COLPO DI SCENA IN TRIBUNALE: PER IL FALLIMENTO SE NE RIPARLA AD AGOSTO, NEL FRATTEMPO E’ CORSA CONTRO IL TEMPO PER TROVARE I SOLDI DELL’ISCRIZIONE. SCETTICISMO DAI CREDITORI, MENTRE POLDARETTI AVVISA: BUTELLI NON VUOLE E NON PUO’ PROSEGUIRE NELLA GESTIONE

Sembrava proprio che la Spal fosse destinata a squagliarsi sotto i raggi del sole nella torrida mattinata del 20 giugno: pochi avrebbero scommesso contro un fallimento che appariva già scritto, viste i presupposti recenti e dell’ultima udienza risalente a maggio. E invece alle 13, dopo quasi un’ora e mezza di dibattimento, è arrivato il colpo di scena: il giudice Stefano Giusberti ha rinviato l’udienza. E non per concedere altro tempo a Butelli, quanto perché tra le aziende creditrici della Spal ve n’è una di Bondeno (Autonoleggi Cornacchini) che è da considerarsi terremotata e ha inteso avvalersi della sospensione dei processi civili prevista tra le misure del decreto legge numero 74 del 6 giugno, quello sull’emergenza terremoto. Ci vorranno al massimo 48 ore per sapere quando verrà fissata una nuova udienza, ma è molto probabile che si finisca con lo slittare dopo il 31 luglio. Tempo prezioso quanto l’oro per Cesare Butelli (non presente oggi, al pari di Bortolo Pozzi) se si considera che il suo legale Luca Poldaretti aveva chiesto ai creditori altri sette giorni di tempo per saldare i conti. Una richiesta nettamente rifiutata dai rappresentanti dei quattro maggiori creditori (Ica, Asics, Consorzio 2000 e Avvocato Grassani), che invece ritenevano imprescindibile dover avviare la procedura fallimentare. Nessuna delle due parti l’ha spuntata vista la carta giocata a sorpresa dalla ditta Cornacchini. Ora l’attenzione si sposta necessariamente sulle scadenze vitali per mantenere la Spal nel calcio professionistico: tra il 25 e il 30 giugno vanno saldati tutti i debiti riguardanti gli ingaggi, i contributi e presentata la fideiussione da 300mila euro per l’iscrizione. Ovviamente la domanda sorge spontanea: se Butelli non è riuscito a soddisfare i creditori, come farà a salvare la Spal reperendo oltre 1,5 milioni di euro in pochi giorni? L’asso nella manica si chiamerebbe Il Gioiello: all’udienza di oggi erano presenti gli avvocati Innocenti e Brogi, responsabili legali dell’immobiliare toscana, per dimostrare l’effettiva possibilità di sbloccare un totale di circa tre milioni di euro come da contratto per la cessione dei diritti del parco fotovoltaico. Se questo avvenisse ci sarebbe la possibilità di saldare tutte le pendenze, sia quelle relative all’iscrizione, sia quelle nei confronti dei creditori. I tempi però stringono e il livello di scetticismo nei confronti di questa operazione rimane molto alto, soprattutto tra i legali dei creditori. Di seguito le dichiarazioni che abbiamo raccolto a caldo a termine dell’udienza.

Avvocato Luca Poldaretti (legale di Cesare Butelli)
“Avevamo chiesto un brevissimo termine per provvedere al pagamento delle posizioni debitorie e fare depositare le desistenze come ipotesi alternative. Il termine era di sette giorni. Ho portato il legale rappresentante del Gioiello per riferire della problematica che dovrebbero risolvere oggi stesso per reperire gli importi delle fideiussioni, con queste contiamo di estinguere debiti e di iscrivere la squadra al campionato perché Butelli ha preso questo impegno con il sindaco e vuole fare di tutto per mantenerlo. Non è assolutamente vero che Il Gioiello ha a carico due milioni di protesti, queste sono fandonie scritte dalla stampa. Tanto è vero che al termine di udienza Innocenti e Brogi andranno immediatamente a Trieste per ottenere la monetizzazione immediata di 1,5 milioni di euro. L’altra fideiussione dell’importo di due milioni verrà utilizzata per pagare alcune posizioni debitorie rimaste”.

