confrontarsi con Zamboni o Arma ha fatto impressione, almeno visivamente.
“È inevitabile che sia così, in certi momenti sembrano quasi atleti di due sport diversi. Ma fa parte del loro processo di crescita. Ci sono comunque lezioni da imparare nel trovarsi di fronte a calciatori del genere. Giusto per fare un esempio, personalmente sono stato contento di vedere un ragazzo come Dainese mettercela tutta per arginare Arma. Michele è tornato alla grande dopo un grave infortunio e sta dimostrando che tutti i giocatori della Berretti possono fare la loro parte in questa annata”.

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