Dicembre, andiamo. E’ tempo di fare bilanci. Storpiamo D’Annunzio, che sicuramente si starà rivoltando nella tomba per questo pretenzioso incipit, ma il famosissimo verso poetico casca a pennello in questo periodo dell’anno. Il Kaos Futsal ha disputato – così come le “compagne” di Serie A – tutte e 9 le giornate del girone d’andata, mandando in archivio mezza stagione fatta di luci e ombre. Anzi, ombre e luci. Perchè l’inizio della squadra di Leopoldo Capurso è stato quasi tragico, nonostante il buon esordio contro il Pescara (pareggio per 3-3 in Abruzzo), dipinto come lo squadrone da battere, ed ora mestamente ultimo in classifica e fuori addirittura dalle Final Eight. Un mese difficile, ottobre, per i “Neri”, che in novembre si sono svegliati dal torpore riuscendofinalmente a raccogliere i frutti del buon lavoro settimanale, e l’acuto contro Asti ne è la prova. Acuto? No, un momento, contro Asti è arrivata la sconfitta. E certo, si giocava al PalaMIT2B…
Purtroppo parliamo di un altro ko interno per il Kaos, il terzo al Palasport, una casa evidentemente stregata che per ora sta riservando solamente delusioni ai tifosi ferraresi. Ora la domanda è lecita: come sarebbe finita la sfida con l’Acqua&Sapone (che tutti sanno essere terminata 6-6) se non fosse stata disputata al PalaBoschetto? Non si può sapere e, a dire il vero, non vogliamo nemmeno saperlo. Di quella partita ci piace ricordare l’ottimo primo tempo, e contro Asti la squadra di Capurso si è presentata più o meno con lo stesso copione da recitare. I protagonisti avevano imparato ogni battuta a memoria, ma questa volta qualcosa è andato storto, e tutti abbiamo visto cosa. La mancanza di continuità è la spada di Damocle più tagliente che pende sulle teste di Laion e soci. Ogni tanto la luce si affievolisce, ed è in quei momenti che le grandi – come Asti e Luparense – e piccole – vedi Martina Franca – squadre ne approfittano. E’ successo nel concitato finale di ieri. Era successo con l’A&S. E altri errori evitabili avevano portato a risultati apparentemente catastrofici. Sì, perchè una sconfitta, in un campionato così corto ed equilibrato come questo, è una catastrofe. Basti guardare la classifica. Pescara è ultimo (decima) a 8 punti, il Kaos è sesto a 10…
La differenza tra volare e cadere nel baratro è sottilissima, ed è per questo motivo che tutti gli errori evitabili devono essere ridotti al minimo. Poi ok, stiamo parlando di una sconfitta contro Asti, imbattuta dalla notte dei tempi e, alla luce dei fatti, principale accreditata alla vittoria del Tricolore. Ma siccome tutti siamo perfettamente consapevoli delle grandi potenzialità del roster a disposizione di Capurso, l’amaro in bocca per qualche passo falso di troppo rimane, e solamente un ottimo girone d’andata potrà spazzarlo via. E’ lo stesso tecnico ad essere dispiaciuto, affranto e arrabbiato. Ed in suo soccorso arriva il bianco Natal. Ora, tra Winter Cup e qualche giorno a gennaio per smaltire le abbuffate, il Kaos ha l’opportunità di recuperare i due illustri infortunati, Scandolara e Jeffe, che diventeranno preziosissimi alla ripresa del campionato, quando a Ferrara arriverà il Pescara e Pedotti e Vinicius dovranno accomodarsi in tribuna per squalifica.
Rotazione ancora corta, certo, ma è solo una questione di tempo prima che Capurso possa finalmente contare sulla rosa al (quasi) completo, in attesa che anche Boaventura rientri dall’infortunio al ginocchio. Ormai ci siamo quasi, serve solo fiducia e un buon quantitativo di antiruggine. Ed è a questo che servirà la Winter Cup, competizione ancora da capire, ma che probabilmente le squadre useranno come laboratorio in vista degli impegni che contano veramente. Poi altra pausa per l’Europeo di calcio a 5, ed ecco che metà febbraio fa presto ad arrivare. Lì sì che bisognerà ributtarsi nella mischia, magari invertendo la rotta in casa e possibilmente tenendo l’ottimo ruolino di marcia in trasferta. Non sono banalità, è semplicemente un percorso lineare, da grande squadra quale mira a diventare il Kaos di Calzolari. E se la mentalità è quella messa in mostra fino al 38′ della sfida contro Asti, beh, allora i presupposti per togliersi delle belle soddisfazione ci sono tutti.
Intanto due successi sono arrivati. Diversi tra loro, ma entrambi molto prestigiosi per la società. Il primo è, ovviamente, il primo storico accesso alle Final Eight, obiettivo minimo centrato non senza suspance; ma le cose ottenute con il sudore sono sempre le più gratificanti. Gli accoppiamenti non sono ancora stati sorteggiati, ma sicuramente la rivale del Kaos verrà fuori dall’urna che comprende Asti, Marca, Acqua&Sapone e Luparense. C’è tempo per pensarci, si giocherà a Pescara tra il 13 ed il 16 marzo. La seconda buona notizia è la convocazione di Kakà nella Nazionale italiana. Prestazioni altalenanti anche per il bomber di Serrana, ma Menichelli non si è lasciato sfuggire la possibilità di assicurarsi i gol dell’italobrasiliano. Ora sta a lui cercare di mantenere il posto in azzurro, a poche settimane dall’inizio dell’Europeo. Un riconoscimento importante per il giocatore e per il Kaos, segno che il lavoro paga. Sempre.