LA GIORNATA DEI SORRISI E DELLE PACCHE SULLE SPALLE: NON CI SONO PROBLEMI, VA TUTTO BENE, VERO?

La cartolina più bella di giornata è quella che ci ha regalato il direttore generale della Spal Lorenzo Cestari: “Non ci sono problemi. Noi siamo tranqulli, la nostra serenità è qui a sottolinearlo davanti a tutti. Va tutto bene. Non è vero?” Lo ripeterà spesso, girandosi ora verso Marco Pontrelli (alla sua destra), ora verso l’assessore Luciano Masieri (alla sua sinistra) quasi a cercare conferme dello stato positivo delle cose. Seduto un paio di metri sotto al quadro del Presidentissimo Paolo Mazza (se solo potesse parlare…), elegante in quel suo completo grigio e perfettamente calato nel ruolo dirigenziale riconosciutogli a piene mani grazie ai successi sportivi ottenuti sin qui in carriera, che neanche vale la pena ricordare, è proprio Lorenzo Cestari l’unico del gruppo di Benasciutti a rappresentare il sodalizio biancazzurro nella conferenza di presentazione della fase finale del Torneo Mazza.

Sorridente, raggiante, quasi euforico nell’introdurre la stagione a venire, salvo scivolare su quella “trattativa avanzatissima” farcita da quel “ci sono però tempi tecnici da rispettare” che di fatto non ha potuto ancora chetare del tutto le voci poco rassicuranti che si rincorrono da giorni: a parole è tutto fatto, ma nero su bianco siamo ancora molto lontani. Lontanissimi. Vuoi perché c’è chi vuole vederci veramente chiaro prima di dare il benestare all’operazione, vuoi perché tutta questa euforia può essere controproducente, soprattutto se non incanalata a dovere e per tempo nella giusta direzione.
Non è un caso se l’assessore Masieri, seduto alla sinistra di Cestari, sia apparso oggi più tirato e scuro del solito in volto: ineccepibile, come sempre del resto, il suo intervento ma pronto a smorzare i facili entusiasmi con battute che, per chi vive la situazione Spal quotidianamente, non lasciano spazio a fraintendimenti, sia quando ha esortato i giornalisti a “non esagerare con le domande”, sia quando si è lasciato andare a un “secondo me la stanno tirando per le lunghe solo per farvi scrivere qualcosa”. Rideva sotto i baffi l’assessore. Davvero solo una battuta o un sasso lanciato nello stagno biancazzurro pieno di dubbi? Masieri sa che difficilmente gli sarebbe perdonato, dopo quello con Pelliccioni, un altro scivolone e ci va cauto. Al contrario la voglia di parlare Cestari ce l’ha eccome, quasi quanto quella di coinvolgere Pontrelli e lo stesso assessore nella giornata di festa alla vigilia delle finali del Torneo ”Paolo Mazza”: si gira, cerca i loro sguardi, la loro approvazione. Sorrisi di circostanza e poco di più in cambio, sicurezza ostentata, si ribatte con progetti bellicosi. Si parla di giovani, tanto, forse troppo, perché ci sono anche i “grandi”. C’è una Spal che langue in D da un anno e diventata ormai la barzelletta d’Italia dopo gli ultimi mesi, una città che ha sete di riscossa sportiva e non solo ma se si partisse da qui, almeno, dalla società sportiva più seguita che c’è, forse, sarebbe già un inizio. Impossibile non avere dubbi sul che sarà della Spal: chi è al primo anno fuori dal proprio recinto di competenza paga sempre il naturale scotto del noviziato. Ci sarà una squadra nuova, giovane, conferme di categoria e basta, con un allenatore bravo e capace, dicono, ma pur sempre abituato a gestire giovani e alla prima in scena al cospetto di una piazza bella quanto difficile come quella di Ferrara che farà pure mille persone di media a partita, ma non perdona niente a nessuno, neanche se hai diciotto anni.

L’assessore sa quanto sia delicato il momento, Pontrelli a sua volta non si è sbilanciato consapevole di muoversi, al momento, su di un terreno friabilissimo e dove anche il minimo errore può essere fatale e costare l’inabissamento definitivo della trattativa e un biglietto di sola andata per la Capitale. Trattativa che, se ci sarà ricordiamolo, decollerà solo quando Roberto Ranzani e Matteo Mazzoni avranno approvato il bilancio e poi, in un secondo momento avranno dato il benestare alla cessione della società e, come aventi diritto sull’acquisto delle quote di maggioranza, si saranno o defilati, oppure decisi, entrambi o uno dei due a rilevare la Spal senza l’aiuto di Benasciutti o di chicchessia. La matassa è aggrovigliata, che i romani, professionisti del settore giovanile, lavorino per la Spal senza poter contare su nulla di concreto ormai è risaputo ma la madre delle domande è: fino a quando questa situazione potrà andare avanti? Fino a quando ce la racconterà Cestari con la sola garanzia del suo sorriso? Si favoleggia tra le quattro mura della sala stampa, si parla di Juniores d’elite destinati a stupire confondendo spesso, troppo spesso, la sottile linea di demarcazione che esiste tra la prima squadra e le giovanili. Si esce sospirando. Benasciutti dov’è? Non si sa, ma quel che è certo è che a comandare sarà ancora lui. Un altro sospiro e via. Che sia di sollievo o di preoccupazione però, ancora una volta, lo diranno i giorni a venire, che si prospettano tutt’altro che tranquilli.

Sensazioni: alla fine si farà perché di alternative, come sottolineato anche da Pontrelli in conferenza, all’orizzonte non ce ne sono e se c’erano sono scivolate via come l’acqua dalle mani da parte di chi queste risorse non ha saputo riconoscerle come tali. Non ci sono problemi. Va tutto bene. Non è vero? Se lo dice Cestari, garante attuale di tutta la credibilità della dirigenza biancazzurra, bisogna credergli. Non c’è niente di cui preoccuparsi. Ma il Presidentissimo, intanto, sopra di lui, mentre il direttore generale parla, guarda da un’altra parte, un orizzonte lontano, con quel suo sguardo fiero e inconfondibile. Chissà che lui, almeno, un futuro, lo abbia intravisto per davvero. In tanti lo hanno conosciuto, dicono, di nessuno lui è parso ricordarsi, anche oggi. Che un futuro splendente ancora, lui lo sa per certo, ancora non c’è.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0