COMPROPRIETA’, APERTE LE BUSTE: FILIPPO FABBRO TORNA ALLA SPAL, MARONGIU SALUTA E VA AL PRATO. UN BREVE RITRATTO DEI DUE GIOCATORI

minispot-calciomercato 2Sono state resi noti oggi gli esiti delle comproprietà di Lega Pro decise alle buste: come avevamo già anticipato la settimana scorsa, non ci sono particolari sorprese per quanto concerne i giocatori legati alla Spal. Alessandro Marongiu diventa per intero un calciatore del Prato in quanto non vi è stato alcun deposito da parte di nessuna delle due società. In tal caso il giocatore rimane presso la squadra in cui ha giocato nell’ultima stagione sportiva. Inverso il destino di Filippo Fabbro: l’attaccante friulano è da oggi in pieno un tesserato della Spal, infatti l’offerta formulata dal dg Bortolo Pozzi ha superato quella della controparte lombarda. 
Storie molto diverse quella dei due giocatori: Marongiu, ferrarese classe 1991, dopo le ottime cose mostrate nel settore giovanile biancazzurro sembrava destinato a un luminoso futuro con i colori della sua città, tanto da esordire in Prima Divisione nella stagione 2009-2010 sotto la guida di Aldo Dolcetti. In quella stagione l’estroso fantasista collezionò ben diciotto presenze, segnando due gol, di cui il primo in un tiratissimo Spal-Portogruaro in cui i biancazzurri si imposero per 2-1. Con l’avvento di Egidio Notaristefano le cose cambiano, il ragazzo non trova più spazio e sceglie di andare in prestito in Seconda Divisione, nel Casale al tempo allenato da Francesco Buglio. Un’esperienza non proprio esaltante che frutta sette presenze e una sola rete. In estate nuova collocazione, stavolta a Prato (Prima Divisione, girone B) in comproprietà: tuttavia nemmeno in Toscana Marongiu trova la sua dimensione (sei presenze totali), finendo spesso in tribuna tanto da doversi spostare di nuovo nel mercato invernale, stavolta all’Andria. In Puglia se possibile va ancora peggio: zero apparizioni ufficiali e contratto rescisso prima del tempo, tanto che ad aprile chiede di potersi allenare al Centro di via Copparo per recuperare la forma. 
Filippo Fabbro invece di anni ne ha ventisette e ancora non è riuscito a esordire con la casacca biancazzurra: venne acquistato nell’estate del 2010 dai dilettanti dell’Este dopo una stagione straordinaria con ventisei gol fatti in trentasei presenze. Un’operazione simile a quelle che portarono a Ferrara Rachid Arma e Beppe Meloni, entrambi goleador in Serie D prima del salto nel professionismo. Tuttavia Fabbro viene ritenuto di troppo nella rosa a disposizione di Notaristefano e così prende la strada di Lecco, in Seconda Divisione, con lo scopo di accumulare esperienza tra i Pro. Il risultato è ottimo, con tredici marcature in ventotto partite, ma pare non bastare ancora per giocare nella Spal. Così l’accordo con la squadra lombarda viene rinnovata e Fabbro dimostra di nuovo di saperci fare, segnando altri otto gol in una stagione difficilissima, culminata con la retrocessione in Serie D dopo i playout con il Mantova.  Che sia la volta buona per lui? Tutto dipenderà dalla categoria in cui giocherà la Spal e dall’allenatore che prenderà in consegna la squadra nelle prossime settimane.

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