GALLO 6 – Prende incolpevolmente gol su una punizione maligna deviata dalla barriera, poi per il resto avrebbe potuto sdraiarsi comodamente con un asciugamano al limite dell’area piccola per godersi il sole di giornata.
RIZZO 5.5 – Del quartetto difensivo è l’unico che non si adegua allo spartito. Pasticcia, provoca la punizione che vale il pareggio del Riccione (prendendo anche un’ammonizione ingenua) e sbaglia qualche passaggio di troppo.
CINTOI 6 – Non che davanti a sé avesse delle furie, ma si è comportato bene e ha svolto il suo compito in maniera egregia. Almeno un paio di anticipi in bello stile per confermare la sua duttilità.
CALISTRI 6.5 – La pochezza dell’attacco romagnolo non può impressionare uno con le sue qualità. Guida la difesa con autorità e mette la museruola a Cosa, rendendo inconsistente la prova dell’avversario.
ROSATI 6 – Alla mezz’ora del secondo tempo si prende l’incombenza di spingere fuori il proprio medico sociale espulso dall’arbitro che non ne voleva sapere di abbandonare il terreno di gioco. Al di là dello spirito di responsabilità gioca una buona gara e non disdegna di affacciarsi in avanti per crossare.
MASSACCESI 6 – A centrocampo non va esattamente in scena la battaglia di Waterloo, per cui il ragazzo si limita a svolgere il lavoro di routine, fino a che l’indicatore della benzina inizia a calare vistosamente fino alla spia della riserva.
(DEL MASTIO 6.5) – Entra immediatamente in partita offrendo il suo solito contributo di grinta e dinamismo. Prova ad alimentare la manovra durante gli assalti finali.
BRAIATI 6.5 – Tiene alta la sua fama di grande combattente e si lancia su ogni pallone vagante del centrocampo, uscendo spesso e volentieri vincitore nei contrasti con gli avversari.
LAURENTI 7 – Decimo gol stagionale per festeggiare il ventitreesimo compleanno, ma non solo. La fascia destra non ha segreti per lui, la percorre in lungo e largo facendo ammattire gli avversari. Sa giocare sia semplice sia di fino e dimostra di essere tra i più ostinati nel voler vincere la partita.
MARONGIU 5.5 – Non capita molte volte di presentarsi davanti allo specchio della porta nel giro di novanta minuti, il suo merito è che gli capita almeno due volte, il suo demerito è che in entrambe le occasioni fallisce, colpendo prima Cunzi e poi sparando in curva.
(ROCCHI ng) – Prova a dare peso all’attacco nel quarto d’ora finale, ma non combina nulla di memorabile.
MARCHINI 5.5 – Dal leone biancazzurro ci si aspettava qualcosa di più: il capitano è parso a tratti frastornato e incapace di realizzare quanto frullava nella sua mente. Mette a referto un paio di aperture deliziose e una punizione di poco fuori prima di lasciare il campo decisamente contrariato.
(SARTORI 6.5) – Genuinamente eclettico. Il ragazzo di Cattolica sente aria di derby e si mette immediatamente a macinare chilometri sul binario di sinistra, causando un discreto mal di testa a Venere. Esibisce un paio di giocate a effetto e reclama per un rigore, senza successo. Il suo entusiasmo può far comodo a Sassarini nelle ultime tre giornate.
CUBILLOS 6 – Sempre più rifinitore, con personalità e inventiva, anche se un po’ troppo a intermittenza. Non è mai pericoloso in prima persona, ma inventa due assist: il primo viene tramutato in gol da Laurenti, il secondo viene sprecato da Marongiu.
SASSARINI 6 – Fa parte dei tanti che non vedono l’ora di chiudere questo campionato. Mette in campo la migliore formazione possibile ed è il massimo che gli si può chiedere in questo finale di stagione. Se la Spal non ha vinto contro il Riccione non è certo per via delle sue scelte.
RICCIONE
Cunzi 6; Venere 6, Seye Mame 6.5, Minì 5.5, Poponcini 6; Audino 5.5, Sposato 5.5, Drudi 6.5, Moretti 5.5; Ricci 6, Cosa 6. All.: Benedetti 5.5