BAZZANI: PARTITA IMPORTANTE, MA NON LA VIVO DA EX

Abbiamo raggiunto per una breve intervista l’ex spallino Fabio Bazzani ora in forza al Mezzolara, alla vigilia della prima partita di campionato proprio sul campo di Budrio.

Che squadra è il Mezzolara?
“E’ una squadra che rispetto all’anno scorso ha cambiato diverse cose. E’ partito Nicolini ed è arrivato Villa, per dirne una. Poi abbiamo nuovi giovani. Un nuovo allenatore. E’ una realtà che ha mantenuto l’ossatura degli anni scorsi, dove abbiamo ottenuto ottimi risultati, e ora sta lavorando per diventare anche quest’anno una buona squadra. Conoscendoci, cercando gli equilibri giusti. Sarà difficile arrivarci subito all’inizio del campionato, come lo è per tutte squadre di tutte le categorie poi. Ma stiamo lavorando molto, e i frutti arriveranno”.

Chi sono gli elementi di spicco?
“I quattro o cinque rimasti dall’anno scorso. Penso a Semprini, Arlotti, Ruopolo e Cicerchia, che sono un po’ l’ossatura principale. Poi da quest’anno c’è Villa, un figlio d’arte che arriva dal Casarano e che ha già fatto tanti gol in questa categoria. E ha avuto esperienze anche alla Pistoiese, a San Marino e a Faenza”.

Il vostro obbiettivo?
“Questa squadra nelle ultime due stagioni ha collezionato una quinto e un secondo posto. Quindi viene da ottimi risultati. L’idea è quella di continuare. Ogni anno l’asticella si alza, è chiaro. Però il nostro obbiettivo, per la squadra che siamo, è quello di condurre un buon campionato. Di veleggiare nella zona medio-alta della classifica”.

E la spal che squadra è?
“Difficile dire che quadra sia. Anche perché so che cambiano tante cose, e sopratutto tanti giocatori praticamente ogni giorno. Quella che ho visto a Castenaso è tutto sommato una buona squadra. Nella prima parte del primo tempo ha giocato bene e ha creato diverse palle gol. Poi il ritardo nella preparazione ha iniziato a farsi sentire, e la gente ha smesso di giocare. Comunque ha dei giocatori che hanno fatto categorie importanti, e stanno lavorando in fretta per amalgamarsi e costruire un gruppo. Da quella partita sicuramente la condizione e  l’affiatamento saranno migliorati. Quindi penso che per la prima di campionato contro la Spal dovremmo partire dal presupposto che sarà una partita molto difficile”. 

Cosa manca secondo te a questa Spal?
“E’ difficile da dire avendo visto così poco. Sicuramente devono ancora conoscersi bene. Poi in tema di rinforzi si vedrà quali acquisti la società riuscirà a chiudere. La cosa più difficile è sempre indovinare i giovani”.

Tu il due settembre dovrai scontare una squalifica e salterai la prima di campionato contro la Spal
“Già, e mi dispiace molto. Ma d’altro canto è così, e non ci si può far niente”.

Che Legame c’è tra te e questa Spal?
“Beh, questa squadra ha una matricola nuova. Non è la Spal dove ho giocato io”.

Ma ci sono diverse persone li che tu conosci bene e che facevano parte dell’ambiente da cui vieni.
“Questo sicuramente. Primo fra tutti “Bubu” Mantovani. Dove c’è lui c’è la Spal. La sua semplice presenza per me vuol dire “Spal”. Ma poi anche altri. Capecchi, se dovesse restare, e Marongiu, con il quale ho anche diviso la stanza in ritiro. Conosco diverse persone. Anche la stampa al seguito è sempre quella che ho imparato a conoscere due stagioni fa. L’ambiente ferrarese c’è, e mi è assolutamente famigliare, e ci sono anche molto legato. E’ una piazza a cui sono e sarò sempre molto affezionato. Quello che voglio dire però è che questa è una Spal nuova. Che cerca di ripartire da dove ha lasciato quella vecchia. Ma non è la Spal dove ho giocato io, e per questo se giocassi non la sentirei come una partita da ex. Real Spal è una matricola nuova che cerca di prendere le redini di quella realtà importante che era la Spal. E’ un tentativo di rinascita, ma non è l’originale”.

Qual è il tuo rapporto con Marco “Bubu” Mantovani?
“Un rapporto di grande amicizia. Che sia Spal, Sampdoria, Venezia, ormai sono vent’anni che ci sentiamo e che ci frequentiamo. L’ho incontrato a Venezia nel 1996, e abbiamo stabilito subito un bellissimo rapporto di amicizia oltre che professionale. Poi è venuto alla Sampdoria con me, e sono stati altri anni splendidi. E’ un amico insomma. Mi fa molto piacere vederlo di nuovo alla Spal perché so quanto è legato a quei colori e alla città. E’ uno che quella squadra ce l’ha nel sangue. E siccome le squadre sono fatte anche dalla forza e del carisma dei personaggi che le compongono, la sua presenza non può che portare molto all’ambiente”.

Vuoi dirgli qualcosa?
“Mi dispiace solo di non essere in campo domenica per rovesciargli addosso una borraccia d’acqua. Magari al ritorno, a Ferrara”.

Hai seguito le vicende societarie spalline che hanno tenuto banco tra la fine della stagione scorsa e l’inizio di questa?
“A grandi linee sì. Non voglio dire che avevo già capito prima quello che sarebbe successo. Però quando giocavo alla Spal qualche scricchiolio si poteva già avvertire. Dettagli fuori posto che potevano già indurre qualche sospetto. Poi negli anni le cose hanno seguito una china sempre più ripida, fino ad arrivare ad un punto in cui si ormai si capiva che davvero non ce l’avrebbero fatto più ad iscrivere la squadra al campionato professionistico. Nonostante tutte le promesse e le parole che sono state spese solo per cercare di tranquillizzare tutti. Dispiace molto che sia finita così. Speriamo che questo tentativo di rinascita si riveli un’esperienza positiva”.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0