Se queste operazioni andassero a buon fine potrebbe finalmente iniziare il dopo-Butelli?
“Sì, anche se mi hanno riferito oggi che la cordata locale ha visto defezioni numerosissime, ovvero che a fronte di due milioni di possibile raccolta oggi si sarebbe scesi sotto il milione. Quindi allo stato attuale mi preoccupa capire se la cordata locale effettivamente esiste, nel senso che è fondamentale per la prosecuzione dell’esistenza della Spal. Personalmente Butelli non è intenzionato a proseguire nel suo impegno con la Spal perché vi ha impegnato tutte le sue risorse. Allo stato attuale il presidente non può più sostenere una situazione del genere, o meglio, potrebbe sostenerla assieme a un partner. Peraltro va detto che rimarrà un buon credito annuo stimabile attorno 100-150mila euro in quanto la resa del fotovoltaico è migliore del previsto”.

Avvocato Mattia Grassani
“Diciamo che oggi il terremoto forse salva la Spal sotto il profilo giudiziario. Restano però delle scadenze per l’iscrizione che sono dietro l’angolo e non credo che la società ce la farà a ottemperarle. Anche oggi abbiamo ricevuto proposte vaghe, fumose, non concrete, si è parlato di soldi, fideiussioni, pagamenti a ore, giorni e mesi. Per quanto mi riguarda ho insistito per la dichiarazione immediata di fallimento, ma esiste questo decreto a tutela delle aziende terremotate. Rimane il rischio concreto di una Spal salva dal fallimento ma non iscritta, oppure costretta a ripartire da una categoria molto bassa del dilettantismo”.

Avvocato Gianni Ricciuti (Consorzio 2000)
“L’esito di oggi non è soddisfacente, anche se non possiamo entrare nel merito della decisione se si debba o meno rinviare per lo stato di calamità del terremoto visto che si tratta di una legge dello Stato. Noi però ci siamo opposti perché non ritenevamo credibile – visti i precedenti – l’ulteriore richiesta di rinvio dell’avvocato Poldaretti. Considerato che ci sono scadenze importantissime e vicinissime abbiamo spiegato al giudice che le incombenze erano molto strette e che ne tenesse conto. Riteniamo di averlo fatto anche per il bene della squadra oltre che per il bene dei propri creditori. Vista la particolarità degli argomenti il giudice ha preferito riferire tutto al collegio, credo però sarà piuttosto celere qualsiasi decisione. Ma non penso si possa prescindere dall’accoglimento della domanda del legale dell’azienda terremotata. L’unica speranza a questo punto è che comunque Butelli trovi i soldi per iscrivere la Spal. L’alternativa era quella di far iscrivere una società con un altro nome da parte di un soggetto terzo che ne rilevasse il marchio. Il tutto in tempi e criticati anche dal giudice, che si è visto di fronte a tempi di due-tre giorni per l’eventuale camera di consiglio, altri due per nominare un curatore che faccia poi un’asta per trovare un acquirente”.

Avvocato Giorgio Nazzi (legale di Renato Schena)
“In questa lunga udienza davanti al giudice sono sicuramente state tutelate sia le situazioni creditorie sia l’interesse a mantenere intatto quello che è l’aspetto sportivo della società. Cercare di non demolire quello che è il calcio ferrarese, insomma. Ora il giudice si è riservato di riferire al collegio. Io rappresento Renato Schena e il mio assistito fin dall’inizio si è sempre rimesso alle decisioni del tribunale di Ferrara, consapevole che il miglior modo per arrivare ad una soluzione delle problematiche della Spal fosse stato quello di passare attraversi il tribunale, appunto. Anche a garanzia di una certa trasparenza e regolarità di tutte le operazioni che vengono concluse.  Per quello che vedo io la volontà della Spal è quella di evitare il fallimento. Quindi di arrivare al salvataggio sia della società, sia di tutto quello che è l’attività calcistica. Ora siamo all’ultimo tuffo. La soluzione ora è in mano a diversi soggetti, non solo al tribunale. È comunque una fase di transizione per la Spal, dall’esito non certo. Ora per il presidente è difficile andare avanti da solo: vedremo se ci sarà l’ingresso di nuovi soci o finanziatori. Di certo Butelli negli ultimi tempi si è dato molto da fare per reperire nuove risorse da mettere in gioco. Vedremo adesso se queste nuove risorse arriveranno in tempo per salvare la società. Qualche collega, più esperto di me in materia sportiva, mi ha detto che i tempi sono davvero agli sgoccioli se non addirittura scaduti. Ma abbiamo imparato in questi mesi che all’ultimo tuffo la Spal è sempre riuscita a dare un ultimo colpo di reni, quindi nonostante il pessimismo generale potrebbe darsi che anche in questa occasione riescano a fare la stessa cosa”.

servizio a cura di Alessandro Orlandin e Vittorio Rubini

 

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