LA SQUADRA TORNA AL CENTRO. OK L’INTERVENTO DI PAMBIANCHI. OPERATO ANCHE MENDY. E ZAMBONI PARLA PER TUTTI: SIAMO PIU’ TRANQUILLI E PERSONALMENTE SONO CONTENTO PER IL PRESIDENTE

Un pomeriggio abbastanza calmo al Centro di via Copparo dopo la mattinata decisiva che la società ha vissuto nelle aule del tribunale di Ferrara. Presente negli uffici il Direttore Generale Bortolo Pozzi, che ha passato la giornata al lavoro tra telefoni e colloqui con altri membri dello staff, mentre fuori continuava regolarmente il lavoro della squadra di mister Vecchi. Il programma degli allenamenti prevedeva una serie di prove di movimenti di gioco su metà del rettangolo verde, con due mini squadre per attacco e difesa. Poi partita a tutto campo. Ad allenamento ormai concluso l’assistente medico Fabrizio Aggio ha dato ragguagli sulle situazioni di Mendy, che veniva operato a Vicenza proprio in quel momento, e di Pambianchi, operato a Parma ieri. L’intervento di quest’ultimo si è concluso con successo, ma bisogna ancora attendere la visita del medico ortopedico per avere un calcolo esatto dei tempi di recupero stimato comunque intorno al mese o mese e mezzo. Per il resto l’emergenza infortuni sembra rientrata visto che tutti gli atleti hanno preso regolarmente parte al lavoro pomeridiano. Nella partita di sabato a Pavia saranno comunque assenti per squalifica Marchini e capitan Zamboni.

Proprio Zamboni ha detto la sua sull’intensa attualità e sul match di sabato.
“Oggi vorrei finalmente parlare di calcio se è possibile! A parte gli scherzi voglio spendere qualche parola su questa mattina in tribunale, dove è successo qualcosa di importante. Io personalmente non c’ero, però sono stato aggiornato, e mi pare che questa soluzione, anche se non è definitiva, ci dia finalmente respiro e consenta a tutto il gruppo di lavorare in maniera più tranquilla visto che ci è stata data garanzia, grazie all’intervento della Lega, che potremmo iniziare a vedere qualche soldo già dalla settimana prossima probabilmente. A questo punto vorrei spezzare una lancia a favore del Presidente. Penso infatti che se avesse davvero voluto scappare, lasciar perdere tutto, o addirittura avesse qualche interesse nel fallimento, non si sarebbe dato tanto da fare per trovare acquirenti e vagliare soluzioni, come invece ha fatto. Credo che questo dimostri che lui ha fatto senza dubbio qualche errore, e magari a volte è stato poco supportato. Ma che vuole bene, e molto, a questa squadra. Comunque torno a dire che sono molto contento, soprattutto per i ragazzi che già da un po’ incontravano difficoltà nella quotidianità”.

Parliamo di calcio allora. Contro il Lumezzane si è vista una buona partita…
“Sì. Soprattutto nel primo tempo siamo riusciti a rischiare praticamente niente. Ricordo solo un tiro da fuori area di Ferrari. Nel secondo tempo invece abbiamo concesso qualcosa in più con qualche errore. Credo a causa di una certa stanchezza, perché comunque era da un po’ che non si giocava una partita ufficiale. Abbiamo fatto un’ottima partita, insomma, in casa di un ottimo Lumezzane, e nelle condizioni psicologiche che potevamo avere visto che era la vigilia di un possibile fallimento. Non devo certo spiegare io che in questo mestiere testa e fisico sono molto collegati. Insomma, da capitano sono molto soddisfatto della nostra prestazione”.

Purtroppo però salterai la gara di sabato contro il Pavia.
“Questo mi dispiace molto. L’ammonizione di domenica è stata una sciocchezza che mi è costata cara. Vorrei esserci, certo, ma per la partita sono tranquillo perché le soluzioni ci sono. Al mio posto, ad esempio, può arretrare tranquillamente Bedin, che ha esperienza, è bravo di testa e ha il tempo giusto. Poi so che chi scenderà in campo darà il centoventi per cento per vincere. Questa partita, come tutte le altre per noi da qui alla fine, è decisiva. Ma se ci impegniamo molto e con questa nuova tranquillità io credo che la Spal possa non solo pensare di salvarsi, ma diventare anche una vera mina vagante per tante squadre di ben più alta classifica”.

 

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