GUIDONE GHETTI, ANIMA E CUORE DELLA SPAL CHE FU: SONO SEMPRE INNAMORATO DI QUESTI COLORI

Un nome, una garanzia. Guidone Ghetti, soprannominato così dai tifosi e dagli addetti ai lavori per il suo grande attaccamento alla maglia spallina! A Ferrara sei sempre nei nostri cuori.
“Anche voi, credimi, anche voi. Il calore dei tifosi spallini è impareggiabile.” 

A Ferrara hai giocato ben cinque stagioni. Ci sono stati momenti esaltanti e altri più problematici. Cosa rappresenta per te Ferrara e la Spal?
“Ferrara e la Spal sono state, per anni, la mia famiglia: mi hanno dato moltissimo, sia a livello umano, sia calcistico. Ogni tanto torno a farci un giretto, un po’ mi manca, devo dire la verità.”

Hai un momento speciale che porti con te?
“Ricordo con grande delusione i playoff a Portogruaro e l’immensa felicità provata per il ripescaggio, due mesi dopo la fine del campionato, in Prima divisone. E’ stato molto bello giocare un campionato di alto livello contro il Cesena, il Novara e il Verona”.

Che effetto ti fa vedere la Spal in serie D?
“La Spal non merita di giocare in questa categoria però purtroppo ci siamo dentro e bisogna lottare, non mollare mai perché chi si incontra in campo la domenica darà il massimo per battere la Spal. Hai notato che ho detto ci siamo dentro? Con il pensiero sono sempre dei vostri”.

So che sei sempre in contatto con alcuni tuoi ex compagni di squadra. Quali sono i commenti sull’attuale situazione calcistica della Spal?
“Sento spesso alcuni ex giocatori spallini, dopo tanti anni passati a Ferrara ho creato delle belle amicizie. Anche loro, come me, sono ovviamente molto dispiaciuti per quello che è successo alla Spal. Posso solo dirti una cosa: meno male che certa gente se ne è andata!”.

Hai vissuto sia l’era Tomasi che quella Butelliana: che opinione hai in merito?
“Con Tomasi ho vissuto due anni bellissimi. Con Butelli, a parte il primo anno dove abbiamo fatto un buon campionato, è stato un periodo molto problematico e pieno di complicanze”.

Si dice che torneresti subito a giocare nella Spal.
“…e chi non vorrebbe tornare….”

Parliamo di presente: adesso vesti la casacca dell’Abano Terme. Come ti trovi nel club veneto?
“Molto bene, è un club serio, impegnato. Cerco di portare un po’ della mia esperienza sul campo, per i giovani è importante avere dei punti di riferimento”.

Siete oltre la metà della classifica.
“Si infatti siamo terzi, siamo soddisfatti del nostro lavoro. Giochiamo per vincere e puntiamo ai play off”.

Il tuo fisico è da sempre considerato inossidabile al tempo e alla fatica. Presumo che ti vedremo scalciare in campo ancora per molto tempo.
“Dipendesse da me giocherei ancora per molti anni. Ho voglia e fisicamente, ringraziando il cielo, sto ancora bene. In ogni caso vedremo, io ce la metterò tutta per scalciare la palla ancora qualche anno”.

Sappiamo che hai fatto il corso di allenatore. C’è la panchina nel tuo futuro?
“Si è vero ho passato l’esame per diventare allenatore ma sinceramente al momento non è ancora scattata la scintilla. Non so ancora cosa mi riserverà il futuro”.

Hai voglia di lasciare un messaggio ai lettori dello Spallino.com e a tutti i tifosi che ci leggono?
“Saluto tutti i tifosi, auguro buone feste e mi raccomando: non mollate mai la squadra, soprattutto in questi momenti”.

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