SPAL-CUNEO 0-3 (0-1)
SPAL (433): Cossu; Dainese, Caselli, Furini, Nako (33′ p.t. Iazzetta); Maestri; Casalnuovo, Izzillo; Lauricella (15′ s.t. Ghirotti), Rizzitelli (32′ s.t. Albertini), Zanellato. A disp.: Broglio, Vandini, Ferrini, Guerriero.
All.: Pedriali.
CUNEO (4411): La Mantia; La Dogana, Quitadamo, Cristini, Muceli; Coccolo (44′ s.t. Todella), Calorio, La Caria, Valfré; Begolo (22′ s.t. Palazzolo); Naturale (36′ s.t. Piscioneri). A disp.: Gallino, De Ruggero, Cornaglia, Borettaz.
All.: Malabaila.
ARBITRO: Ceccarelli di Rimini (Assistenti: Villa e Defina).
MARCATORI: 17′ p.t. Begolo (C); 33’ s.t. Naturale (C), 41’ s.t. Piscioneri (C).
AMMONITI: Maestri (S), Coccolo (C), La Caria (C).
ESPULSI: Izzillo (S) al 36′ s.t. per frase irriguardosa nei confronti del collaboratore dell’arbitro e Dainese al 40′ s.t. per fallo da ultimo uomo.
NOTE: giornata con tempo variabile e presenza di pioggia, terreno in buone condizioni. Angoli: 6 a 5 per il Cuneo. Recupero: pt 1′, st 3’. Al 36′ s.t. l’arbitro Ceccarelli allontana dalla panchina il preparatore spallino Duina per proteste.
È stato un battesimo amaro, a base d’acqua piovana, quello della Berretti nella fase finale del campionato di categoria: i biancazzurri cedono per 3-0 contro il Cuneo di fronte al pubblico amico del Paolo Mazza e rischiano di vedersi tagliati fuori già da subito dal tabellone finale della manifestazione. Meno brillanti del solito i ragazzi di Massimo Pedriali, spesso imprecisi di fronte ad avversari non trascendentali ma ben organizzati. Di certo le cinque ore di pullman che separano Ferrara dalla cittadina piemontese saranno meno gravose per gli ospiti di giornata.
Il prestigioso contesto dello stadio cittadino almeno inizialmente sembra galvanizzare i ragazzi di casa Spal che provano fin da subito ad applicare il loro gioco fatto di scambi veloci in verticale. Le fasi di studio tra i due schieramenti producono un paio di sortite offensive interessanti, entrambe di marca estense. È però il Cuneo a rompere l’equilibrio della gara al 17’: volata di Coccolo sulla fascia destra che lascia Nako a rincorrere e pallone offerto a centro area per Begolo che infila la porta con il più facile dei tocchi di piatto. L’inaspettato svantaggio scuote i biancazzurri che prendono a far girare bene il pallone nonostante il pressing ben applicato dagli avversari. Maestri dirige le operazioni dalla sua postazione radar nel centro di centrocampo e Casalnuovo ci mette un sacco di lavoro sporco: lo stesso mediano ingaggia un duello personale con il portiere La Mantia vedendosi deviare due tiri in due minuti. Al 25’ è Maestri a suggellare il momento migliore dei suoi con un bolide da trenta metri che lascia lo stampo sulla traversa. Per gli esterni Lauricella e Rizzitelli non è proprio giornata e così in finale di tempo si va ancora per le vie centrali sull’asse Casalnuovo-Zanellato, nell’occasione bravo La Mantia a sventare l’inserimento con un’uscita bassa da manuale.
