Dopo due anni e due mesi di udienze e carte bollate, è ufficialmente finita la storia della Spal1907: il Tribunale di Ferrara ha infatti notificato oggi il fallimento della società dell’ex presidente Cesare Butelli, decretato durante la camera di consiglio dello scorso 20 marzo. Il provvedimento è stato reso noto oggi a tutti i diretti interessati della vicenda. La prima istanza di fallimento risale al 5 gennaio 2012.
Una notizia che per i non addetti ai lavori è giunta come una sorpresa, visto che lo scorso 3 ottobre 2013 la maggioranza dei creditori della 1907 aveva dato l’ok alla proposta di concordato formulata dai legali di Butelli. Un percorso che prevedeva il pagamento dei debiti attraverso i proventi dell’ormai famigerato parco fotovoltaico di Casaglia. Tuttavia il giudice Stefano Giusberti ha fatto pesare la relazione del commissario Paolo Montanari, che nei mesi scorsi aveva espresso forti riserve sul concordato. Ma ci sarebbero anche altri fattori particolarmente rilevanti ad aver influito sulla decisione del Tribunale. Questa almeno è l’opinione dell’avvocato Luca Tieghi, rappresentante di Asics, uno dei maggiori creditori della Spal1907: “Oltre alla valutazione negativissima espressa dal commissario, in cui è menzionata la distrazione di 1,8 milioni di euro dai conti della società, credo che il concordato non sia passato alla luce delle ultime novità, come il fallimento di un’altra delle società di Butelli. Onestamente la dichiarazione di fallimento è l’esito che ci aspettavamo. E non escludo che questo passaggio possa contribuire ad abbreviare i tempi dell’indagine aperta a suo tempo dalla procura di Ferrara”.
Il prossimo capitolo della vicenda verrà scritto il prossimo 15 luglio: per quel giorno infatti è fissata l’udienza in cui il curatore fallimentare (lo stesso Paolo Montanari) dovrà esaminare lo stato passivo e valutare le istanze vecchie e nuove. In seguito verrà stabilita con certezza la massa debitoria e un eventuale piano di rientro per tutti i creditori.