Mister Rossi, finalmente lo possiamo dire: lei sarà l’allenatore della Spal la prossima stagione. Un gradito ritorno. Cosa prova?
“Sono sicuramente felice perché per me è come un ritorno a casa. Torno a guidare la squadra di una città che mi ha dato tanto sia dal punto di vista professionale, sia calcistico, ma soprattuto umano. In questo momento Ferrara torna a sorridere e a rivedere il sole dopo anni di buio e di grande confusione: guardate oggi, ad esempio, un epilogo a dir poco movimentato. Ora c’è l’occasione di iniziare un nuovo periodo e ricominciare tutto daccapo. Sarà tutto diverso, garantito”.
Per voi ora cosa vuol dire giocare a Ferrara e con un nome così importante cucito addosso?
“Fare la Lega Pro a Ferrara ha sicuramente un significato diverso, ancora di più in questa particolare stagione con il cambio dei regolamenti alle porte. Inevitabilmente questo si ripercuoterà sotto diversi aspetti: a livello di motivazione, a livello emotivo, ma anche sotto il profilo tecnico. Non è un caso se stiamo cercando di completare la rosa con gli ultimi tasselli che, visti i recenti sviluppi, saranno di uno spessore più adeguato alla piazza”.
C’è una promessa che si sente di fare prima dell’inizio della stagione?
“Direi che la gente a Masi San Giacomo e Portomaggiore ha avuto modo di vedere come lavoriamo, ha potuto conoscere che persone siamo e come ci comportiamo. L’obiettivo, ovviamente, non può che essere quello di arrivare tra le prime otto puntando così alla promozione diretta a giugno in Prima divisione. Per raggiungerlo, daremo l’anima in campo ogni domenica”.
Della sua precedente esperienza biancoazzurra cosa ricorda in maniera particolare?
“Io ricordo molto bene, purtroppo, un periodo nerissimo: un solo punto in cinque partite. Nonostante questo ho ancora presente davanti agli occhi una tifoseria che non si è lasciata avvilire ma che ha continuato ad accompagnarci sia in casa sia in trasferta, con un attaccamento commovente che è stato poi ripagato con un finale di campionato bellissimo e perso solo alla fine in quella partita di Play off. Ecco, questa città ha un amore viscerale per la sua squadra. Questo cercherò di far capire ai miei giocatori. Una responsabilità in più che va vissuta ogni giorno. Non dobbiamo dimenticare che questi atleti sono stati acquistati dalla Giacomense e ora, da un giorno all’altro si ritrovano alla Spal. Un grandissimo salto, ma anche una grandissima occasione per loro, irrinunciabile e irripetibile da sfruttare al massimo”.