La ripresa vede un Cuneo impostato su una tattica palesemente attendista, con nove giocatori nella propria metà campo nella fase di non-possesso di palla: difficile comunque dare torto a mister Malabaila che vede il suo piano ben riuscito, complice anche la poca lucidità degli attaccanti spallini. La girata di Zanellato al 6’, il destro dalla lunga distanza di Izzillo al 10’ e la deviazione sotto porta fallita dallo stesso sardo poco dopo non bastano per rimettere in piedi la partita, malgrado il pubblico mostri di gradire gli sforzi prodotti. Da parte loro i piemontesi dimostrano di poter fare male in contropiede al 23’ quando Valfré pareggia il conto delle traverse sorprendendo tutti con un destro a giro dai venti metri. Assieme all’acquazzone di metà secondo tempo inizia a farsi tangibile il senso di frustrazione per i ragazzi di Pedriali, sempre meno precisi in fase di costruzione nonostante l’apporto dei nuovi entrati Ghirotti e Albertini. Scocca il minuto trentatre ed ecco l’ulteriore doccia fretta: ennesima sortita di Coccolo sulla destra, pallone scodellato con dolcezza al centro dove irrompe Naturale a gonfiare la rete. Come se non bastasse nel giro di cinque minuti la Spal resta addirittura in nove effettivi: il signor Ceccarelli prima caccia Izzillo per una parola di troppo nei confronti del guardalinee e poi esibisce il rosso diretto a Dainese per una spallata a Coccolo lanciato in campo aperto su un contropiede. Sugli sviluppi di quest’ultima punizione il Cuneo riesce addirittura a trovare il terzo gol con il subentrato Piscioneri, freddo nel piazzare in rete dai sedici metri dopo un’azione confusa in zona centrale.
A fine gara abbiamo sentito il tecnico Massimo Pedriali, ovviamente amareggiato per l’esito di giornata.
Mister, oggi il Cuneo ha fatto la sua onesta partita, ma la bilancia dei demeriti sembra pesare di più sulla tua squadra.
“Devo dire che la nostra prestazione nel primo tempo è stata tutto sommato buona, abbiamo avuto diverse occasioni, sia prima dello svantaggio, sia dopo. La squadra ha faticato un po’ a chiudere a sinistra, ma tutto sommato si è ben comportata nonostante l’imprecisione negli ultimi venti metri. Nel secondo tempo il nostro gioco sicuramente non è stato brillante e con loro ben chiusi dietro abbiamo faticato molto a trovare delle soluzioni. Poi sono arrivate le due espulsioni a compromettere tutto in maniera definitiva”.
Ecco, è il caso di tornare sui due episodi: soprattutto nel caso di Izzillo fa fatta chiarezza, sembra ci sia stata una frase irriguardosa nei confronti del guardalinee.
“Immagino che la ragione sia quella visto che l’arbitro ha fermato il gioco su segnalazione del collaboratore. Personalmente non ho ben capito cosa possa avere detto, addirittura l’allenatore del Cuneo ha tentato di scagionarlo dicendo di non aver sentito niente. E lui era lì a pochi passi. Purtroppo non è mai bello parlare dell’operato della terna arbitrale, ma anche il rosso a Dainese mi è sembrato eccessivo. L’avversario era ancora lontano dalla porta e si è trattato di una spallata al massimo da ammonizione. Per di più c’era Caselli al centro che poteva chiudere. Comunque è andata così e non ci possiamo fare nulla”.
Una sconfitta così pesante rischia di segnare la fine prematura della vostra esperienza alle finali nazionali.
“Sicuramente ora la situazione si fa complicata e i ragazzi alla fine sembravano davvero abbattuti. L’aritmetica ci tiene ancora in gioco, ma ci è richiesta una vera e propria impresa a Lumezzane, ovvero una vittoria con quattro gol di scarto. Sappiamo che sarà durissima, però non lasceremo niente di intentato”.
Credi che giocare al Paolo Mazza possa avere condizionato un po’ i tuoi ragazzi?
“No, credo di no. In stagione abbiamo già giocato in stadi come il Picco di La Spezia e il Mirabello di Reggio Emilia e durante la settimana li ho visti sereni come in tante altre settimane precedenti. Penso si sia solamente trattato di una partita storta, di quelle che in una stagione possono capitare. In ogni caso da giovedì ci rimetteremo all’opera sul campo per poi andare a Lumezzane e giocarci le nostre possibilità a testa alta, come abbiamo sempre fatto”.