ALMENO ALTRE 24 ORE D’ATTESA PER LA DECISIONE DEL TRIBUNALE, NEL FRATTEMPO LA SPAL BUCA LA PRIMA SCADENZA VERSO L’ISCRIZIONE. MA LA PERMANENZA TRA I PRO (IN TEORIA) E’ POSSIBILE

minispot-notizie societarieAnche oggi nessuna novità dal tribunale di Ferrara per quanto riguarda il procedimento fallimentare riguardante la Spal. La decisione del collegio giudicante non è ancora stata resa nota: a questo punto – con poco più di tre giorni per iscrivere la squadra – la decretazione del fallimento sancirebbe la sparizione della società dal professionismo. Non ci sarebbero infatti i tempi tecnici per il subentro di un altro soggetto, pur anche se questo fosse in grado di mettere immediatamente a disposizione le somme necessarie a sanare la pesante situazione debitoria. Tuttavia va rimarcato come l’opzione di un’ulteriore rinvio del procedimento sia la più probabile alla luce di quanto emerso durante l’udienza dello scorso 20 giugno.
Per questo la società risulta essere determinata a presentare regolarmente la propria domanda di iscrizione alla Seconda Divisione: sulle modalità adottate per ottenere il semaforo verde dalla Lega Pro abbiamo già scritto ieri (qui il link: https://archivio.lospallino.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3684, intanto va dato conto del mancato pagamento degli stipendi del periodo gennaio-aprile 2012. Un buco che porterà in dote una nuova penalizzazione (da uno a due punti), ma soprattutto alimenta gli interrogativi sulla possibilità di ottenere in tempo i soldi dall’Immobiliare “Il Gioiello”, a cui Butelli ha ceduto i diritti di produzione di energia fotovoltaica del parco di Casaglia. Proprio in occasione dell’udienza di mercoledì scorso, l’avvocato del presidente Luca Poldaretti aveva proposto ai creditori un rinvio di sette giorni per permettere alla finanziaria toscana di ottenere i fondi necessari, tramite lo sblocco di due fideiussioni del valore totale di circa tre milioni e mezzo di euro. Una proposta rifiutata nettamente dai legali della controparte e comunque vanificata dalla scelta della ditta Cornacchini di Bondeno di invocare il decreto legge d’emergenza sul terremoto, che prevede tra le altre cose la sospensione di tutti i procedimenti legali riguardanti le aziende collocate nelle zone colpite dal sisma.
Sta di fatto che in questi sei giorni a disposizione nulla sembra essere cambiato, dettaglio che da solo non aiuta a essere particolarmente ottimisti circa il futuro a breve termine della Spal. Se è vero infatti che il modo per dribblare le scadenze da qui al 30 giugno esiste, c’è da porsi il problema rispetto alla gestione tecnica e amministrativa del sodalizio biancazzurro: c’è effettivamente qualcuno in grado di rilevarlo e dargli un progetto tecnico con un budget dignitoso per aprire effettivamente l’era del dopo-Butelli? Allo stato attuale sembrerebbe di no.

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