Calzolari, il suo voto al Kaos: 6-, possiamo fare di più, intanto si muove il mercato

10 punti in 9 partite. Non esattamente il massimo della vita per una media di poco superiore al punticino a gara, ma il bottino è bastato al Kaos Futsal per assicurarsi il sesto posto al giro di boa del campionato di Serie A e l’ingresso dalla porta principale per le Final Eight di marzo. Insomma, bene, ma non benissimo, ed il superlativo sarà usato quando le buone prestazioni della squadra verranno supportate dai risultati, fino a questo momento decisamente troppo altalenanti se l’obiettivo è diventare la mina vagante del campionato. Leopoldo Capurso sta lavorando proprio a questo. Applicazione in palestra, continui discorsi ai giocatori. E’ importante la mentalità, perchè tutti abbiamo visto che le qualità tecniche non mancano di certo al gruppo. Ma manca sempre quel qualcosa in più per strappare pieni consensi, ed è per questo che il patron Marco Calzolari promuove la squadra ma spera in un girone di ritorno più ricco di soddisfazioni.

La sconfitta di sabato contro Asti non è ancora stata digerita proprio perchè, per lunghissimi tratti del match, il Kaos ha saputo fronteggiare la capolista con malizia, senza sfigurare, e quindi non essere arrivati nemmeno al pareggio ha lasciato strascichi piuttosto amari. Così Calzolari torna sulla partita: “C’è del rammarico, inutile negarlo. Potevamo tornare a casa con almeno un punto in tasca e invece abbiamo incassato un’altra sconfitta, che però, visto il blasone dell’avversario, ci può stare. Però potevamo sfruttare meglio l’occasione perchè la nostra prestazione lo meritava. Asti ha mostrato il fianco scoperto più di una volta, non mi kaos - asti_0256sembra la squadra imbattibile dello scorso anno. Preferisce privilegiare lo spettacolo, rischiando di più in difesa. A fare la differenza è la loro mentalità vincente”.

Dicembre, tempo di bilanci, vista anche la pausa in campionato. Kaos promosso o rimandato?
“Non saprei, alla squadra mi sento di dare un 6-, il classico voto che serve a spronare a dare di più. Le potenzialità per ricoprire un ruolo importante in Serie A ci sono tutte, ora contiamo di recuperare gli infortunati (Jeffe, Scandolara e Boaventura; ndr) e stiamo valutando possibili movimenti di mercato. Di opzioni ce ne sono e ce ne saranno. L’importante, però, è che l’ossatura ci sia e che nel girone di ritorno vengano fuori i reali valori dei giocatori. Sono sicuro che il nostro rendimento migliorerà, anche perchè la classifica dice che siamo sesti, ma in compagnia di altre quattro squadre, e l’ultimo posto è lontano solamente 2 punti. Abbiamo capito tutti che anche un mezzo passo falso viene pagato a caro prezzo”.

Mercato, quindi. In entrata può succedere qualcosa?
“Noi osserviamo, siamo in pista. Ci sono alcune situazioni in ballo, ma al momento è in uscita che potrebbero esserci movimenti. L’unico giocatore con cui abbiamo parlato è Urio, che in questo momento sta trovando poco spazio. Il ragazzo merita di giocare e ora valuteremo tutte le possibilità”.

Le voci sulla Marca. Sembra che i campioni d’Italia siano in crisi societaria.
“”Sì, non sono per nulla contento e questo penalizza all’inverosimile l’intero movimento del calcio a 5 italiano. Già in estate la Serie A era passata da 14 a 10 squadre, ed ora rischiamo di perderne un’altra solo al termine del girone d’andata. Diciamo che la Marca scricchiola pesantemente. Bisogna trovare una soluzione per evitare ulteriori danni a questo sport, ma al momento la situazione dei veneti non è serena”.

Possibile che mettano sul mercato i pezzi più pregiati?
“Alcuni lo sono già, ma a cifre assurde. Non vogliamo svenarci, posso dire che i giocatori della Marca non ci interessano al momento. Ma, ripeto, stiamo valutando, siamo sul pezzo”.

Intanto sabato inizia la Winter Cup e al PalaBoschetto arriverà proprio la Marca.
“Sì, dubito che si presenterà con l’Under21. Al massimo mancherà qualche giocatore, ma non credo che di punto in bianco venga a mancare tutta la rosa. Noi affronteremo questa nuova competizione con impegno, ma perdere o vincere non ci interessa. Piuttosto sarà l’occasione giusta per testare le condizioni fisiche degli infortunati e dare spazio anche ai nostri giovani come Failla e Zannoni. Se lo meritano kaos - asti_0216ed è giusto che giochino per fare esperienza”.

Una battuta su Kakà, che questa sera debutterà con la maglia della Nazionale italiana di Roberto Menichelli.
“E’ una grande soddisfazione per la società, ma non è una sorpresa perchè stiamo parlando di un giocatore che da quando è in Italia ha sempre segnato valanghe di gol. Andava tenuto in considerazione. Ora vediamo se la chiamata è una specie di premio o se può rappresentare l’inizio di un ciclo in maglia azzurra. Il Ct in quel ruolo ha molti giocatori a disposizione, da Patias a Bacaro, passando per Fortino, ed è difficile che un debuttante possa scalare le gerarchie sin da subito, soprattutto a poche settimane dall’inizio di una manifestazione importante come l’Europeo. Però noi speriamo che Kakà riesca a togliersi grandi soddisfazioni tra oggi e domani per mettere in difficoltà Menichelli”.

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