Piove sul bagnato in casa Spal: la società biancazzurra fa parte delle società deferite alla Commissione Disciplinare Nazionale dopo quanto già disposto ieri nei confronti di altre sette club. Viene contestata la responsabilità diretta per una serie di violazioni relative ai criteri previsti dal Titolo II, all. C (Criteri Infrastrutturali Lega Pro) n. 6 del Sistema delle Licenze Nazionali. Il presidente Butelli, l’amministratore delegato Bena e il direttore generale Pozzi sono chiamati in causa per non aver provveduto all’adeguamento entro i termini previsti ad adeguare il sistema di illuminazione dello stadio Paolo Mazza. Le altre società a cui sono state contestate le stesse violazioni sono Neapolis Mugnano, Prato, Aurora Pro Patria, Sorrento e Sambonifacese.
Una vicenda contorta che porta sulla ribalta la dirigenza solo di rimbalzo: i lavori di adeguamento dello stadio infatti sarebbero a carico del Comune di Ferrara, proprietario della struttura. Ne avevamo già parlato poco meno di due mesi fa, quando la questione era emersa nell’ambito delle nuove disposizioni circa le riprese televisive delle gare della Lega Pro: i regolamenti della Uefa impongono un’illuminazione pari a 550 lux, mentre l’impianto ne garantisce solo 280. Una condizione condivisa con almeno una dozzina di altri impianti sportivi in tutta Italia. Adeguare il sistema di illuminazione sarebbe opera particolarmente onerosa per un Comune già in difficoltà economica, lo fece notare l’assessore allo sport Luciano Masieri interpellato quando la vicenda venne a galla: “Noi ci siamo mossi per tempo e abbiamo fatto tutte le verifiche del caso. Siamo anche riusciti a portare a 300 lux l’illuminazione del Mazza. Ma non basta. Secondo i nostri esperti ci vogliono cinquecentomila euro per mettere in regola l’impianto perché andrebbe rifatto da capo. Stiamo vedendo se è possibile mettere dei led ma ci vuole tempo e probabilmente è una cosa che non risolverebbe davvero il problema. Di certo il Comune non può spendere certe cifre visto che abbiamo altri problemi più urgenti legati ai cittadini. In Lega Pro devono rendersi conto che vista la difficoltà economica di tanti, non soltanto nostra, non si possono investire cifre del genere davanti ad altri e più urgenti problemi dei Comuni. Ci vuole buon senso, che arrivi dalla Lega o dalla Uefa cambia poco. Ma va tenuta in considerazione la situazione. E poi non siamo soltanto noi quelli non in regola con queste normative nuove e, a mio avviso, troppo pretenziose”.
Il link all’articolo firmato da Enrico Testa lo scorso 28 aprile, in cui veniva resa nota la situazione: https://archivio.lospallino.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3458