Le sfide con il Milan in B e i giovani ferraresi alla Scala del calcio

E NON RESISTO LONTANO DA TE.
STORIE DI (STRA)ORDINARIA TIFOSERIA.
Riceviamo e pubblichiamo il quinto  contributo della rubrica curata da Michele Ronchi Stefanati.
Se anche voi volete mandarci i vostri ricordi, vicini e lontani e le vostre esperienze di tifo biancazzurro scriveteci a [email protected] .
Nel 1981 Sandro faceva militare. Erano gli anni immediatamente successivi alla fine dell’era Mazza, estromesso dai vertici societari alla metà degli anni settanta e sostituito da Primo Mazzanti. La S.P.A.L. navigava in quegli anni tra C1 e cadetteria, senza infamia e senza lode.
Stagione 1980/1981, la S.P.A.L. è in serie B. E in serie B, quell’anno, c’è anche il Milan. Il Milan di Collovati e Tassotti e del “nostro” Ruben Buriani. Il Milan di Walter De Vecchi, futuro allenatore spallino, il Milan di Franco Baresi, Alberigo Evani e Walter Novellino.

Il 12 aprile si gioca Spal-Milan a Ferrara. All’andata, il 16 novembre 1980, a San Siro, era successo di tutto. La S.P.A.L. era andata in vantaggio con Oriano Grop, attaccante friulano grande e grosso, che l’anno successivo sarebbe approdato in A, con il Genoa. La S.P.A.L. gioca bene e potrebbe raddoppiare, le viene perfino annullato un rigore. Poi, il Milan pareggia. E’ il 33esimo e Novellino la butta nel sacco con un evidente colpo di mano. Si grida allo scandalo. Ladri, si pensa. Però il risultato è ancora in bilico, c’è un intero tempo per recuperare e i tifosi biancazzurri sperano che la S.P.A.L. riesca a riportarsi in vantaggio. E invece, all’86esimo Carotti segna per i rossoneri. Il risultato finale è di due a uno. I tifosi spallini, amareggiati per quel clamoroso furto, giurano vendetta al ritorno.

La gara di ritorno si gioca il 12 aprile 1981 e Alessandro è allo stadio. Si mette subito male. Segna Antonelli per il Milan, ora lanciato verso l’annunciata promozione. Ma la S.P.A.L. è in partita e pareggia immediatamente con Gian Pietro Tagliaferri. Il Milan, però, torna in vantaggio, sempre con Antonelli, e chiude il match con lo stesso punteggio dell’andata: due a uno. Sandro ricorda bene quella partita. La ricorda per un altro episodio che fece infuriare i tifosi spallini accorsi all’allora Comunale di Ferrara. Franco Baresi, il mitico Franco Baresi, poi storico capitano rossonero entra a gamba tesa sul nostro grande terzino Ogliari. Rottura di tibia e perone, la carriera di Ogliari ne risulterà compromessa.

Passano gli anni e Sandro ha un figlio che gioca nel Frutteti, società ferrarese famosa per il suo vivaio. Dopo avere collaborato per varie stagioni col settore giovanile spallino, il Frutteti si lega all’Inter. E’ l’ottobre del 2002 e i ragazzi del Frutteti nati nel 1991 sono chiamati a sfidare i pari età dell’Inter, nel pre-partita di Inter-Bologna, a San Siro. L’Inter prepara due pullman da Ferrara a Milano, i ragazzini sono emozionatissimi, i genitori forse più di loro. E’ la scala del calcio e loro ci giocheranno. Nel Frutteti, quell’anno, militano, fra gli altri, Davide Santon, futuro pupillo di José Mourinho proprio all’Inter, prima dell’esilio inglese a Newcastle, e Pietro Menegatti, attuale portiere della S.P.A.L. di Massimo Gadda. Menegatti parata_BraEntrambi, Santon e Menegatti, erano già stati acquistati dall’Inter e giocano un tempo con i nerazzurri ed uno con il Frutteti. La partita non ha storia: gli interisti stravincono. Ma non importava. La cosa bella, ricorda Sandro, era vedere quei ragazzini all’interno delle panchine, che sembravano gigantesche, mentre lo stadio andava riempiendosi per la partita tra Inter e Bologna e gli ultras incoraggiavano quei bimbi che davano l’anima all’interno di uno stadio così glorioso, lo stesso che vent’anni prima vide la mano di Novellino portare in vantaggio il Milan sui biancazzurri, in una partita che, ancora oggi, attende di essere sportivamente vendicata.

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