In principio era il nulla. Il nulla lasciato da Cesare Butelli dopo la mancata iscrizione alla Lega Pro dello scorso luglio. Poi venne Roberto Benasciutti, ansioso di riallacciare il rapporto col biancazzurro dopo il naufragio del 2005. In mezzo il passaggio di Oreste Pelliccioni come una ingombrante meteora e poi voci su voci, fino ad arrivare ai più recenti rumours su Gianfranco Tomasi e un altro possibile ritorno di fiamma.
L’attenzione attorno alla Spal e al suo destino non è mai mancata in questi mesi e l’incontro di stamattina nell’ufficio dell’assessore Masieri sembra confermare ancora una volta questa tesi. Il passo intrapreso dagli anonimi imprenditori romani, tramite un avvocato, di certo incuriosisce: chi mai si starà interessando alla Spal? Mancano le conferme, ma gli indizi sembrano puntare su una cordata capitanata da Luca Parnasi, trentacinquenne romano a capo di Parsitalia, azienda costruttrice tra le più in vista della Capitale. Un giovane rampante, influente, sposato con l’attriche Christiane Filangieri e romanista doc tanto da essere amico di leggende giallorosse come Totti e Giannini. Le cronache romane lo danno come candidato a essere il costruttore del nuovo stadio della società capitolina ora in mano agli americani. Parnasi era già stato accostato alla Spal durante l’estate, seppure in maniera cauta e mai veramente convincente, e pare già da tempo meditasse di mettersi in contatto con l’attuale dirigenza per una trattativa.
Un altro indizio che sembra fare di lui il Mister X di giornata sta nel legame che Parnasi ha già stabilito con Ferrara: infatti esattamente un anno fa l’imprenditore era in città per firmare un importante accordo con l’amministrazione comunale, prevedente il recupero del cosiddetto Palazzo degli Specchi di via Beethoven. Ovviamente non si conoscono i contenuti della (possibile) proposta a Roberto Benasciutti, ma sembrerebbe che il progetto Parnasi sia destinato a poggiare le sue basi sulla creazione di una scuola calcio d’elite, con tanto di coinvolgimento di ex calciatori di primissimo piano. Non resta che attendere eventuali conferme e capire se l’eventuale trattativa avrà modo di decollare: il ricordo del fulmineo interregno invernale di altri romani (Santarelli e affiliati) è ancora troppo fresco per non covare quantomeno una punta di scetticismo.