Come è avvenuto l’incontro con il direttore Pozzi, era da un po’ che si parlava di un tuo ritorno a Ferrara?
“Col direttore ci siamo incontrati a Brescia ieri sera. Prima non c’era stato nulla di concreto, solo un desiderio di poter tornare nella mia città. Non ho avuto pretese, volevo finire la mia carriera qua, cioè volevo che la Spal fosse la mia ultima squadra e allora ho firmato in bianco a pèochi soldi in cambio di un triennale”.
Quali sono stati i problemi nati negli ultimi mesi con la maglia dello Spezia?
“Si era creata una certa situazione che non ho vissuto benissimo. Quando manca il rispetto per le persone preferisco farmi da parte. Ho preferito restare a casa fino alla riapertura del mercato. Nelle ultime ore ho ricevuto anche un’offerta da parte del Trapani, ma il desiderio di ritornare a Ferrara era troppo forte che non ho nemmeno preso in considerazione un’altra proposta”.
Con quali motivazioni ritorni alla Spal?
“Non mi piace far brutta figura. È una sfida. In una situazione del genere non è mai facile. Un’esperienza simile l’ho vissuta a Trieste e per capire cosa si vive in un contesto del genere bisogna viverlo in prima persona. È un peccato vedere la Spal in questa situazione. La reazione avuta domenica dai miei compagni è molto positiva. Il colloquio avuto con il Direttore mi ha fatto capire che si sta facendo il possibile per salvare la società. Arrivo senza la pretesa di dover giocare ad ogni costo, ma metto la mia esperienza al servizio dei più giovani per raggiungere l’obiettivo salvezza”.
Essendo di Ferrara, avrai gli occhi di tutti puntati addosso nel bene e nel male…
“L’ho messo in preventivo, in patria si hanno più rischi. Ma le sfide mi piacciono”.
Quanto c’è di vero negli episodi e nelle polemiche dell’ultimo Spal-Spezia?
“Ho già spiegato che si trattava di un gesto rivolto ad una quindicina di miei amici di Masi Torello che iniziarono con sfottò nei miei confronti appena giunto col pullman dello Spezia. Non ho nulla contro i tifosi, infatti ho assistito in Curva poco dopo quel presunto episodio a Spal-Lumezzane senza problemi”.
Nella tua carriera hai ricoperto diversi ruoli, sarai il sostituto di Melara?
“Non ho mai creato problemi di ruolo. Ho parlato con mister Vecchi che vuole utilizzarmi anche in altri ruoli. Ho giocato da terzino in B con la Triestina in una sfida contro il Catania per marcare Mascara, ma con Arrigoni ho giocato anche in mezzo al campo. Preferisco aver la possibilità di andare all’uno contro uno, ma posso ricoprire più ruoli senza alcun problema”.
Come stai fisicamente?
“Quando sei fermo ti occorrono almeno due o tre partite per riprendere il ritmo. Una condizione non al top che puoi mascherare con l’esperienza. Diciamo che mi tocca lavorare, ma mi considero al 60-70%”.