BERRETTI, ULTIMA CHIAMATA PER LA GLORIA. PEDRIALI: CI SERVE UN’IMPRESA, IMPARIAMO DAGLI ERRORI DI MERCOLEDI’ PER PROVARE A SBANCARE LUMEZZANE

Dopo il problematico esordio nelle finali nazionali dello scorso primo maggio (sconfitta interna per 3-0 a opera del Cuneo) la Berretti spallina ha avuto solo tre giorni per metabolizzare la delusione e preparare la decisiva trasferta di Lumezzane. Alla squadra di Massimo Pedriali è richiesto un risultato roboante in Lombardia per poter sperare ancora nella qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Come di consueto abbiamo interpellato il giovane allenatore per le considerazioni della vigilia.

Mister, come hai trovato i ragazzi in questi ultimi due giorni d’allenamento?
“Devo essere sincero e dire che per alcuni la ripresa è stata faticosa. Mentre altri si sono rimessi al lavoro concentrati come al solito, ho visto elementi ancora un po’ turbati dalla sconfitta di mercoledì. Ragazzi consapevoli di aver offerto una prestazione inferiore ai loro standard. D’altronde non è facile dimenticarsi una sconfitta del genere dopo una serie positiva che durava da tempo. Il mio compito è stato quello di tranquillizzarli, perché le giornate storte ci possono stare, soprattutto dopo una stagione ad alto livello come quella che stiamo vivendo. Per la maggior parte di loro la partita col Cuneo servirà come ulteriore lezione per crescere”.

Sulla carta però la squadra rimane in corsa, anche se serve una prestazione super a Lumezzane.
“È semplice: abbiamo una sola opportunità residua per cancellare il brutto ricordo di mercoledì e passa dalla realizzazione di una vera e propria impresa. Personalmente voglio essere fiducioso: è già capitato durante la stagione di vincere partite con margini larghi. Chiaramente la pressione è diversa, ma abbiamo già mostrato di poter stupire. A novembre era del tutto impensabile che potessimo raggiungere le finali nazionali e invece siamo qui a giocarcela”.

Avrai a che fare anche con le assenze per squalifica di Dainese e Izzillo. Hai già deciso a chi toccherà rimpiazzarli?
“Sì, anche se bisogna sempre aspettare l’immediata vigilia della partita per avere certezze. Credo che il posto di Izzillo verrà preso da Ferrini, mentre per la maglia di terzino destro la scelta è tra Vandini e Albertini. Dovremo anche rinunciare al portiere Cossu che non è al meglio, al suo posto giocherà Broglio”.

Il modulo 433 verrà proposto anche a Lumezzane?
“Assolutamente sì, anche perché dovremo impostare una partita d’attacco fin da subito. Ci sono richiesti almeno tre gol senza subirne, perciò dovremo stare molto attenti a non sbilanciarci troppo e prestare il fianco al contropiede. Credo che il Lumezzane ci aspetterà con questo proposito: ho avuto modo di vedere dei dvd di loro partite, praticano un 442 solido, imperniato su due mediani di rottura e due punte dalla grande fisicità. Dovremo essere bravi a scardinare la loro difesa”.

Il copione rischia di essere lo stesso messo in scena con il Cuneo: possesso palla per tentare di trovare varchi nella trincea avversaria.
“Per certi versi è così, anche se il Lumezzane non potrà concedersi un atteggiamento troppo rinunciatario. Hanno due risultati su tre, ma fare calcoli in questa fase è rischioso. Con il Cuneo dopo l’1-0 di certo avremmo dovuto fare meglio: si è insistito nel cercare di entrare centralmente dove loro si sono chiusi molto bene invece di allargare il gioco. Per questo negli allenamenti recenti abbiamo lavorato su schemi diversi”.

È un’impressione o la formula del girone all’italiana crea abbastanza incertezza sull’atteggiamento da adottare di volta in volta?
“Un po’ è così. Se il calendario ci avesse riservato il riposo alla prima gara avremmo potuto fare qualche calcolo e adattarci alla situazione, invece all’esordio abbiamo pagato un po’ di emozione. Adesso bisogna necessariamente esporsi per portare a casa un risultato utile e sono sicuro che faremo del nostro meglio”.

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