Va a finire che non retrocederà nessuno. Più che una provocazione, questa è un’ipotesi vista la possibilità di una vicina, meglio: forse imminente, riforma dei campionati. Tutto dipenderà da quante società riusciranno a iscriversi (tira aria di crisi per almeno una ventina di club) ma non è affatto detto che già dalla prossima stagione calcistica la Lega Pro sia fatta da tre gironi unici senza più distinzione tra Prima e Seconda Divisione. Staremo a vedere. Di certo ci saranno vantaggi ancora maggiori per chi utilizzerà i giovani. E’ quanto è emerso oggi dal Consiglio Direttivo che si è presso la sede della Lega Pro a Firenze. Tra i vari temi all’ordine del giorno, è stato analizzato il comunicato ufficiale delle norme di iscrizione al campionato che ricalca quello del 27 aprile scorso del Consiglio Federale con alcune integrazioni. A partire dal del codice etico: le società sportive sono obbligate a richiedere a tutti i tesserati l’accettazione del codice etico della Lega Pro, e l’impegno degli stessi ad accettare le relative prescrizioni. Inoltre, i club, una volta ottenuta l’ammissione al campionato professionistico di Lega Pro, sono tenuti a depositare le informazioni finanziarie previsionali (budget), su base trimestrale. Un’altra nota integrativa riguarda il bilancio che è generalmente inteso come “modello di rendicontazione degli effetti sociali dell’attività aziendale e riguarda l’aspetto umano (risorse, qualità, etica ecc.), l’aspetto ambientale (sicurezza, impianti sportivi ecc.), l’impatto sul territorio (attività di aggregazione, diffusione di valori dello sport ecc). E’ stato inoltre approvato dal Consiglio Direttivo la linea strategica di valorizzazione dei giovani con il regolamento del loro impiego e il minutaggio, che ha portato risultati positivi. E’ stato anche deciso che, nella prossima Assemblea di Lega, che si terrà nel mese di agosto, il 50% di quanto assicurato dalla Legge Melandri sia destinato ai club che utilizzano i giovani.

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