Il basket spiegato ai profani, seconda puntata: Let’s pick and roll

Dopo aver parlato di blocchi, posizioni e contatti difensivi nella prima puntata di questa rubrica (https://archivio.lospallino.com/2013/10/23/8370/) in questa occasione tratteremo uno dei fondamentali chiave del gioco del basket. L’obiettivo principale di ogni movimento offensivo è quello di trovare (mantenere e sfruttare) una situazione di vantaggio in campo, il vantaggio può scaturire: dal talento individuale, dal movimento della palla, o dall’uso dei blocchi.

Blocco è lo stazionare di un attaccante in una determinata zona del campo al fine di creare un ostacolo alla corsa del difensore di un compagno con, o senza, la palla. Nel primo caso si tratta principalmente del pick&roll, nel secondo invece possiamo avere blocchi verticali, diagonali, ciechi, doppi a seconda delle modalità in cui vengono eseguiti.

Il pick&roll, di cui ci occuperemo oggi, è una delle situazioni più comuni per cercare di creare vantaggio da un blocco, per permettere all’attacco di arrivare ad un tiro ad alta percentuale o, eventualmente, ad un rimbalzo offensivo.

Una delle zone di campo dove è più vantaggioso sfruttare la situazione di blocco sulla palla è quella esterna all’arco e sopra allo spigolo alto dell’area dei 3″. Ed è da qui che partirà la nostra analisi.

tav1tav2

Il pick&roll è un gioco a due

Generalmente abbiamo un giocatore ingombrante[5] (un ala grande o un pivot) e uno mobile con un buon trattamento del pallone[1]. Inizialmente però abbiamo anche due difensori con caratteristiche fisiche simili al giocatore che dovono marcare: due attaccanti, due difensori, nessun vantaggio.

1-Playmaker, 2-Guardia, 3-Ala Piccola, 4-Ala Grande, 5-Pivot

Precisazione: Negli schemi i pallini numerati rappresentano gli attaccanti, gli omini disegnati sono i difensori e le frecce i movimenti dei giocatori(in nero l’attacco, in blu la difesa).

Il palleggiatore minaccia un’entrata verso l’esterno (o verso l’interno) e cambia direzione; il pivot punta il difensore del compagno e, appena prima di impattare, si ferma ponendo il petto perpendicolarmente alla direzione di corsa del difensore del compagno, che si ferma sul blocco, ecco il vantaggio.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=OOzocKd-PO4[/youtube]

Nell’esempio video, Parker segue la ricetta alla lettera, con due palleggi con la mano sinistra costringe Bayless ad adeguare la difesa, aspetta che si materializzi l’ostacolo (Duncan), cambia direzione, e conclude.

Variante

Il secondo difensore, che non è scemo, vedendo il suo compagno accartocciarsi sul blocco, va a difendere sul palleggiatore. Roll! La situazione è ancora di due-contro-uno, il bloccante (lasciato libero dal suo uomo) taglia a canestro, passaggio banale e due punti.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=S8IlwxVYYkY[/youtube]

Il pick&roll non è un gioco a due

Tutto semplice? E’ vero che se abbiamo due giocatori abbastanza bravi nello sfruttare il piccolo vantaggio iniziale, nel passare il pallone, e nel concludere a canestro, dovremmo sempre riuscire a creare azioni pericolose da questa collaborazione. E’ altrettanto vero, però, che in contesti organizzati le difese sono abbastanza solide da limitare i danni e recuperare il tempo che si perde nell’aggirare il blocco. In questi casi giocare a due contro l’organizzazione di cinque difensori non produce buoni risultati. Quando subiamo il pick&roll infatti possiamo operare diverse scelte.

Difesa aggressiva, aiuto e recupero

tav3Il difensore di [5] dopo il blocco esce forte su [1] e lo costringe ad arretrare, gli toglie il tiro, e aspetta il ritorno del compagno prima di recuperare sul suo uomo. [1] rimane lontano dal canestro e, soprattutto, lontano da [5], intanto il difensore di [4] cerca di impedire la ricezione al suo uomo, pericoloso perchè potrebbe servire il taglio al posto di [1].

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=tQks8ew-eGE[/youtube]

 

 

Difesa aggressiva, cambio

Il difensore di [5] va su [1] e quello di [1] va su [5]. Nella maggioranza dei casi, il primo avrà difficoltà nel contenere un giocatore più rapido, mentre il secondo dovrà difendere su uno più alto.

Il cambio lo si usa soprattutto quando non c’è troppa disparità fisica tra i due difensori e negli ultimi secondi dell’azione, quando si vuole evitare il tiro a tutti i costi.

Difesa aggressiva,  cambio a tre

tav5Il difensore di [5] va su [1], quello di [2] va su [5] e quello di [1] va su [2].

Si sfrutta il fatto che il difensore del giocatore in angolo, sul lato della palla, è spesso fisicamente più forte di chi difende sul playmaker; di conseguenza è più adatto alla marcatura del pivot.

Passo sotto

Il difensore di [1] si stacca dal suo uomo e aggira il blocco passando basso, l’attaccante è palesemente sfidato al tiro. L’efficacia di questa scelta dipende dalla abilità di tiro dell’attaccante. Grant Hill (#33 arancione) sfida al tiro l’attaccante sbagliato…

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=y-kgOYmCtus[/youtube]

 

Difesa flottata, contenimento

Dopo il blocco, il difensore di [4] si stacca per contenere la penetrazione di [1]; questa volta ad essere sfidato al tiro è l’ala grande.

tav6

 Difesa flottata, spingo dentro

Il difensore di [5] protegge l’area, mentre quello di [1] segue da vicino la corsa del suo uomo. Il “roll” di [5] anche in questo caso è coperto, e anche qui c’è una sfida al tiro lanciata all’attaccante, che però ha la pressione forte del suo uomo che corre dietro.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=fEQhmFGRQTQ[/youtube]

Grazie Flavio!

 

La chiave in questi casi sta nel primo passaggio dopo l’azione di blocco, letture offensive di cui ci occuperemo nel secondo capitolo di questo approfondimento sul pick&roll.

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