LA SPAL SBANCA MERITATAMENTE IL LIBERATI DOPO DIECI MESI: DECIDE CASTIGLIA E CAPECCHI PARA ANCHE UN RIGORE. CONTINUA LA RINCORSA ALLA SALVEZZA DIRETTA

TERNANA-SPAL 0-1 (0-0)
TERNANA (343):
Ambrosi; Fazio, Pisacane (dal 27’ s.t. Sinigaglia), Ferraro; Bernardi, Carcuro, Miglietta (dal 34’ s.t. Cejas), Dianda; Nolè, Litteri, Giacomelli (dal 15’ s.t. Danti). A disp.: Virgili, De Giosa, Chianello, Gotti.
All.: Toscano.
SPAL (4141):
Capecchi; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, G. Rossi (dal 40’ s.t. Canzian); Migliorini (dal 20’ s.t. Bedin); Cosner (dal 29’ s.t. Beduschi), Agnelli, Castiglia, Laurenti; Arma. A disp.: Costantino, Piras, Fortunato, Taraschi.
All.: S. Vecchi.
ARBITRO: Bindoni di Venezia (Assistenti: Croce e Marinelli).
MARCATORI: 7’ s.t. Castiglia (S).

AMMONITI: Pambianchi (S), Castiglia (S), Pisacane (T), G. Rossi (S), Ghiringhelli (S) e Dianda (T).
NOTE: serata tiepida con leggera ventilazione, terreno in buone condizioni. Spettatori 6.500 circa con sparuta rappresentanza di tifosi provenienti da Ferrara.
Angoli: 7 a 2 per la Ternana. Recupero: pt 1’, st 4’.

Prima dell’inizio dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del militare italiano Michele Silvestri, deceduto sabato scorso in Afghanistan.

TERNI – Undici risultati utili consecutivi per i rossoverdi da una parte, quattro dall’altra per i biancazzurri. Appena nove i punti fuori per la Spal quest’anno, peggio ha fatto solo il Foligno, nessuna sconfitta per la Ternana al “Liberati” dove non perde da quasi un anno. Sembra una sfida chiusa in partenza ma, almeno nel primo tempo, i valori si annulleranno e tutta questa differenza, in campo, non si vedrà. Prima da titolare per Giacomelli nelle “fere”, ex Pescara, arrivato nella finestra del mercato di riparazione invernale, rientra Pambianchi tra le fila dei ferraresi dopo due mesi di stop. Rispetto alle ultime uscite mister Vecchi opta per Cosner in luogo di Fortunato sulla corsia di destra di centrocampo con Ghiringhelli alla numero due per avere maggiori garanzie di copertura, da parte umbra recuperano all’ultimo Ambrosi e Carcuro mentre Dianda viene preferito a Gotti. Torna Nolè dopo due giornate di squalifica e il suo sarà un primo tempo straripante.
Pronti via e, dopo il minuto di silenzio in memoria del sergente italiano deceduto sabato scorso in Afghanistan, davanti a poco meno di settemila spettatori, si comincia con la Spal tutt’altro che intenzionata a fare da vittima sacrificale di turno: sistemata egregiamente in campo con il consueto 4141 da mister Vecchi, i ferraresi rispondono colpo sul colpo in contropiede alle sfuriate offensive di Dianda, ma soprattutto Nolè, che sovente mette in difficoltà evidente Giovanni Rossi. Agnelli in interdizione è un leone, Migliorini ha la tranquillità giusta per mettere ordine in mezzo al campo, Laurenti si sgancia spesso a supporto di Arma che da solo può far poco in mezzo a Pisacane e Fazio, un po’ fuori dal gioco Castiglia (che alla fine sarà il match winner della serata), mentre Cosner, appena può, si lancia all’attacco senza paura. La Ternana gioca bene per le vie centrali, Carcuro non sembra nemmeno essere a mezzo servizio e dai suoi piedi arrivano i palloni più pericolosi, ora per Giacomelli, ora per il solito Nolè: Capecchi esce bene due volte, Litteri di testa fa gridare al gol i tifosi di casa, mentre Pambianchi fa la voce grossa in mezzo alla difesa regalando zero palle giocabili agli attaccanti di casa. Si arriva al quarantesimo quando Giovanni Rossi, ingenuamente, alza la gamba in gioco pericoloso nel tentativo di anticipare su una palla irraggiungibile l’indemoniato Nolè defilato sulla destra all’interno dell’area rigore: per Bindoni (ma anche per tutti) è rigore sacrosanto. Dagli undici metri si presenta Giacomelli ma Capecchi gli chiude la porta in faccia con un intervento prodigioso e la Spal si salva. Il primo tempo finisce 0 a 0.
La ripresa comincia come meno te l’aspetti: dopo sette minuti di studio, Spal sorprendentemente in vantaggio con un gran gol di Castiglia al volo dalla distanza che si va a infilare imparabilmente alla sinistra di un Ambrosi esterefatto. La Ternana non si scuote, Dianda sulla corsia mancina prova a mettere in mezzo un paio di cross pericolosi, quello che ne esce sono altrettanti tiri dalla bandierina e nulla più. Toscano mescola carte, dentro Danti fuori l’evanescente Giacomelli, Vecchi risponde inserendo Bedin per Migliorini e il padovano con la sua proverbiale grinta fa subito vedere di che pasta è fatto al centrocampo rossoverde incredibilmente intimidito dall’agonismo dei ferraresi. Poco prima della mezz’ora si fa male Pisacane (distorsione alla caviglia destra) ma i rossoverdi optano addirittura per la quarta punta in campo pur di recuperare il risultato: dentro Sinigaglia, Dianda retrocede in difesa insieme a Ferraro e Fazio, mentre a Nolè viene chiesto il sacrificio di rientrare sulla destra a dare manforte in mediana a Carcuro e Miglietta (sostituito da Cejas negli ultimi dieci giri di lancette sul cronometro), così come a Danti dalla parte opposta ma il risultato non cambia. La Spal a questo punto inizia a crederci, Vecchi chiama la difesa a cinque e cambia Cosner con il terzo centrale di ruolo Beduschi ma l’ultimo quarto d’ora è solo una spasmodica attesa per i colori di casa nostra del novantesimo minuto che sembra non arrivare mai, visto che la Ternana, come annichilita anche da una condizione fisica deficitaria, non ha più la forza di reagire. Il triplice fischio finale è salutato dopo quattro minuti di recupero come una liberazione dagli uomini di casa nostra che espugnano il fortino dei rossoverdi, imbattuto da quasi un anno. La rincorsa alla Reggiana, sestultima, non è ancora finita. La salvezza diretta è ancora incredibilmente possibile.

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