I tre senatori della Spal 1907 scelgono di affidare a una riflessione scritta il loro saluto ai tifosi biancazzurri: di seguito pubblichiamo il testo integrale ricevuto in giornata.
“Sono settimane difficili per la ‘nostra’ SPAL e tra una telefonata e l’altra abbiamo deciso di scrivere a voi per congedarci da questa città, dai tifosi o semplicemente dalle persone che ancora adesso vedendoci passare in bici davanti al duomo o passeggiare davanti al Castello Estense ci chiede che cosa succederà. Siamo in tre: Capecchi, Bedin e Zamboni. La domanda che ci siamo fatti dal momento che la SPAL 1907 non ha presentato l’iscrizione è: adesso chi arriva sicuramente una telefonata, anche solo per conoscenza, ce la farà. Non perché ci aspettassimo la conferma da parte della nuova società, che non ne ha ovviamente l’obbligo, ma solo per correttezza nei confronti di giocatori che da quattro anni calcano lo stadio Mazza e vivono intensamente la città. Sicuramente il nostro intento era quello di metterci a disposizione della nuova cordata, visto che noi a Ferrara avremmo voluto continuare la nostra carriera.
Non sentendo e vedendo nessuno, uno di noi si è fatto avanti contattando direttamente la nuova società. L’incontro è avvenuto, ma invece di parlare di calcio si è discusso di altro. Non per colpa dei due interlocutori, ma per cose che sono state riferite da altri, che hanno imputato a noi giocatori di essere stati troppo vicini alla passata gestione. Essere professionisti e cercare anche nelle difficoltà di portare avanti fino alla fine un gruppo è sbagliato? Quello che pensiamo è l’opposto, magari avere sempre gruppi di giocatori che tirano nelle stessa direzione. Così abbiamo fatto noi. Sempre. Tanto da essere usciti tra gli applausi anche nelle giornate meno fortunate. Non stiamo qui a polemizzare con nessuno, la nuova società fa le sue scelte e noi, ormai da tifosi della Spal, ci limitiamo a osservare da fuori, a leggere i giornali e i siti e non possiamo nascondere la nostra evidente preoccupazione che crediamo sia condivisa dalla maggior parte di tifosi spallini. Con queste poche righe, dunque, eccoci qui a salutare e a ringraziare una città che sentiamo ancora nostra e soprattutto a mandare un immenso in bocca al lupo a tutte le persone che vivono di Spal e trascorrono queste giornate con grande ansia. Forza Spal!“
Luca Capecchi, Maurizio Bedin, Marco Zamboni