SASSARINI, allenatore della Spal
“Oggi, se non avessi girato la squadra al momento giusto, probabilmente questa partita l’avremmo persa. Sotto di un gol l’ho dovuta cambiare del tutto, addirittura ho pensato di fare subito il cambio, ma in quel modo avrei punito troppo il ragazzo. Loro comunque mi hanno impressionato sul piano del gioco e del fraseggio e sapevo che ci potevano mettere in difficoltà in questa maniera: abbiamo dovuto improvvisare e quindi abbiamo dovuto fare un rombo a centrocampo mai provato. In generale siamo stati bravi a sfruttare il calcio d’angolo mettendo la palla proprio lì, inoltre abbiamo messo Marchini nelle condizioni di esprimere tutta la sua qualità. Nel secondo tempo ho detto ai ragazzi di non stare a guardare l’estetica perché a noi servivano solo i tre punti, dovevamo partire con decisione e rimanere al novantesimo nel gruppo di testa e così è stato. Sono anche soddisfatto sia del reparto difensivo, che ha fatto una grande prestazione, sia per il recupero di Rocchi e per quello di Sartori che per noi, a questo punto, diventa un giocatore importante. Ripeto, personalmente la Pavullese mi ha impressionato e poi hanno un giocatore che in questa categoria non c’entra nulla (Serrotti n.d.r.), ma in un campionato come la serie D ciò che conta sono la sostanza e la concretezza e oggi noi abbiamo messo in pratica entrambe le cose”.
La classifica inizia a farsi interessante.
“Se mi avessero detto all’inizio che a novembre saremmo stati a tre punti dalle prime, che lo sono anche perché hanno giocato con il Riccione, ci avrei messo molte firme. Adesso ci aspetta il Castenaso e poi la Pistoiese, Domenica andiamo in casa di una grande squadra, ma noi siamo carichi e non abbiamo paura”.
Capitolo Marongiu: un cambio che sa di bocciatura.
“No, assolutamente, ci serviva un altro tipo di interprete in quel momento e ho preferito inserire Marcolini.
BAGATTI, allenatore della Virtus Pavullese
A tratti la sua squadra è stata irresistibile sul piano del ritmo e del gioco.
“Noi cerchiamo di imporre sempre il nostro gioco e di non buttare mai via la palla. Il problema è che alla fine delle partite tutti gli allenatori ci fanno i complimenti dicono che siamo la squadra che gioca meglio di tutti però, alla fine, quando hai in campo dieci ventenni qualcosa paghi e noi in termini di risultati stiamo pagando”.
Forse un po’ di inesperienza avete pagato oggi
“Peccato davvero perché, quando fai la partita e subisci un gol su un calcio d’angolo e l’altro su un probabile fallo che loro hanno fatto e noi ci siamo un po’ fermati pensando che l’arbitro fischiasse, è dura da digerire: sono state le uniche due occasioni che ha avuto la Spal. Abbiamo perso 2 a 1 ma noi, nel primo tempo, potevamo chiudere la partita, loro nel secondo tempo si sono messi tutti dietro mentre la mia squadra, anche in dieci uomini, ha continuato a giocare e alla fine fare gol con dei ragazzini in campo e con loro in difesa è stato difficile. Non c’è un mal di trasferta c’è un mal di esperienza che non è allenabile cioè si allena solo col tempo. La media della mia squadra è di vent’anni. Tra l’altro è stata la terza partita della settimana, non nego che un po’ ne abbiamo risentito”.
Che è successo sull’espulsione?
“Il nostro giocatore si è innervosito, anche in questo caso l’esperienza ha fatto la sua parte. L’avversario ha fatto le stesse cose ma le ha fatte in silenzio e a bassa voce, il mio giocatore ad alta voce e l’arbitro l’ha punito”.
Spendiamo qualche parola su Serrotti: partita splendida del suo giocatore.
“Serrotti è un’anomalia del nostro calcio. Non si capisce cosa ci faccia un giocatore del genere in questa categoria, evidentemente gli addetti ai lavori valutano i giocatori più a peso che a capacità. Lui quest’anno è voluto venire a giocare con me anche se sono tante le squadre che si segnano il suo nome sul taccuino e suppongo anche la Spal sia tra questi, almeno da questa sera”.