Greco

Salvatore Greco da anni interpreta il ruolo del bomber tra serie D ed Eccellenza. Oggi, punta del Formigine di mister Ferraboschi, racconta di sé e della sua squadra alla vigilia della partita contro la Spal.

Raccontaci un po’ del tuo passato calcistico. 
“Ho fatto tutto il settore giovanile a Crotone. Poi ho sempre giocato tra serie D ed Eccellenza, Iniziando in D sempre in Calabria. Poi a Castel San Pietro, qualche anno in eccellenza e poi a Bagnolo, dove dall’Eccellenza sono tornato in D, e da quest’anno sono a Formigine”.

Qual è stata l’esperienza più bella?
“Direi i tre anni alla Bagnolese. Abbiamo vinto un campionato guadagnando la promozione dall’Eccellenza alla D, dove poi abbiamo subito raggiunto buone posizioni in classifica negli anni successivi. Grandi traguardi che in una realtà piccola come Bagnolo danno ancora più soddisfazione. Sono anche stato capocannoniere. Ho dei bellissimi ricordi delle mie stagioni là, e credo di aver lasciato anche io qualche bel ricordo alla gente che segue a Bagnolese”.

La tua è una carriera da bomber. Parliamo di qualcosa come più di duecentocinquanta gol in carriera.
“È il mio mestiere. Cerco sempre di soddisfare, di far divertire, e di farlo bene. A volte ci si riesce, a volte no”.

Cosa serve per fare il mestiere del bomber?
“Sicuramente è anche un fatto di caratteriste, che o si hanno o non si hanno. Ma queste sono niente senza il lavoro. Tanto lavoro, per essere sempre in forma e migliorarsi di continuo”.

Quest’anno però sei ancora a quota sei gol.
“E’ il modo di giocare che mi penalizza un po’ in fase realizzativa. Il mister mi chiede di muovermi spalle alla porta e di giocare per la squadra. Il mio compito non è più solo quello di buttarla dentro. E per me va bene, è importante saper giocare anche in funzione della squadra”.

Che squadra è il Formigine?
“Una buona squadra, solida e quadrata. Ci siamo rinforzati con due giovani e con Rabito. Facciamo un gioco molto corale. Stiamo molto bene e cresciamo velocemente”.

Che partita sarà contro la Spal?
“Sarà un match estremamente interessante perché all’andata a Ferrara abbiamo fatto forse la partita più brutta di quest’anno. Sbagliata come approccio proprio. Abbiamo preso gol subito e poi ci siamo lasciati morire fino al novantesimo. Davvero una brutta prestazione, siamo tornati a casa abbastanza a disagio. Perciò domenica avrà quasi il gusto della rivincita. Dobbiamo cercare di fare molto meglio. In più noi stiamo lottando per raggiungere la quota salvezza, e la Spal sta lottando per acchiappare la capolista, quindi sarà uno scontro tra due squadre che hanno l’attenzione ben fissa sulla classifica, e possono fare pochissimi errori. Sarà una partita decisamente interessante”.

Il pregio e il difetto del Formigine
Il pregio direi che siamo davvero un buon gruppo, e questo si riflette sulla qualità del gioco. Il difetto che forse, ogni tanto ci manca un po’ di lucidità sotto porta. Il numero di gol che facciamo è sempre inferiore alle molte occasioni creati. Facciamo un gioco che chiede molta corsa e molto dispendio fisico, quindi non sì è sempre lucidissimi sotto porta”.

E la spal?
“Quando l’abbiamo incontrata sono rimasto impressionato. E’ sicuramente una buona squadra. Va detto che è difficile capire dalla partita di andata dove finiscono i loro meriti e dove iniziano i nostri demeriti, perché, ripeto, quella a Ferrara è stata davvero una delle nostre prove peggiori. Ma sicuramente da allora anche la Spal è cresciuta molto. Saranno stati affinati automatismi, e compresi ed elaborati diversi errori. Quindi credo che troveremo una squadra più pronta, più consolidata rispetto all’andata. Ma anche noi siamo cresciuti molto, e ce la possiamo giocare meglio”.

Non giocherete nel vostro campo, questo potrebbe penalizzarvi?
“Penalizzarci non direi, non credo. Più che altro dispiace per lo spettacolo. Giocare contro la Spal è sempre una specie di evento, e per una cittadina piccola come Formigine poteva essere una bella giornata. Dispiace un po’ oer questo andare Vignola, ma non credo ci penalizzerà nel gioco”.

Da poco tra le vostre fila avete un rinforzo di lusso come Rabito.
“Sì, Andrea si stava allenando con noi già da un po’. Finalmente si è deciso a firmare. La sua è una specie di scelta di vita, e noi siamo tutti contenti che abbia scelto di accasarsi qui. E’ veramente un ragazzo eccezionale, e un gran calciatore, non c’è nemmeno bisogno che lo dica. E’ uno che il pallone lo accarezza con i piedi che ha. Ora avrà bisogno di allenarsi e di fare minuti in campo. Di trovare la sua condizione migliore, Anche se già con la sua sola tecnica potrà darci una gran mano. Si vede subito che è viene da categorie ben superiori”.

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