SANTARELLI E BUTELLI ALLA RESA DEI CONTI: ACCORDO VICINISSIMO ALLA ROTTURA E NUOVA PENALIZZAZIONE PROBABILE. L’UNICA SALVEZZA E’ UN INTERVENTO DEL SINDACO

Vediamo, anche se non è facile, di capirci qualcosa. Il comunicato ufficiale apparso oggi nel sito della Spal ed evidentemente ispirato dall’imprenditore Santarelli e dai suoi collaboratori, senza nemmeno dover troppo leggere tra le righe, dice una cosa semplice. Questa. La situazione economica della Spal è diversa da quella che si aspettavano sulla base di quanto sarebbe stato loro riferito, quindi o la dirigenza uscente copre tutti i debiti oppure arrivederci e grazie. Per questo “i romani” hanno “convocato” per domani a Roma Cesare Butelli, proprio per ridiscutere i termini dell’accordo. Il silenzio di Butelli e Pozzi, suona a conferma di quanto hanno sempre dichiarato: il deficit è contenuto nei precisi termini resi noti a tutti (e documentati al sindaco) e non si tratta di una voragine.
A questo proposito può essere che Santarelli e i suoi, che stimano somme superiori, considerino a debito anche i contratti pluriennali di giocatori e staff e altri futuri oneri di gestione tra i quali contratti con fornitori e partner vari.
Ma qui chi ci capisce è bravo, lo scriviamo con umiltà e sincerità, anche perché le carte non sono a disposizione della stampa o dei tifosi ma soltanto dei diretti interessati. Di sicuro Santarelli e i suoi fin qui hanno speso qualche euro e lavorato attivamente (a questo proposito avrebbero già trovato un accordo oltre che per il ritorno di Milan Bortel, anche per l’arrivo di Alessandro Tulli salvo poi,  appunto, rimettere oggi tutto in discussione, accusando di fatto la vecchia proprietà (o attuale: altro sintomo della confusione che c’è) di aver nascosto cifre e contratti vari.
Avendo noi la convinzione, che Butelli non ridiscuterà un bel niente perché certo di essere dalla parte della ragione (solo i prossimi sviluppi dimostreranno se è effettivamente così) domani non si presenterà a Roma e l’accordo salterà definitivamente. A livello di sensazioni, questa situazione assurda potrebbe in parte essere originata da un ripensamento dei romani e in parte nutrita dalla diffidenza che Butelli da tempo nutre nei confronti dei suoi interlocutori, dovuta a tutto ciò che è stato scritto in questi giorni in merito alla vicenda di Messina e agli altri abboccamenti del gruppo con vari club.
Quello che resta chiaro e limpido è che a questo punto sarà quasi impossibile evitare la terza penalizzazione stagionale che in questo caso potrebbe essere addirittura di quattro punti perché la Spal è recidiva. E sempre in questo caso, inutile ma deprimente aggiungerlo, Vecchi e i suoi da domani giocherebbero soltanto per evitare l’ultimo posto.
Tornando al principio e avendo già scritto che, almeno per il momento, crediamo sia cosa buona e giusta evitare polemiche, contrapposizioni e un clima da tutti contro tutti che di sicuro non farebbe il bene della Spal e crediamo inoltre sia salutare fare un pubblico appello al Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, al quale – ne abbiamo la certezza – le sorti del club biancazzurro stanno certamente a cuore. Un’indiscrezione non confermata di poco fa, tra le altre cose, farebbe pensare a un gesto di buon senso di Butelli che domani dovrebbe incontrare lo stesso primo cittadino per fare il punto della situazione e, forse, per spiegare, numeri alla mano, perché lascerà cadere definitivamente il precedente accordo raggiunto con Santarelli & c.
Ma allora come si fa a salvare la Spal – unica priorità di qualsiasi spallino del mondo – visto che il 22 febbraio c’è un’istanza di fallimento che incombe? Le ipotesi, a questo punto, sarebbero due. La prima, sulla quale siamo sempre stati scettici, riguarda i cosiddetti milanesi poi diventati varesini. Purtroppo continuiamo a dubitare di questa possibilità visto che il tempo passa ma anche le chiacchiere e della cordata misteriosa si sa soltanto che una settimana fa ha finalmente presentato un’offerta ma bassissima (si parla di meno di mezzo milione di euro). Se poi il nostro è puro e semplice pessimismo, forse figlio di tutto quanto sta, o meglio: non sta, accadendo, saremo felicissimissimissimi(!) di sbagliarci. Il colpo di teatro a questo punto potrebbe essere rappresentato da un ritorno in scena del famoso Remo Turra in partnership con i suoi corregionali. E questa sì che sarebbe una sorpresa e una cosa salutare per le sorti della Spal.
Altrimenti resterà soltanto la speranza di un salvagente istituzionale con una diretta assunzione di responsabilità del sindaco Tagliani nel ruolo del garante superpartes nei confronti di qualsiasi interlocutore interessato, magari con un occhio di riguardo per quei ferraresi dei quali da tempo si parla. Non vorremmo essere al suo posto anche perché nell’amministrazione di una città non c’è ovviamente soltanto la squadra di calcio, ma auspichiamo un ruolo attivo del sindaco nella vicenda perché oggi come oggi crediamo che sia questa la più accreditata possibilità per evitare il fallimento e anche la strada maestra nel pieno interesse della Spal. Il buon senso di tutti e un grande sforzo di Tagliani – al quale, in caso di riuscita andrebbe fatto un monumento – potrebbero generare questo vero e proprio miracolo. Da quando scrivemmo per la prima volta di questa possibilità i ragionamenti sono andati avanti. I soldi a Ferrara ci sono, non tanti ma ci sono!. Le idee pure. La voglia anche. Serve, ripetiamo, soltanto un po’ di buon senso, uno slancio di passione e di sacrificio da parte di tutti. La non sparizione della Spal è l’unico desiderio dei veri tifosi dell’Ars et Labor. Adesso conta soltanto la Spal. Fallimento, non è certo una novità per chi ci legge, è una parola che a qualunque costo non può e non deve essere accostata – anche perché lo è già stata in passato e abbiamo visto che cosa è successo – a una storica e simpatica società come la “nostra”. Da qui il nostro titolo: “Ci salvi chi può”. Sempre da qui il nostro umile pubblico appello al primo cittadino di Ferrara. Caro Sindaco, ci scusi sinceramente per quella che può sembrare una pressione ma invece è soltanto un aggrapparsi a una rara certezza, siamo tutti nelle sue mani. Aspettiamo e speriamo. Più di prima, come prima: Forza Spal!

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